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Sistemi di controllo della luce

Per raggiungere buoni livelli di comfort visivo si può regolare l’intensità luminosa di una singola lampada o gestire l’illuminazione di una stanza o di tutto l’appartamento. Inoltre ci sono dei sistemi che consentono di regolare l’intensità luminosa di un solo punto luce o di gestire più lampade allo stesso tempo, così da avere sempre il tipo di illuminazione adeguata all’attività che stiamo svolgendo. Il sistema più semplice e che tutti conoscono per normalizzare l’intensità luminosa di ciascuna lampada è il dimmer manuale.

Il dimmer manuale, o anche variatore di luminosità, è un dispositivo capace di monitorare la luce emessa da lampade ad incandescenza o lampade alogene. Il dimmer possiede un circuito elettronico che cambia la tensione di alimentazione della lampada e che a sua volta ne varia il flusso luminoso, illuminando così con maggiore o minore intensità l’ambiente. L’apparecchiatura viene posizionata dietro la placchetta dell’interruttore, nascosta in una scatolina, ed è in genere regolabile con una piccola manopola da ruotare. Il dimmer manuale standard però può essere inserito solo su uno degli interruttori che gestiscono la lampada. Se esiste un punto luce avviabile da più posizioni nella stanza, dovrai decidere da quale posizione regolarne l’intensità luminosa. Per oltrepassare tale intoppo, si può impiegare il dimmer a pulsante. In genere è una sorta di campanello. Premendolo più volte si avrà un innalzamento o abbassamento dell’intensità della luce. Tale sistema necessita di installare un elemento in più nell’impianto, ma renderà possibile regolare un punto luce da più postazioni.

Se si è in presenza di ambienti di notevole grandezza dove sono stati ideati più livelli di luce, per esempio con lampade appese al soffitto per illuminare il tavolo da pranzo, altre lampade più basse nella zona divani o nicchie con faretti, è importante pensare a dei programmi di regolazione in base al momento della giornata. Infatti l’illuminazione necessaria e il tipo di attività sono differenti nel tardo pomeriggio o a tarda sera. A tal proposito è bene ubicare un sistema di controllo della stanza da cui selezionare un programma di illuminazione predefinito.

I sistemi di controllo per singoli ambienti sono capaci di coordinare diversi circuiti e occupano lo spazio di una scatola, da incassare e nascondere all’interno di una parete della stanza. Se invece vuoi monitorare allo stesso tempo tutte le luci di casa, si possono far convergere i vari sistemi di illuminazione dell’edificio in un unico punto di gestione, detto rack. Se hai bisogno di far installare un impianto per il controllo della luce nella tua abitazione, contatta pure la nostra azienda, un team specializzato sarà a casa tua per eseguire in tempi celeri l’intervento di cui hai bisogno.

Luci a scomparsa

L’illuminazione in un’abitazione è essenziale e non è un aspetto che può essere messo in secondo piano, a tal proposito bisogna pensarci durante la ristrutturazione o la progettazione di un immobile. Le luci per la casa non sono da intendersi solo nella versione più classica, come lampadari e lampade, ma anche in modo più innovativo, come ad esempio luci incassate nel soffitto o nelle pareti. Questa tipologia di luci possono essere a scomparsa, nella maggior parte dei casi si tratta di led e pongono l’attenzione sull’impatto estetico ma anche sul risparmio energetico e dunque sulla spesa in bolletta. Le luci a scomparsa vengono così definite perché, fin quando non vengono accese, non sono visibili.

Per luci a scomparsa intendiamo di solito faretti e luci ad incasso, che vengono inserite principalmente nel soffitto o nelle pareti di cartongesso. I faretti in questi ultimi anni hanno riscontrato un clamoroso successo, la loro gradevolezza estetica consente di abbellire e illuminare corridoi e stanze. Inoltre con una particolare disposizione degli stessi, è possibile un gioco di luci dando luogo ad atmosfera soffusa. I faretti risultano molto pratici e versatili, adattabili in qualunque ambiente della casa. Uno degli utilizzi più in voga dei faretti è senz’altro quello sui soffitti di cartongesso, che vengono creati appositamente negli appartamenti dove sono presenti altezze importanti. I soffitti di cartongesso hanno un fine ben preciso, quello di abbassare il soffitto per ridisegnare i volumi degli ambienti, ma soprattutto per avere un maggior risparmio nell’impiego di calore per riscaldare la casa.

Questi soffitti creati ad hoc vengono impreziositi dai faretti a scomparsa, ma non solo, i faretti ad incasso possono essere posizionati anche nelle pareti, nel pavimento e nei gradini di una scala. Sono estremamente funzionali in quanto sono orientabili e si può decidere di accendere solo quelli realmente necessari per illuminare. I faretti a scomparsa inseriti nei vari punti dell’appartamento, come il soffitto in cartongesso, pannelli in legno, pareti o pavimenti, richiedono un gran lavoro di progettazione ed installazione. A tal proposito ti consigliamo di contattare la nostra azienda per l’esecuzione del lavoro, un team di tecnici specializzati potrà essere al tuo servizio in qualunque momento lo desideriate.

Come salvaguardare l’impianto fotovoltaico

Quello fotovoltaico è un impianto elettrico che necessita di dispositivi di protezione da sovratensioni, corto circuiti, contatti diretti, indiretti e altro ancora. Come per tutti gli impianti elettrici anche per quelli fotovoltaici ci devono essere le protezioni contro i corto circuiti, i contatti diretti e indiretti, che insieme a tutte le caratteristiche prestazionali dell’impianto, devono essere scelti nel rispetto delle norme e delle leggi vigenti in materia. Per la parte di circuito in corrente continua, la protezione contro il corto circuito deve essere garantita dalla caratteristica tensione-corrente dei moduli fotovoltaici, che riduce la corrente di corto circuito degli stessi a valori noti e di poco superiori alla loro corrente nominale.

Per la parte di circuito in corrente alternata, a valle dell’inverter, la protezione contro il corto circuito deve essere garantita dai dispositivi limitatori presenti nell’inverter. La protezione contro i contatti diretti deve essere cautelata dall’uso di componenti che posseggono un idoneo grado di protezione alla penetrazione di solidi e liquidi e di cavi rivestiti con guaina esterna protettiva; per gli impianti civili dell’ordine di qualche kW, di solito il cavo ha una sezione non inferiore a 4mmq, grazie anche alle limitate distanze, per limitare le dispersioni tra i moduli e l’inverter.

Un quadro di sezionamento e protezione, di solito congiunge i moduli all’inverter che trasforma ed distribuisce l’energia elettrica da continua in alternata alla tensione nominale di 230 V, 50 Hz, F + N + PE; l’inverter ha come tensione di riferimento quella della rete elettrica alla quale è connesso e non elargisce energia elettrica sulla rete, se questa non è in tensione. Si può connettere l’inverter, a un sistema di acquisizione dati, sia locale che remoto, tramite un’idonea scheda elettronica già disponibile con la maggior parte degli inverter in commercio; l’involucro esterno possiede una protezione IP21, l’uscita dell’inverter è collegata a un interruttore magnetotermico con funzione da dispositivo generale, secondo normativa CEI 11-20.

I cavi elettrici sono ubicati in condotti portacavi, che possono essere canali o tubi in base al percorso seguito; i tratti brevi di collegamento tra i moduli fotovoltaici possono essere non alloggiati in tubi o canali, essendo tutelati dai moduli stessi, che gli evitano sollecitazioni meccaniche e di altro tipo. La protezione contro i contatti indiretti in alternata è solitamente garantita da un sistema di terra con tutte le masse elettriche connesse a un conduttore di protezione PE, escluse quelle delle apparecchiature di Classe II; l’uso di un sistema di protezione deve essere collegata da un dispositivo differenziale.

Il sistema in corrente continua, dato dalle serie di moduli fotovoltaici e dai loro collegamenti agli inverter, sarà un sistema senza punto di contatto a terra, cioè nessun conduttore attivo è collegato a terra; la protezione nei confronti dei contatti indiretti sarà assicurata dal collegamento al conduttore PE delle masse metalliche. In funzione del numero di moduli fotovoltaici è preferibile adottare misure di protezione aggiuntive rispetto a quanto prescritto dalle norme CEI 64-8, le quali constano nel collegamento di ogni struttura di sostegno che fa riferimento a un gruppo di moduli fotovoltaici.

Dunque si unisce con un conduttore equipotenziale un punto metallico per ogni struttura di fissaggio, constatando durante l’installazione che tra i moduli fotovoltaici e le strutture metalliche di supporto non vi siano inserite parti isolanti dati da materiali di plastica o gomma, parti ossidate o altro; ciò assicura la continuità elettrica per la struttura, esaminata in seguito in fase di controllo. Per quanto concerne l’interazione con la rete elettrica alla quale viene dotata l’energia, l’inverter è internamente protetto contro il cortocircuito e il sovraccarico.

Antifurto per la casa

La sicurezza in casa è un aspetto molto importante da considerare. Infatti ultimamente si è registrata una richiesta non indifferente di sistemi di allarme e di impianti antifurto da installare nelle abitazioni, dal singolo appartamento ubicati nello stabile condominiale, alla villa su più livelli isolata, con tanto di giardino. Il furto viene ritenuto un danno materiale, in quanto al di là della refurtiva, i ladri causano spesso danni ad infissi, porte e talvolta anche all’arredamento. Senza considerare che, al di là dell’aspetto economico e materiale, va valutata anche la questione psicofisica, infatti il furto può provocare nel singolo individuo le reazioni più disparate all’aggressione e purtroppo a volte anche alle percosse.

Per non incorrere in furti in casa è fondamentale impiegare dei sistemi di sicurezza idonei. Tali sistemi si possono considerare appartenenti a due categorie, quelli di tipo meccanico e quelli di tipo attivo. La differenza è da rintracciare nella loro funzione, infatti nei sistemi di tipo meccanico sono presenti tutti quei dispositivi che in genere sono inclusi nell’abitazione che ostacolano l’ingresso al ladro nell’appartamento, che per poterlo valicare avrà necessità di più tempo e attrezzi specialistici. Si considerano dunque recinzioni, porte blindate, sbarre d’acciaio, cancelli e persiane blindate. Tali sistemi in genere sono ripartiti in base alla classe di appartenenza nell’ambito dell’antieffrazione. La classe di antieffrazione stabilisce il grado di resistenza opposta da porte e finestre ai tentativi di scasso in base agli attrezzi e ai metodi utilizzati dai ladri. Queste classi vanno da 1 a 6, dove 6 consiste nel massimo livello di sicurezza che il dispositivo sostiene, dunque superiore è la classe di resistenza e maggiore tempo e rumore servirà al ladro concludere lo scasso.

sistemi di protezione attiva invece sono quelli che monitorano l’appartamento grazie a diversi dispositivi, come sensori di movimento, sensori termici e videocamere. Tali dispostivi, nel momento in cui percepiscono la presenza di un estraneo, oltre a contattare le forze dell’ordine o istituti di vigilanza, attivano dei sistemi di allarme che, a seconda del tipo d’impianto che si utilizza, possono essere allarmi luminosi, sonori, possono azionare sistemi di blocco degli infissi e delle porte o anche generare appositamente una densa nebbia per impedire l’orientamento ai malintenzionati (vedi antifurto nebbiogeno).

Per installare dei validi sistemi antifurto per la tua proprietà puoi contattare la nostra azienda, un nostro tecnico specializzato si recherà a casa tua per eseguire il lavoro e così potrai vivere in maggiore sicurezza in casa tua.

L’importanza del termostato in casa

L’elettronica consente di gestire numerose funzioni all’interno della propria abitazione, come ad esempio il monitoraggio della temperatura e dell’umidità, nel massimo rispetto della sicurezza. Ciò nonostante, la presenza di appositi apparecchi può consistere in un elemento di disturbo per l’atmosfera di una casa, magari progettata con cura nei suoi particolari di arredo e finiture. Tra i nuovi dispositivi ideati e presenti sul mercato, notevole è il cronotermostato da parete che combina le sue funzioni “tecniche” ad un aspetto esteriore che incarna comfort ed eleganza.

Tale strumento può essere provvisto di diverse modalità di funzionamento che appagano qualsiasi esigenza richiesta da una abitazione. Una funzione in più, in grado di offrire un maggior comfort, è la possibilità di quantificare la temperatura percepita. Attraverso un confronto tra la temperatura dell’ambiente e la percentuale di umidità relativa, il termostato è in grado di calcolare (e visualizzare sul display) la temperatura percepita, consentendo, pertanto di eseguire la programmazione in maniera più efficace. Si può inoltre, visualizzare una serie di dati statistici, come le ore totali di calore richieste il giorno prima e le temperature massima e minima raggiunte.

Tra le funzioni per la sicurezza vi è una funzione antigelo che fa sì che l’acqua si congeli nei tubi, in caso di prolungata inattività dell’impianto. La programmazione è di facile apprendimento, grazie al moderno e ampio display grafico. Si possono mettere in funzione diverse icone grafiche e regolare la temperatura solitamente con selettori a rotazione o pulsanti digitali. I nuovi termostati sono realizzati con un’attenta cura per il design, che si presenta discreto e dalle linee essenziali. Per l’installazione del termostato a casa tua rivolgiti pure alla nostra ditta, un elettricista qualificato si recherà dove ne avrai esigenza e eseguirà un lavoro ad hoc.

Individuare guasto nell’impianto elettrico

L’insorgere di un problema all’impianto elettrico può innescare l’intervento di diverse protezioni automatiche. In base alle nuove normative in materia per gli impianti elettrici civili, uno schema standard di riferimento deve possedere protezioni differenziali di tipologia AC per i carichi elettrici ordinari e di tipo A per i carichi elettrici ad alto contenuto elettronico. Indispensabile è poi la presenza delle protezioni in caso di corto circuito e per gli assorbimenti.

Innanzitutto per poter localizzare in totale sicurezza la linea su cui è presente il guasto, è necessario disabilitare tutte le protezioni delle linee elettriche e riabilitarle poi in un secondo momento, una per volta in seguito all’attivazione dell’interruttore generale. Tale azione serve per localizzare dove è avvenuto il guasto, perché la linea stessa causerà l’intervento di protezione dell’interruttore generale. da questo momento disattivando tutte le apparecchiature alimentate dall’interruttore a monte della linea che ha il guasto, e ricollegandole una per volta, si giunge all’apparecchiatura che genera l’intervento di protezione.

Lo scatto della protezione potrebbe avvenire nel momento in cui si attiva la linea che presenta problemi, con annessi tutti gli elettrodomestici ad essa collegati. Il problema potrebbe essere riconducibile ad una cassetta di derivazione o ad una presa elettrica. Se invece non è ancora chiaro dove sia il guasto in questione, risulta necessario esaminare in modo più approfondito la cassetta di derivazione, scollegare le varie coppie di fili connesse nella cassetta e ricongiungere le coppie di fili una per volta fino al momento in cui ha luogo la protezione generale. Per avere un’assistenza immediata ed efficace a tali problemi contatta la nostra ditta, un tecnico serio e qualificato si recherà presso la tua abitazione per individuare e risolvere il guasto all’impianto elettrico.

L’utilità del videocitofono

Il citofono rappresenta in una casa non solo un comfort, ma un vero e proprio sistema di sorveglianza molto utile. La funzione essenziale esplicata dal citofono è quella di aprire il portone d’ingresso senza doversi spostare dall’abitazione. Installando un videocitofono, oltre a sentire la voce di chi suona, è possibile vederne l’immagine. Il videocitofono così permette di controllare l’esterno della casa e la zona innanzi al portone d’ingresso. I videocitofoni di ultima generazione sono dotati di display a colori anche senza fili, possono inoltre essere integrati con telecamere orientabili che funzionano anche di notte.

Gli ultimi modelli di videocitofono sono anche provvisti di piccole memorie che rendono possibile registrare dei video o catturare immagini. Il funzionamento del videocitofono è semplice: l’unità esterna ha un microfono e una videocamera integrata che porta voce e immagini che vengono trasmesse all’unità interna. Anche nel ambito dei videocitofoni le opzioni di scelta sono molteplici, sono numerosi i modelli disponibili: i videocitofoni classici vengono montati sulla parete, ma ve ne sono anche di più innovativi come quelli da appoggio o a incasso nel muro, dalla linea più particolare ed elegante, o anche videocitofoni wireless che possono essere spostati e portati dentro casa.

I videocitofoni di ultima generazione presentano molti optional, rendono possibile la gestione di più servizi, anche in termini di sicurezza e comodità: esistono infatti modelli predisposti anche per la videosorveglianza con due o più telecamere di controllo facilmente collegabili.

Per quanto riguarda le normative condominiali, mentre se si stima di installare o sostituire l’impianto citofonico all’interno di un condominio basta il consenso dell’amministratore, per l’installazione di un videocitofono, essendo ritenuto come una possibile violazione della privacy, emerge l’esigenza del beneplacito di gran parte dei condomini, eccetto nei casi in cui è necessaria l’unanimità.

L’impianto d’allarme

Esistono molteplici fattori da valutare quando si sceglie un impianto d’allarme: dalle sue componenti alle diverse tipologie che è possibile trovare in commercio. Per tutelare la propria casa è importante dotarla di un buon impianto d’allarme. Esistono vari tipi di antifurto casa, ma non tutti sono adatti ad ogni situazione. La scelta deve vertere, su quelli più idonei alle proprie necessità. Per stimare qual è il sistema di allarme più opportuno da installare è bene conoscere la casa, perché bisogna individuare possibili punti più soggetti a intrusioni e valutare vari rischi.

Tra i motivi da tenere in considerazione devono esserci non solo le componenti ed il prezzo, ma anche la qualità del prodotto. Un elemento importante da controllare è la presenza della certificazione CE che asserisce la conformità ai requisiti presunti per la vendita nei paesi dell’Unione Europea. Al di là delle differenze tra i vari impianti di antifurto per casa, il principio di funzionamento è uguale per qualsiasi di impianto, e si basa sugli stessi elementi che sono: – la centrale;
– i sensori o rivelatori;
– gli attuatori;
– i controlli di attivazione.

La centrale consiste nel cervello dell’intero impianto antintrusione, perché è quella che controlla e gestisce le varie parti, consente di preordinare precise funzioni e controlla possibili guasti. I sensori sono i secondi elementi più importanti perché sono quelli che catalogano le intrusioni e indicano il fatto alla centralina. Ci sono tanti tipi di sensori, come quelli perimetrali che servono solo a fare azionare la luce, in caso di avviso, mentre altri attivano il funzionamento della sirena, quando si è in presenza di una intrusione certa.

Dopo che la centralina ha recepito il segnale di allarme, viene segnalata una presenza indesiderata agli attuatori: può trattarsi di una comune sirena, interna o esterna, oppure di un combinatore telefonico con allarme GSM, che si connette al numero di cellulare del proprietario o alla centrale delle forze dell’ordine, o ancora un sistema domotico che ti comunicherà l’accaduto tramite il tuo smartphone tramite un’intuitiva app dedicata. L’ultimo elemento che compone l’impianto sono i controlli di attivazione. Per installare un impianto di allarme affidabile contatta la nostra ditta, ti forniremo una vasta gamma di soluzioni, anche le più innovative, per le tue esigenze più disparate.

Lampade di emergenza a led

Le lampade di emergenza a led rappresentano la migliore soluzione per avere luce in casa in condizioni di black out, causato da guasti o interruzioni di corrente elettrica. Questo problema è possibile risolverlo installando nella propria casa lampade di emergenza che emettano luce in caso di mancanza: che sia dovuto ad un guasto nella linea o ad un distacco degli interruttori di protezione, l’assenza di illuminazione artificiale, specie nelle ore buie, non costituirà più un problema per la tua sicurezza.

Per autonomia s’intende la durata di accensione della lampada di emergenza, durante la quale si può beneficiare della luce generata, mediante la presenza di una batteria interna. Poi, in assenza di corrente, la lampada si accende, restando attiva per un dato lasso di tempo dopo il quale, terminata la batteria, si spegne. Il flusso luminoso, indica, invece, la potenza effusa dall’apparecchio: maggiore è il flusso superiore sarà l’intensità della luce percepita. Un’altra peculiarità che differenzia una lampada tradizionale da una innovativa, è l’adattamento: cioè poter installare nella tua casa una lampada di emergenza senza dover ricorrere ad opere murarie, ma impiegando le cassette elettriche già esistenti e potendo scegliere, come finitura, una placca uguale a quelle già presenti sugli interruttori.

Dunque, per come è stato spiegato poc’anzi, la scelta di una lampada di emergenza dovrebbe vertere su due fattori principali: autonomia e flusso luminoso. Però, un altro aspetto importante da valutare è soprattutto in ambito civile, la lampada dovrebbe avere caratteristiche non collaterali nell’ambiente in cui va inserita o per lo meno conformi con il design delle placche e degli interruttori presenti. Precedentemente le prime lampade di sicurezza prodotte non erano conformi alle esigenze estetiche del cliente, ma al contrario alquanto uniformate, molto invasive e non belle da vedere. Fortunatamente nel tempo le aziende hanno dedicato maggiore cura e attenzione a tali dettagli, migliorando non solo le prestazioni delle lampade di emergenza, ma anche il fattore estetico.

Per esempio sono presenti sul mercato modelli di lampade di emergenza a led con una struttura ed con un’architettura tale che ne permette l’installazione in scatole da incasso standard. Basta, infatti, inserire le viti nelle asole predisposte per inserire la lampada sulla scatola; il vantaggio è chiaramente quello della rapidità e facilità nell’installazione, evitando inutili adattamenti e demolizioni. Inoltre, è da tenere in alta considerazione il fatto che questi dispositivi non sono solo moderni esteticamente, ma anche per quanto concerne l’aspetto funzionale e il basso consumo energetico, l’innovazione è garantita. Infatti nella scatola è possibile montare una lampada a led bianchi, in grado di assicurare un flusso luminoso anche di 90 lumen, così da renderlo il dispositivo più potente sul mercato in questa categoria.

Impianto di raffrescamento estivo

L’impianto di raffrescamento, così come anche quello di riscaldamento, deve essere studiato e realizzato a seconda delle caratteristiche dell’ambiente di casa. Ormai si predilige l’inserimento in casa, o in fase di realizzazione o in quella di ristrutturazione, di un impianto che possa creare un clima consono alle proprie necessità. Fondamentali sono gli strumenti che possano produrre un comfort abitativo ideale senza compromettere la salute umana a causa di repentini sbalzi termici. La propria abitazione quindi va climatizzata ma è necessario predisporre una serie d’operazioni al fine di creare condizioni termiche ideali che appaghino gli utenti in tutte le stagioni mediante interventi di riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, umidificazione, deumidificazione.

Di solito un impianto di climatizzazione è composto da una centrale di produzione, di trasformazione energetica, di una rete di distribuzione fluidi vettori quale acqua o aria o gas refrigeranti, elementi terminali di diffusione a convezione o conduzione o irraggiamento, impianti di regolazione del tipo a centraline, cronotermostati, valvole termostatiche. Il sistema può essere del tipo de-centralizzato cioè con l’inserimento di unità di produzione per ogni singola stanza. Inoltre il sistema può essere del tipo artificiale se si utilizzano fonti energetiche non rinnovabili come l’elettricità oppure naturale se s’impiegano mezzi rinnovabili o si adotta un impianto di bio climatizzazione, di raffrescamento passivo.

I condizionatori che sono sul mercato sono della tipologia on-off alternando fasi di attivazione a quelli di spegnimento in base alla temperatura scelta all’interno dell’ambiente, del modello inverter rendendo possibile una regolazione automatica della temperatura. I modelli fissi si differenziano tra monosplit, multisplit, canalizzati, senza unità esterna, montati a pavimento, a parete, a soffitto. Mentre i modelli portatili sono quelli composti di un’unità interna e da un’altra che è possibile trasportare nella stanza dove si vuole raffrescare, coscienti di adottare uno strumento con un potenziale inferiore rispetto a quelli fissi. I prescelti di recente sono i così detti pannelli radianti, un sistema di tubi, realizzati in materiale resistente alle alte temperature, che amministrano sia il freddo sia il caldo dando un comfort notevole con un buon risparmio energetico.

Riscaldamento elettrico a pavimento

Gli impianti di riscaldamento elettrico a pavimento consentono di riscaldare il proprio appartamento impiegando l’elettricità, usando anche a fonti di energia rinnovabile. Succede che quando si deve pensare all’arredamento, elementi come i termosifoni, le stufe a legna o le stufe elettriche rappresentino un ostacolo all’interno delle case perché ingombranti, dunque tolgono la possibilità di collocare liberamente gli elementi d’arredo.

La soluzione però è stata rintracciata nei sistemi di riscaldamento a pavimento o a parete, per nulla ingombranti e che assicurano alti livelli di comfort abitativo. Tra le modalità di riscaldamento a pavimento la più conosciuta è quella a pannelli radianti, che presume l’installazione di un sistema di tubazione sottopavimento dentro il quale fluisce l’acqua calda, che per conduzione trasmette il calore al pavimento e di conseguenza, lo trasmette per irraggiamento all’intero ambiente in cui è installato.

Poi esiste il sistema di riscaldamento elettrico ad irraggiamento, il cui impianto non presuppone tubazioni con l’acqua ma elementi conduttori che funzionano elettricamente. Di solito la tipologia del riscaldamento a pavimento è considerata più salutare rispetto ai normali termosifoni, in quanto non crea spostamenti d’aria e di polveri ed elimina le differenze di temperatura tra le varie zone dell’ambiente essendo l’aria riscaldata in modo uniforme. In tali sistemi a pavimento la temperatura a livello del calpestio è di circa 28°C, l’ambiente viene poi riscaldato per irraggiamento, assicurando una continua sensazione di benessere.

Il meccanismo dell’impianto è elettrico, si rivela inoltre molto vantaggioso se si adoperano fonti rinnovabili per generare energia, riuscendo a convertirla in calore. Ad esempio congiungendo il sistema a pannelli fotovoltaici si potrà riscaldare l’abitazione a costi bassi. È possibile realizzare riscaldamenti a pavimento per uso civile, applicazioni di sbrinamento ecc. Nel riscaldamento elettrico a pavimento, l’elemento riscaldante è dato da due conduttori in alluminio o in fibra di carbonio uniti a diversi film di materie plastiche, accatastati ed interamente riciclabili.

Con tale sistema di riscaldamento elettrico a pavimento la casa sarà ben riscaldata e si avrà una distribuzione del calore ottimizzata rispetto al sistema tradizionale a tubi radianti. L’elemento riscaldante è costituito da un conduttore piatto con una grande superficie di scambio termico, che occupa circa il 50-60% della pavimentazione. La membrana riscaldante poi ha una struttura a serpentina e la ridotta distanza tra gli elementi riscaldanti, consente di trasmettere il calore in modo omogeneo. Per l’installazione dei radiatori a pavimento puoi contattare la nostra ditta, un tecnico esperto si recherà a casa tua per eseguire il lavoro alla perfezione. Naturalmente si consiglia di inserire questo tipo di impianto in fase di costruzione dell’immobile, per evitare di dover sostituire il pavimento in un secondo momento.

Una nuova cappa per la tua cucina a {{mpg_comuni}}

La cappa è indubbiamente un elettrodomestico importantissimo all’interno della propria cucina. Aspira gli odori ed i vapori dei cibi nel corso della loro cottura, pertanto non bisogna lesinare in termini di qualità nel momento in cui bisogna scegliere la cappa della cucina. Anzi importantissimo è prediligere la classe A. Di solito si fa montare dall’elettricista a non meno di 65cm dal piano cottura. Al di sotto di tale distanza non si è in regola per le norme di sicurezza, ma non si rientra neanche in garanzia per eventuali danni, poiché il montaggio viene considerato errato.

A tal proposito, in previsione del montaggio della cappa, è bene esaminare che il tubo abbia un diametro non meno dei 120mm, e in seguito è fondamentale per il collaudo, chiedere al tecnico di mettere in funzione la cappa per la verifica delle lampade e che il funzionamento avvenga in modo corretto ed efficiente. Se la cappa è di tipo aspirante, è bene controllare attentamente che il tubo emetta totalmente l’aria all’esterno, mentre se la cappa è in versione filtrante, bisogna verificare che all’interno ci sia il filtro anti odore ai carboni attivi. Le misure standard di larghezza delle cappe sono 60, 90 e 120cm per essere proporzionata alla modularità delle cucine componibili presenti sul mercato. Per comprendere meglio il concetto, se il piano cottura è da 90cm, si opterà per una cappa da 120cm.1) Rigetta l’aria inquinata all’esterno, per cui è da ritenersi più efficace.
2) Aspira l’aria nuova all’interno della cucina, dunque è più sicura in presenza di apparecchiature a gas;
3) L’aspirazione è silenziosa perché trova meno ostacoli al suo passaggio;
4) Infine è meno dispendiosa e pratica perché non urge di sostituzioni periodiche dei filtri anti odore.

Per l’installazione di una nuova cappa nella tua cucina puoi rivolgerti alla nostra ditta, un elettricista specializzato si recherà presso la tua abitazione per eseguire il lavoro da te richiesto nel più breve tempo possibile.

Interventi di riparazione all’impianto elettrico

Succede a volte di trovarsi a dover effettuare delle riparazioni all’impianto elettrico. Trattandosi di un ambito delicato è meglio non affidarsi al faidate ma contattare un tecnico competente come quelli della nostra ditta. Un nostro elettricista esperto saprà intervenire lì dove se ne presenterà l’esigenza. Se devi collegare dei cavi elettrici a un apparecchio o a un dispositivo potresti avere delle difficoltà nel bloccaggio dei capi all’interno dei relativi morsetti. In tal caso l’elettricista interverrà usando della colla a caldo su ciascun collegamento. Il suo potere isolante dà garanzia circa la sicurezza del collegamento e la sua forza di aderenza ne assicura la solidità. Ecco alcune eventualità in cui potresti necessitare di un un nostro elettricista specializzato:

Se ci sono dei flessibili intasati, l’elettricista saprà come rimuoverli debitamente. Capita a volte che pezzi di malta o di materiale estraneo finiscano dentro le scatolette elettriche andando a occludere il tubo flessibile. In tale circostanza infilarvi i cavi risulta impossibile. Per risolvere il problema evitando metodi invasivi, l’elettricista proverà con estrema cautela a liberarlo tramite un pezzetto di tubo di diametro opportuno come raccordo tra la scatola e il compressore.

I cavi degli elettrodomestici possono rompersi in un punto imprecisato a causa dell’intensa usura cui sono sottoposti. Individuare il punto esatto della rottura con il tester consente di non tagliare inutilmente pezzi di cavo e di risparmiare parecchio tempo. Inserite degli spilli in punti diversi del cavo, e toccandoli con il tester cercate il punto esatto dell’interruzione. Tagliate questo tratto di cavo ed eseguite una giunzione per mezzo di connettori isolati.

L’elettricista per preparare il capo dei fili elettrici rapidamente incide inizialmente il rivestimento isolante in plastica. Gira tra le dita lo spezzone in modo che la treccia di rame si arrotoli strettamente. Sfila la guaina procedendo con il movimento di rotazione, così il capo del filo elettrico risulterà omogeneo.

Il tecnico per riparare le parti di circuiti stampati che presentano danneggiamenti userà un rivestimento di alluminio, modellerà il materiale così da riabilitare i collegamenti elettronici e lo fisserà con colla cianoacrilica.

Per interventi di riparazione elettrica puoi rivolgerti con fiducia al nostro servizio di riparazioni elettriche a {{mpg_comuni}} e Provincia.

Criteri da seguire per l’acquisto del climatizzatore

Quali sono i criteri da osservare per acquistare un buon climatizzatore? L’etichetta energetica non risulta essere il solo elemento di valutazione per questi elettrodomestici di venuti ormai essenziali nelle nostre abitazioni. Ormai l’etichetta energetica, che descrive i rendimenti in termini di consumo delle macchine, è prevista per legge per le macchine di climatizzazione estiva ed invernale. Tra le classi energetiche riportate sulle etichette, quelle eccellenti per quanto riguarda il risparmio energetico sono quelle associate alle fasce superiori (ad esempio A+++etc.).

Le performance del climatizzatore associate ai simboli presenti sulle etichette energetiche sono realmente tali solo se vengono osservate rigorosamente le indicazioni circa il corretto impiego degli elettrodomestici a cui si riferiscono, a cominciare dalla loro installazione. Sul mercato sono presenti innumerevoli tipi di macchine per la climatizzazione, sia estiva che invernale, e a parità di potenza, modalità di installazione e modalità di utilizzo i rendimenti di tali macchine possono essere notevolmente diversi tra loro. I parametri riportati nelle etichette energetiche, indicano le capacità di prestazione in raffrescamento ed in riscaldamento delle macchine di climatizzazione. Più sono alti tali parametri e maggiori sono rendimenti termici a parità degli assorbimenti elettrici.

È auspicabile optare per elettrodomestici i cui costruttori siano iscritti all’Associazione di Certificazione dei dati tecnici. Ciò consiste in una importante salvaguardia per il consumatore nella scelta del prodotto, dal momento che i dati riportati sull’etichetta energetica o dichiarati sui cataloghi vengono posti a controlli. Inoltre, per evitare che il climatizzatore smetta di funzionare proprio quando ne hai più bisogno, è opportuno far eseguire con una certa cadenza periodica la manutenzione da un tecnico. È inoltre consigliabile esaminare che la potenza della macchina scelta sia adeguata alle reali esigenze di climatizzazione del locale, per evitare inutili sprechi di energia. Un climatizzatore sovradimensionato costa e consuma di più, per un comfort generale, la silenziosità dei macchinari è una peculiarità che non va messa in secondo piano quando si sceglie un climatizzatore.

Vivere la casa senza barriere con la poltroncina montascale

La casa costituisce per antonomasia il luogo per eccellenza di relax e di ritrovo dell’intimità familiare dopo una giornata di lavoro o di attività stressanti. L’abitazione riflette la ricerca del comfort e della comodità che ricerchiamo dopo le fatiche quotidiane. In virtù di tali esigenze gli esperti del settore sono sempre alla ricerca di soluzioni progettuali che conferiscano agli ambienti tutto il comfort possibile.

Nonostante ciò per alcune persone, a causa dell’età che avanza o di problemi motori, basta davvero poco per avere degli ostacoli e dunque non poter beneficiare degli spazi abitativi. Ad esempio la scala per l’accesso al piano superiore, se non presenta l’idonea attrezzatura, può risultare in questi casi un serio problema, al punto tale da spingere gli inquilini a cambiare casa. Avere la possibilità e la libertà di vivere la casa senza alcuna limitazione e con il massimo comfort, è un diritto di tutti.

La soluzione è da ricercarsi nella poltroncina montascale, che elimina alla radice il problema e lascia spazio alla propria autonomia. La poltroncina montascale di ultima generazione presenta un ingombro minimo ed è flessibile; può essere installata sia sul lato interno sia sul lato esterno delle scale, in base alle specifiche esigenze di spazio.

La pedana, il sedile e i braccioli sono ripiegabili e pertanto non intralciano la scala: il movimento di apertura e chiusura è semplicissimo. La pedana poggiapiedi è in materiale antiscivolo, possiede bordi di sicurezza per garantire il blocco della poltroncina in caso di eventuali ostacoli sul suo percorso. L’impiego della poltroncina risulta agevole, specie nelle operazioni di partenza e arresto, così da non procurare fastidi alla schiena.

Una buona notizia arriva anche per quanto riguarda le agevolazioni fiscali, per chi volesse acquistare una poltroncina montascale. A tal proposito, secondo la Legge di Stabilità 2016, si può beneficiare dei contributi statali per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati. Si tratta di una spesa sostenibile, in quanto lo Stato prevede ben tre livelli di contribuzioni quali la detrazione IRPEF del 19%, la possibilità di ricorrere alla legge n. 13/89 sull’abbattimento delle barriere architettoniche e la possibilità di decurtare dalle tasse fino al 50% della spesa affrontata. Per l’installazione della poltroncina montascale a casa tua puoi rivolgerti alla nostra azienda, un nostro elettricista più che qualificato verrà ad eseguire il montaggio nel minor tempo possibile.

A cosa serve un cronotermostato?

Il cronotermostato è un dispositivo domotico che consente di coordinare con semplicità le condizioni microclimatiche di ogni vano della casa, così da offrire un comfort ottimale agli utenti. Mediante il cronotermostato si possono controllare i consumi energetici riguardanti il funzionamento degli impianti di riscaldamento e di raffrescamento. A tal proposito si possono programmare con precisione i tempi di accensione e spegnimento del cronotermostato, ed anche il loro periodo di funzionamento, consentendo di ridurre i consumi di gas e di corrente per riscaldare e raffrescare la casa.

Sul mercato sono presenti diversi modelli di cronotermostato realizzati da diverse aziende, ognuno con delle caratteristiche e delle funzioni particolari. Quando si posseggono dei dispositivi del genere in casa è bene esaminare il loro funzionamento per non incorrere in spiacevoli inconvenienti come una casa fredda e bollette della corrente e del gas troppo alte. Per tale ragione, se ci si accorge che il cronotermostato non funziona più a dovere, è buona norma ripararlo in assistenza o in alcuni casi sostituirlo del tutto.

In genere i cronotermostati più ricercati sono quelli digitali che s’installano a parete; questi non sono altro che dei piccoli pannelli di forma rettangolare tramite i quali si può verificare il funzionamento degli impianti della casa. Tale unità a parete presenta un display digitale dal quale si possono reperire una serie di informazioni essenziali. Infatti, sul display è possibile selezionare i giorni della settimana, l’ora e la data di riferimento, la temperatura per gli ambienti monitorati, lo stato nel quale è collocato il sistema di climatizzazione estivo o invernale.

Talvolta se il sistema è collegato anche ad un impianto di raffrescamento o di ventilazione meccanica controllata, si può predisporre persino l’attivazione di questo sistema se si rilevano determinate condizioni ambientali, stimando temperatura e grado di umidità relativa dell’aria. Nell’ideale di casa smart, continuamente aggiornata nel campo della domotica, tali dispositivi di controllo sono capaci di mettersi in comunicazione con gli utenti ricevendo indicazioni tramite smartphmone e tablet.

La funzione delle tegole fotovoltaiche

L’uso del fotovoltaico trova sempre più larga diffusione in Italia, ciò mediante gli incentivi ed un’attenzione in più degli utenti verso l’uso di fonti rinnovabili per generare energia. Ormai sono presenti sul mercato diverse tipologie di sistemi fotovoltaici, uno dei più innovativi sul mercato è costituito dalle tegole fotovoltaiche. I sistemi fotovoltaici in genere sono concepiti come pannelli di grandi dimensioni, che in modo frequente sono installati sulle coperture degli edifici. Tali pannelli hanno un impatto ambientale praticamente nullo per quanto concerne le emissioni in atmosfera, mentre per quanto riguarda l’aspetto architettonico non sono gradevoli esteticamente. Il problema potrebbe poi presentarsi se si dovesse trattare di strutture che devono rispettare i canoni storico artistici dell’edificio.

La buona notizia è che i moduli fotovoltaici si possono inserire sul tetto tramite l’impego di tegole fotovoltaiche. Equivalenti alle classiche tegole, queste posseggono dei piccoli moduli fotovoltaici inseriti nella loro struttura senza implicare modifiche estetiche, così da renderne possibile l’utilizzo anche in contesti di bioedilizia. Inoltre evidenziamo che tali tegole fotovoltaiche sono sempre più utilizzate anche in ristrutturazioni di edifici storici, dove diventa possibile sostituire una parte dei coppi e delle tegole tradizionali, con altre comprese di moduli, che si armonizzano nel contesto, ciò mediante forme e materiali imitati ad opera d’arte.

Le tegole fotovoltaiche sono delle strutture architettoniche in grado di esplicare allo stesso tempo più funzioni. Come le tegole standard, costituiscono elemento di impermeabilizzazione del tetto e tramite ai moduli fotovoltaici presenti all’interno, consentono lo sfruttamento dell’energia solare. Ciò ha luogo grazie alle celle in silicio amorfo o policristallino, ubicate internamente tramite collegamenti in parallelo o in serie; ogni tegola, in base al numero di celle e della loro potenza, presenterà diverse capacità di accumulare energia.

Nel momento in cui si parla di tegole fotovoltaiche ci si riferisce a dei dei piccoli pannelli solari attaccati sulla parte piatta della tegola o sistemati tra una tegola e l’altra. È un modo innovativo per risolvere il problema estetico, uno dei più diffusi legato al sistema fotovoltaico oltre a quello economico. Le tegole sono prodotte in differenti materiali e colori, con misure diverse ma comunque standard, semplici da installare in una classica struttura di copertura, anche con tetto a falda e non necessariamente piano. 1) piccoli pannelli solari o celle, da sistemare tra una tegola e l’altra;
2) tegole fotovoltaiche curve.

Le prime sono le più facili da installare mentre le seconde sono si presentano come dei pannelli fotovoltaici unici, con le dimensioni di una tegola e la sostituiscono totalmente. Sono perfette in contesti come i centri storici a vincolo paesaggistico e urbanistico. Per installare il tuo nuovo tetto a tegole fotovoltaiche siamo a disposizione tutto l’anno a {{mpg_comuni}} e Provincia.

Rilevatori di pericoli in appartamento

Per vivere più tranquilli nella propria abitazione è consigliabile installare dei rilevatori di pericolo. Esistono ormai innovativi dispositivi elettronici capaci di salvaguardare l’appartamento rilevando prontamente pericoli come ad esempio fughe di gas o allagamenti e di segnalarli. Infatti, impiegando dei sensori, ogni minima perdita d’acqua o di gas dovuta a distrazione o avaria dell’impianto, verrà percepita e segnalata. I pericoli in casa sono sempre in agguato, purtroppo non possiamo ricondurli solo all’esterno, ma tutelarsi è possibile tramite lo sviluppo sempre più avanzato della domotica e monitoraggio impianti. Infatti domotica non vuol dire soltanto la presenza di una serie di strumenti per l’automazione dei vari impianti della propria casa, ma anche un insieme di sensori utili a renderla più sicura.

rilevatori di gas controllano la presenza di sostanze pericolose, come metano o GPL nell’ambiente domestico e, in caso di allarme, consentono l’azionamento di un’elettrovalvola attraverso un contatto di uscita. Il rilevatore d’acqua esamina la presenza di acqua o altri liquidi con uno o più sensori, collegati in radiofrequenza ed, in caso di allarme, rende possibile l’azionamento di una elettrovalvola tramite un contatto di uscita. Tali dispositivi sono dotati di segnalazione ottica e acustica di allarme e programmati alla remotizzazione del segnale con gli SMS o tramite comode app su smartphone. Esiste un’altra tipologia di sensore, si tratta del sensore vento che qualora si dovessero verificare delle variazioni atmosferiche inaspettate che potrebbero provocare danni ad alette frangisole esterne o ai serramenti, intercetta i cambiamenti chiudendo automaticamente lucernai, tapparelle e tende da sole.

Per salvaguardare la sicurezza interna della casa e dei suoi abitanti è stato ideato un sensore per metano, gpl o gas di città, che consente di individuare possibili fughe di gas, e che segnala con un allarme la perdita, magari causata da una rottura delle tubazioni o da un fornello dove si è spenta la fiamma. Inolre è connesso persino ad un’elettrovalvola che sospende la fornitura stessa di gas all’impianto. Infine poi per l’intercettazione di perdite d’acqua, l’apposito sensore collocato in cucina o in bagno, segnala nell’immediato eventuali perdite accidentali. Anche in questo caso il dispositivo è collegato ad un’elettrovalvola posta a monte dell’impianto che garantisce l’interruzione dell’erogazione di acqua.

Per l’installazione di sensori che rilevino questa tipologia di pericoli nel tuo appartamento rivolgiti con fiducia alla nostra ditta e alla nostra esperienza pluridecennale nei dispositivi di sicurezza per l’abitazione.

Installare un dimmer

L’installazione di un dimmer può essere molto utile in quanto permette di regolare l’intensità di un dispositivo luminoso: si avrà così una illuminazione flessibile e un risparmio nei consumi energetici. Lo studio di una corretta illuminazione è un aspetto fondamentale e non trascurabile nella progettazione di una casa: sia la luce naturale che quella artificiale cooperano alla resa complessiva della propria abitazione. Soprattutto per quanto concerne i punti luce artificiali, essi vanno progettati considerando le aperture e l’orientamento della stanza, nonché delle attività che vi si svolgeranno: in cucina o in uno studio, ad esempio, dovranno essere in grado di facilitare il lavoro o la lettura; in salotto o in camera da letto l’illuminazione dovrà essere più diffusa, favorendo il riposo e il relax.

Ma la conformazione degli spazi domestici è cambiata, infatti gli appartamenti presentano superfici più ridotte rispetto al passato. Soprattutto nei monolocali, nello stesso spazio sono inserite più funzioni, tanto che è importante studiare un’illuminazione che si modifichi in base alle esigenze. A tal proposito, diventa di fondamentale importanza il sezionamento delle fonti di luce o l’installazione di dispositivi dimmer. Nel primo caso si avranno diversi interruttori in grado di accendere e spegnere le fonti luminose in base alle zone, illuminando solo quelle richieste. Nel secondo si avrà l’installazione di un regolatore di potenza dei punti luce presenti nell’abitazione. In pratica si otterranno i punti luce accesi, ma con una intensità maggiore o minore.

Il dimmer risulta molto utile non solo nei casi sopra menzionati, ma in tutti gli spazi in cui si desidera avere un’intensità della luce artificiale, mutevole a seconda delle ore del giorno o delle attività che si vuole svolgere. Inoltre può servire anche nelle camere dei bambini in cui, nelle ore notturne, è possibile lasciare una luce di cortesia. Il dimmer è dunque un dispositivo capace di mutare l’intensità di un apparecchio luminoso. Viene inserito dentro una placca e si presenta sotto forma di manopola o pulsante. Ruotando o premendo si avrà una luce più intensa o fioca a seconda delle esigenze. La fonte di luce deve essere però compatibile con il dimmer, cioè anticipare la presenza di un trasformatore e la possibilità di limitare o aumentare l’intensità senza creare problemi di malfunzionamento.

Dopo il montaggio di un dimmer da parte un’elettricista qualificato, si riscontreranno determinati fattori positivi:

1) Quello di poter ottenere dalla stessa fonte luminosa una intensità variabile.

2) Un beneficio economico, dato dalla possibilità di limitare i consumi durante la giornata.

Molte aziende del settore propongono una vasta gamma di dimmer, ideati per normalizzare la luce negli ambienti, in base alle necessità, includendoli anche nelle placche per l’illuminazione. Possiamo proporti differenti soluzioni a seconda dei tuoi bisogni, contattaci con fiducia e in poco tempo provvederemo all’installazione dei dimmer di cui hai necessità.

Frangisole elettrici

Una soluzione che unisce il benessere interno con l’aspetto architettonico dell’edificio e migliora il rapporto bio-climatico è rappresentata dall’installazione di frangisole elettrici. Negli ultimi decenni c’è stata la tendenza di rendere trasparente l’involucro edilizio degli edifici. Ciò avviene per delle ragioni ben precise, che non hanno a che vedere con l’estetica ed il design. Innanzitutto si ottiene un considerevole guadagno per quanto concerne l’energia rinnovabile, spendibile in illuminazione e riscaldamento naturale nel periodo invernale. Trattandosi di pareti a vetri, durante il periodo estivo, si potrebbe avvertire un certo surriscaldamento, ma la soluzione ottimale, è il controllo, direttamente dall’esterno, dell’apporto solare sulla superficie vetrata.

Ciò è attuabile appunto con l’utilizzo dei frangisole elettrici, dispositivi che presentano un sistema a lamelle che lascia filtrare la giusta quantità di luce creando delle zone d’ombra sui prospetti. Tale fattore permette di normalizzare la temperatura e la luminosità dell’ambiente interno e di conseguire la condizione di benessere ideale. Le lamelle, congiunte a profili esterni di supporto, possono essere fisse o orientabili, manuali o motorizzate, per quanto concerne i materiali, vengono adoperati di solito l’alluminio o il legno.

I frangisole sono utili in quanto riescono a combinare le esigenze di regolazione della temperatura e luminosità con la mutazione dei raggi solari in energia elettrica. Nel momento in cui entra in funzione il frangisole, si devono vagliare due fattori: l’esposizione dell’edificio e il conseguente impatto estetico. Per conseguire un impiego dell’energia solare a 360° si dovrà appurare l’orientamento e l’incidenza solare sulla superficie esterna del palazzo.

In questo millennio come non mai la parola d’ordine in ambito edile ed energetico è eco-sostenibilità. Il rispetto per le risorse e l’impatto ambientale circa il loro utilizzo è un argomento molto spinoso e che genera dispute. Dunque una doverosa attenzione va riservata ai sistemi e le tecnologie per il controllo dell’energia solare, un posto speciale lo occupano proprio i frangisole. Da semplici elementi di schermo e protezione, si trasformano in strumenti capaci di sfruttare al meglio l’energia solare.

Per l’installazione di frangisole elettrici a {{mpg_comuni}} e Provincia puoi contattarci tutto l’anno e saremo a tua complet disposizione per installazioni, preventivi e sopralluoghi.

Aerazione e ventilazioneIn un’abitazione la cucina ed il bagno risultano gli ambiente più pericolosi in quanto vi sono concentrati rischi e pericoli per le persone in maniere maggiore rispetto agli altri spazi abitativi. Questi ambienti sono infatti caratterizzati dalla presenza dell’elettricità, dell’acqua, di diverse apparecchiature ed elettrodomestici e dal gas, con la fiamma viva dei piani cottura.
Poi nei bagni è facile trovare installata uno scaldabagno o una caldaia che, a sua volta, in pochi decimetri cubi concentra la presenza di tutti gli elementi poc’anzi menzionati, elettricità, acqua e gas. L’installazione interna delle caldaie è approvata dalle norme vigenti in materia, in particolare per quanto riguarda le caldaie di tipo C, ossia a camera stagna e tiraggio forzato.

Cucina e bagno sono ambienti nei quali è essenziale, in fase di progettazione, tenere conto delle necessità di aerazione e ventilazione. Per la cucina, che è anche un ambiente di lavoro perché qui si compie la preparazione e la cottura dei cibi, l’aerazione e la ventilazione sono indispensabili per limitare la presenza di vapori causati dalla cottura degli alimenti, di residui dei prodotti delle combustioni.

Un impianto di ventilazione alternativo a quello di aerazione naturale, nelle cucine e nei bagni potrebbe essere costituito dagli elettroventilatori, presenti in commercio per soddisfare le diverse esigenze di ricambio d’aria, i quali generalmente sono capaci di riciclare il volume di aria di una cucina due o tre volte in un’ora. Talvolta, essi sono obbligatori secondo la normativa che regola la realizzazione degli impianti a gas ad uso civile, per potenze non superiori a 35 kW. Per l’installazione degli elettroventilatori a casa tua rivolgiti con fiducia alla nostra ditta..

Precisiamo inoltre che, la norma di riferimento UNI CIG 7129, prevede in maniera inequivocabile i concetti di aerazione e ventilazione degli ambienti dove sono presenti carichi gas, quali potrebbero essere una caldaia di potenza dell’ordine di una ventina di kW o un piano cottura. Il classico piano cottura di 4 o 5 fuochi, esistente in molte cucine italiane, possiede una potenza dell’ordine di 5 o 6 kW termici. Per garantire l’aerazione di un locale, la UNI CIG7129/08 presume l’inserimento di un foro fisso di apertura realizzato in prossimità del soffitto.

L’importanza di un impianto parafulmine

Un fulmine consiste in un fenomeno meteorologico da non sottovalutare, pensate che potrebbe anche incendiare un’abitazione. Se si vive in una zona ad alta concentrazione di fulmini, si può considerare la possibilità di installare un impianto parafulmine. I fulmini sono formati da scariche elettriche, la potenza che si potrebbe generare è di centinaia di migliaia di megawatt. L’energia dei fulmini viene dispersa in luce e calore che si propagano nell’ambiente. Se il fulmine si dovesse scaricare contro una casa la sua forza d’urto sarebbe in grado di rompere qualche tegola o cornicione ma il pericolo maggiore è dato dalla possibilità d’incendio per edifici in cui esistono sostanze infiammabili o esplosive.

I fulmini tendono a cadere sempre nelle medesime zone, sono attratti dalla presenza di alberi alti o di linee elettriche. Pertanto se un edificio sorge in questo tipo di zona, c’è l’eventualità che sia colpito, dunque potrà essere utile un parafulmine, specie se è un edificio alto. Dopo aver fatto installare il parafulmine l’intensità dei fulmini nella zona non sarà limitata ma, essi tenderanno ad essere attirati tutti da quell’edificio, senza però pericolo per gli abitanti.Un impianto parafulmine è costituite da tre componenti:
– uno o più elementi captatori;
– un conduttore che conduca l’energia dal captatore a terra;
– più conduttori interrati per dissipare l’energia nel terreno.

L’elemento di captazione è dato da una costruzione metallica che richiama su di sé il fulmine come una calamita. Può essere: ad asta singola, a più aste collegate tra loro, a superfici metalliche che possono ricoprire anche l’intero tetto. Il conduttore di discesa deve avere una sezione sufficiente a far passare tutta l’energia scaricata. Se ciò non si verifica il fulmine può liquefare il materiale del conduttore. In genere si impiegano barre d’acciaio zincato o un intreccio di cavi. Ad ogni modo il dimensionamento deve essere fatto da un’elettricista qualificato. Per ideare il terzo elemento dell’impianto, il dispersore, occorre conoscere la natura del terreno. La presenza o meno di acqua o sali minerali costituisce un elemento capace di facilitare o compromettere la dispersione di energia.

L’elettricista esperto in questo specifico settore dovrà stabilire se l’installazione del parafulmine sia necessaria o no. Per far ciò bisogna vagliare una serie di fattori come l’altezza dell’edificio, l’altezza di quelli limitrofi, l’esistenza nei dintorni di antenne e linee elettriche. Per l’installazione di un parafulmine rivolgetevi solo a personale specializzato come i nostri tecnici. contattateci con fiducia.

L’impianto di messa a terra in sicurezza

La ragione per cui gli elettrodomestici, nel momento in cui vengono sfiorati nelle loro parti metalliche, non trasmettono corrente all’utente, è dato dall’isolamento delle parti metalliche connesse al cavo gialloverde. Esso ha la funzione di scaricare al suolo, attraverso un adeguato dispersore, l’energia elettrica. Se non esistesse tale collegamento, insieme ad altri dispositivi di sicurezza, si potrebbe restare folgorati. Nelle attività domestiche possiamo percepire una scarica elettrica entrando in contatto diretto con un cavo scoperto, senza protezione esterna, oppure venendo in contatto con la scocca metallica di elettrodomestici non perfettamente isolati.

Per scongiurare danni irreparabili a persone e cose bisogna usare anche più dispositivi di sicurezza. A tal proposito, oltre alla messa a terra, sono previsti per legge anche gli interruttori differenziali meglio noti come salvavita. Per essere davvero coscienti della necessità dell’impianto di messa a terra bisogna spiegare da cosa è costituito, specificando che il suo dimensionamento, insieme alle sua struttura, non può essere effettuati da personale non adeguatamente specializzato. Bisogna aver prima eseguito un calcolo adeguato per garantire una reale e totale dispersione delle scariche elettriche.

Per dare un’idea dell’impianto di messa a terra, teniamo in considerazione una casa composta da un piano rialzato, posizionata all’interno di un piccolo lotto di terreno, circoscritto da una recinzione in mattoni con soprastante ringhiera metallica. In questa specifica situazione, si collegherà ad un’unica linea tutti i cavi che arrivano dalle cassette di derivazione, colleganti i poli di terra delle prese dell’appartamento, poi ogni massa metallica presente all’interno e fuori dall’abitazione. Tutte le diramazioni saranno incanalate, con l’opportuno collegamento, in un pozzetto di dispersione a terra, grazie al classico cavo zebrato giallo-verde, così come prescrivono le Norme CEI; all’estremità del cavo zebrato sarà collegata una puntazza metallica fissata nel terreno. La costruzione del pozzetto di dispersione può essere realizzata con materiali come calcestruzzo, mattoni e muratura.

Le scariche elettriche causate dai fulmini possono rivelarsi molto più dannose senza l’esistenza di un impianto idoneo o peggio nei casi in cui si intervenga in riparazioni su tale impianto, con collegamenti delle masse a impianti idraulici in genere, senza essere davvero competenti in materia. Affidati alla nostra ditta per la sicurezza totale nella tua casa.

Illuminare patio e ingresso

Illuminare il patio e l’ingresso è senz’altro un ulteriore modo di abbellire ma anche di rendere più sicura la tua casa. Illuminare con gusto e in modo vistoso porte di ingresso, vialetti, terrazzi e patio è diventata una vera è propria arte. Prediligere l’illuminazione più opportuna è un modo di prolungare l’abitazione verso l’esterno, con la sensazione di avere una casa ancora più grande. A tal proposito non mettere in secondo piano gli spazi all’aperto della tua casa ma riserva a questi la giusta cura e attenzione, otterrai così risultati gratificanti.

L’illuminazione per esterni, oltre a rendere esteticamente la tua casa più graziosa e conferirle una certa atmosfera, ha il fine principale di essere funzionale per gli utenti. Dunque risulta essenziale illuminare bene il vialetto di ingresso e la porta di accesso alla casa, in modo da vedere distintamente sempre dove si cammina e quale sia il punto di arrivo del nostro percorso. Una seconda illuminazione, poi, di carattere scenico, metta invece in risalto gli scorci più gradevoli presenti all’esterno dell’abitazione: una fontana o una statua, oppure piante e fiori rigogliosi.

Le luci del vialetto hanno esplicano la funzione principale di illuminare idoneamente la pavimentazione, in particolar modo quando è costituita da elementi diversi, come ciottoli, ghiaia o pietre grezze. Dunque si potrebbero inserire lungo il percorso delle lampade basse, come dei piccoli steli oppure dei faretti. Nel caso di faretti potreste prediligere quelli a basso voltaggio, oppure dei faretti segna passo a led, adatti soprattutto per illuminare eventuali gradini che portano alla porta d’ingresso.

L’illuminazione dell’ingresso è essenziale per l’accoglienza degli ospiti. Importanti risultano essere anche delle applique a parete che vengano collocate simmetricamente alla porta. Potreste adoperare delle lampade a forma di lanterna oppure dei faretti bidirezionali, con un fascio di luce che illumini verso l’alto ed uno verso il basso. I faretti bidirezionali sono molto scenografici, soprattutto quando sono ubicati su una cornice importante. Per far sì che l’ingresso sia sempre illuminato nelle ore serali e notturne, inserite una fotocellula, che avvierà le lampade al crepuscolo e provvederà al loro spegnimento la mattina successiva. Un ulteriore accorgimento, per eliminare eventuali sprechi di energia, è installare un rilevatore di movimento per il vialetto, che attivi le luci solo nel momento in cui qualcuno deve passare.

Il ventilatore da soffittoIl ventilatore da soffitto a pale per raffrescare gli ambienti si rinnova. Possiamo trovare il suddetto ventilatore da soffitto con annessi gli optional più tecnologici: come il Wi-Fi e le luci a led. Il ventilatore da soffitto si reinventa e diventa rivoluzionario.
Tante sono le possibilità sul mercato per apportare il giusto fresco e arieggiamento durante i periodi di estrema calura, alla quale è associata l’immancabile umidità, così che l’aria in casa diventa irrespirabile.
Spesso, un impianto di condizionamento, sembra essere l’unica soluzione a lungo termine per ostacolare il problema del caldo afoso. Questo diventa un’esigenza in ambiti residenziali o commerciali dei contesti metropolitani, sfavoriti dall’ urbanizzazione e peggiorata dall’effetto serra causato dall’inquinamento globale.

Un’alternativa conveniente può risiedere in un sistema di raffrescamento più semplice, ma non di inferiore efficacia. Esistono alcune tipologie di ventilatori interessanti, ad esempio hanno la duplice funzione di lampada e ventilatore, perfettamente combinati tra di loro. Con un sofisticato impianto elettronico, si possono gestire a distanza entrambe le funzioni, assicurando un moderno comfort, che si adegua ad un’ambiente dal gusto contemporaneo o moderno. Un ventilatore a soffitto può essere perfetto per tutte quelle circostanze momentanee d’utilizzo abitativo: le case di villeggiatura, gli immobili presi in affitto per un lasso di tempo determinato.

Il ventilatore da soffitto risulta essere per te una soluzione low cost da non sottovalutare. Innanzitutto rispetto all’impianto di un condizionatore è più economico, può essere installato da un bravo elettricista ed i suoi consumi sono all’insegna dell’ecosostenibilità. Il criterio di ventilazione si fonda sul movimento di tre grandi pale in legno, la cui rotazione risulta sempre reversibile, cioè può essere regolata tanto in senso orario quanto nel verso antiorario, in modo tale da creare una dinamicità nei flussi di arieggiamento.

Per l’installazione di un ventilatore da soffitto a pale siamo a tua disposizione a {{mpg_comuni}} e Provincia 365 giorni all’anno, festivi compresi.

Installazione cappa

La cappa per la propria cucina, oltre ad essere prevista dalla legge, è indubbiamente un elemento essenziale per la vivibilità della tua casa. Dunque uno dei complementi fondamentali in una cucina, ma spesso viene trascurato.
Il tipo di cappa da prediligere dipende da una serie di fattori: innnanzitutto dal tipo di cucina, se moderna o tradizionale, se a vista o meno, se con gli elettrodomestici esterni o a incasso. In secondo luogo da tener presente è il tipo di ambiente, anche perché a seconda della dimensione di questo andrà scelta una cappa più o meno potente e con determinate peculiarità.

Ai requisiti dell’elettrodomestico si devono poi aggiungere quelle del tubo che conduce all’esterno i vapori aspirati dalla cappa, questo infatti andrà dimensionato in lunghezza e diametro in base alla volumetria del vano e del numero di ricambi d’aria necessari. È auspicabile che questo tubo sbuchi all’esterno dell’alloggio per assicurare la massima aspirazione e ricambio d’aria e dovrebbe avere il minor numero di curve possibile. Le cappe da cucina possono funzionare in due modi: possono essere aspiranti o filtranti.

Le cappe aspiranti emettono all’esterno i vapori e gli odori, aspirano l’aria dall’esterno e rendono possibile quindi un ricambio d’aria idoneo e un’adeguata aerazione nell’ambiente in cui si cucina.

Le cappe filtranti invece depurano l’aria che arriva dalla cucina, tramite appositi filtri, e poi la immettono nuovamente nella stanza più pura. Senza dubbio le migliori sono quelle aspiranti, ma non sempre si ha la possibilità di inserire un tubo che vada all’esterno, sia per motivi strutturali che funzionali che estetici.

Per poter ovviare al problema del tubo antiestetico si possono usare i ribassamenti in cartongesso che, oltre a includere la tubazione e occultarla fino alla sua uscita verso l’esterno, possono abbellire la cucina.  Si possono ad esempio incastonare nel cartongesso dei faretti oppure dei neon. Il tubo ovviamente dovrebbe essere il più rettilineo possibile e avere un diametro intorno ai 15 cm per essere veramente efficace, questo dipende però anche dalla lunghezza del tubo, più è lungo maggiore dovrà essere il diametro.

Per far montare presso la tua abitazione una cappa di qualità a regola d’arte, dunque un elettrodomestico sicuro ed efficiente, rivolgiti con fiducia all’esperienza pluridecennale della nostra ditta.

I rilevatori di fumo e le regole per installarli Nel momento in cui si realizza un impianto di rilevazione incendi si devono programmare una serie di apparecchiature capaci di evidenziare la presenza all’interno di un edificio di elementi come fumo, fiamme e temperature molto elevate. Tali dispositivi elettronici rilevano la presenza del fuoco in base a fenomeni fisici connessi allo sviluppo dell’incendio e vanno quindi collocati seguendo delle regole ben precise, in cui ci sono le indicazioni in base al posizionamento dei sensori e dei dispositivi.
Sono presenti diversi rilevatori, che sono così classificati: – rilevatori di calore e temperatura, molto sensibili all’innalzamento della temperatura nell’ambiente;
– rilevatori di fiamma, sensibili alla radiazione diffusa dalle fiamme di un incendio;
– rivelatori di fumo, sensibili alle particelle dei prodotti della combustione e/o pirolisi sospesi nell’atmosfera, che si addensano creando strati di fumo nell’ambiente.

I rilevatori di fumo si suddividono in base al loro funzionamento. Questi sono in genere puntiformi e la loro collocazione in uno spazio varia in base al modello e del raggio d’azione dei singoli elementi rivelatori.

In modo specifico, la loro posizione deve essere tale che sorgenti di fumo esistenti nell’ambiente da sorvegliare non creino falsi allarmi. A tal proposito, i rivelatori non devono essere installati dove possono essere a contatto con gli aerosol prodotti da alcune lavorazioni di prodotti o da flussi di aria immessi dagli impianti di condizionamento, aerazione, ventilazione. Inoltre, il numero di rilevatori deve essere determinato in modo che non siano superati i valori (A max) dell’area pavimento controllata da ogni rilevatore attivo sulla superficie in pianta e dell’inclinazione del soffitto del locale sorvegliato. La normativa stabilisce regole precise per l’installazione e la manutenzione degli impianti di rilevazione incendi; naturalmente la scelta del rilevatore è essenziale per la tutela di persone e cose, perché pochi secondi di indugio nel dare l’allarme possono essere fatali.

Il fotovoltaico trasparente

I pannelli fotovoltaici trasparenti vengono prodotti mediante materie plastiche o vetrose che permettono di far filtrare i raggi solari attraverso le loro celle. In pratica i pannelli catturano solo i raggi ultravioletti e infrarossi. Nel momento in cui ci si riferisce al fotovoltaico trasparente, si tengono presenti tre differenti tecnologie: • il fotovoltaico trasparente in gel di silicio;
• il fotovoltaico trasparente a base organica;
• il fotovoltaico trasparente a base di grafene.

Il silicio nel pannello fotovoltaico può essere utilizzato tramite l’applicazione di un film sottile sulla lastra di vetro o con l’inserimento in intercapedine sotto forma di gel trasparente. Con la prima soluzione si ha una generazione di energia elettrica fino a 100 watt per metro quadro, con la seconda triplicata.

Il fotovoltaico a base organica trasparente si rivela una soluzione vantaggiosa perché non è molto dispendiosa. I pannelli sono in grado di assorbire i fotoni luminosi e assicurare la trasparenza ma contemporaneamente la produzione di energia elettrica.

La soluzione a base di grafene è ancora in sperimentazione: consiste in un materiale più duro del diamante, trasparente, che potrebbe essere impiegato con uno spessore pari a quello dell’atomo. Tale tecnologia risulta vantaggiosa perché consente di realizzare pannelli trasparenti da rimpiazzare con i vetri delle finestre, con i parapetti dei balconi, le pensiline e quindi inserire l’impianto alla struttura dell’edificio. Quella del fotovoltaico trasparente appare come un’alternativa intelligente, capace di soddisfare chi vuole vivere green, di basso impatto ambientale, senza però tralasciare l’aspetto estetico della propria casa.
Lo svantaggio più evidente del fotovoltaico trasparente è dato dal fatto che i pannelli, se scambiati con i vetri delle finestre, non possono essere inclinati in modo da ottenere il massimo rendimento dall’ irraggiamento, perché queste sono posizionate a 90°, di conseguenza la produzione di energia elettrica è limitata. ad ogni modo potrebbe rappresentare una soluzione perfetta per l futuro, è chiaro che andrebbero perfezionati alcuni nei.

Elettrodomestici ecosostenibili

Saper leggere l’etichetta energetica di un elettrodomestico al momento dell’acquisto, come frigorifero, lavatrice, asciugabiancheria, forno elettrico, cappa, pozzetti,  può assicurare maggiore efficienza e riduzioni delle spese in bolletta. Tale questione interessa da vicino le famiglie, questo è confermato dalle statistiche fatte in base alle indagine di mercato che hanno svelato come, il 90% della popolazione italiana considera fondamentale la eco sostenibilità di un elettrodomestico al momento del suo acquisto, soprattutto perché che da questa scelta scaturisce una concreta riduzione delle spese domestiche e quindi delle bollette.

Il risparmio energetico risulta quindi essere la prima motivazione che muove e orienta la scelta di un elettrodomestico e questo rende il dato prima introdotto ovviamente interessante. Poi gli italiani preferiscono, al momento dell’acquisto, spendere di più pur di avere un elettrodomestico che garantisca un notevole risparmio energetico; inoltre sono palesi le fasce orarie che portano un costo energetico più contenuto in cui, di conseguenza, vengono usati. Vediamo che con lo scopo di agevolare gli acquirenti nella scelta di elettrodomestici ecosostenibile dunque anche vantaggiosi dal punto di vista economico, è entrata in vigore la nuova etichetta per le categorie di frigoriferi e congelatori, lavastoviglie e congelatori. Essa descrive in modo più completo le qualità e le caratteristiche di eco sostenibilità di un dispositivo domestico.

La novità è data dalle 3 nuove classi energetiche (A+, A++, A+++) che vanno ad aggiungersi alla tradizionale scala. Inoltre si unisce il dato imposto sulla rumorosità in decibel, per gli apparecchi per i quali il rumore costituisce un rilevante criterio di classificazione ed il consumo di energia annuo. L’obiettivo della nuova etichetta energetica è quello di aver adattato i propri parametri all’offerta del mercato, sempre in crescita, dando un maggior numero di informazioni a differenza della precedente. Nonostante ciò il piano dell’etichettatura non è ancora del tutto definito ed omologato per le classi di elettrodomestici. Infatti è bene ricordare che per i forni, i piani cottura, le cappe ed i forni a microonde non esiste ancora nessun tipo di etichetta.

L’importanza dello ionizzatore

Lo ionizzatore esplica una funzione fondamentale in quanto è in grado di purificare l’aria, filtrarla dalle sostanza inquinanti, evitando l’insorgere di allergie. Numerosi e impercettibili sono i microscopici elementi a cui ogni giorno, incosapevolmente, siamo esposti: pollini, particelle di fumo, acari, polveri sottili, sostanze tossiche ed inquinanti in genere, sono la causa primaria di allergie e di altri disturbi. Queste sostanze possono provocare inquinamento anche nelle nostre case, la cosiddetta SBS – Sick Building Syndrome, o più semplicemente Sindrome dell’edificio malato, che determina fastidi al sistema nervoso centrale, i sintomi più riscontrati sono: affaticamento ed emicrania, danni al sistema respiratorio come asma, patologie dell’epidermide come dermatiti, arrossamenti, prurito, irritazioni. Per ovviare a tale situazione un valido aiuto può derivare dagli ionizzatori. Tali apparecchi hanno la funzione di depurare l’aria, sono presenti sul mercato a prezzi ragionevoli. Lo ionizzatore in sostanza aspira l’aria dall’ambiente mediante una ventola, poi all’interno del circuito elettronico, degli emettitori metallici, denominati aghi generano ioni negativi che assalgono le particelle inquinanti e le caricano negativamente. Così le particelle vengono attratte dalle superfici vicine e qui si depositano, in modo che che l’aria resti depurata. Ad oggi non risultano dimostrazioni scientificamente provate che l’impiego degli ionizzatori disinquini l’aria; però un inconfutabile prova risiede nel fatto che l’aria è più pura se è più carica di ioni negativi.
Rendendo salubre l’aria stagnante e inquinata, gli ionizzatori, dovrebbero poi procedere sul metabolismo, agevolare cioè la produzione della serotonina – l’ormone del buonumore, fondamentale neurotrasmettitore connesso alle sensazioni di benessere psicofisico. Questo darebbe origine ad un incremento delle capacità psicofisiche ed una diminuzione di alcuni stati di nervosismo, come ansia, stress, emicrania e tutti quei disturbi causati dal soggiorno permanente in ambienti dove non si effettua un riciclo d’aria. È bene inoltre precisare che tali macchinari non presentano alcuna controindicazione medica. Lo ionizzatore può essere collocato su una qualsiasi superficie piana, uno scaffale, una mensola. Per l’installazione fissa dello ionizzatore potete contattare la nostra azienda, tecnici esperti verranno a casa vostra per effettuarne il montaggio.

La parabola

Le antenne paraboliche sono ormai presenti sui tetti di moltissime abitazioni per fruire dei servizi delle pay-tv, di brodcasting stranieri o per godere di una qualità audio-video mediamente superiore a quella del digitale terrestre. L’installazione di una parabola è un’attività che richiede un mix di diverse conoscenze tecnologiche per cui rivolgiti ad un tecnico qualificato. L’elettricista individuerà l’orientamento e l’inclinazione che la parabola deve avere. La parabole sono tabellate in funzione delle coordinate geografiche della propria casa. Il puntamento in Italia è verso Sud e l’orientamento è di circa 40 gradi, in funzione della latitudine di riferimento e del satellite che si vuole puntare. In seguito il tecnico eseguirà il fissaggio del palo nella posizione giusta, la posa in opera della parabola e del convertitore LNB, la posa del cavo coassiale con il quale collegare il decoder e la parabola.

Il tecnico per eseguire l’installazione della parabola si servirà una pinza, di una tronchese, delle forbici, un martello, una livella. La posizione della parabola deve consentire una buona ricezione del segnale satellitare. L’elettricista dovrà verificare con la livella che il palo dove fissare la parabola sia a piombo. A questo punto, dopo un primo orientamento di massima della parabola, è possibile montare l’LNB e allacciare il cavo coassiale. Il cavo coassiale tra parabola e decoder deve seguire un tragitto breve e deve essere fissato con dei collarini per scongiurare lo sventolamento con il vento. Il percorso del cavo coassiale viene realizzato mediante delle canaline, mimetizzato in varchi o spazi disponibili ed eventualmente tinteggiato per ridurre l’impatto estetico. Bisogna evidenziare che il cavo non deve essere mai subire trazioni e/o schiacciamenti e fare in modo che, con il nastro isolante, possiamo proteggere dalle diverse condizioni metereologiche i collegamenti del cavo all’esterno della casa. La parte centrale del cavo è un’anima di rame coperta da un materiale plastico isolante a sua volta ricoperto da un altro strato di conduttore dal colore argenteo. Terminata l’installazione della parabola, il decoder consentirà di valutare la qualità e la quantità del segnale.

Sistemi di ventilazione innovativi a recupero di calore

Con il costante progresso nelle soluzioni offerte dall’industria della climatizzazione per la casa, abbiamo a che fare con nuove e intelligenti invenzioni, utili a favorire il benessere e la salute nel quotidiano soggiorno tra le mura domestiche. Oggi ad esempio, grazie ad un dispositivo inserito nelle finestre in alluminio isolate termicamente, possiamo usufruire di un sistema di ventilazione con recupero di calore. In pratica l’aria viziata stagnante nell’edificio viene assorbita, prima di essere rigettata fuori, da un impianto che ne assorbe il calore. Allo stesso tempo l’aria fredda derivante dall’esterno, resa calda con il calore preassorbito, viene filtrata da eventuali particelle inquinanti come pollini e polveri sottili prima di sprigionarla negli ambienti della tua casa.

Risulta essere una soluzione perfetta specialmente per chi sta eseguendo la ristrutturazione di un immobile, perché il recuperatore non occupa spazio in eccesso ma è parte integrante delle finestre. Inoltre consiste in un elemento quasi impercettibile all’udito, perciò è possibile l’impiego anche nelle camere da letto. Inoltre dato che costituisce un impianto fruibile a finestre chiuse, oltre a farsi garante di un buon isolamento termico, assicura anche un ottimo isolamento acustico e tutela la vostra abitazione da possibili intrusioni da parte di malfattori.

Le peculiarità di tale impianto di ventilazione danno origine a un sistema completo che origina una vera e propria finestra intelligente, capace di rappresentare diversi scenari ambientali, in base alle condizioni climatiche. Si possono dunque stabilire i cicli di ventilazione naturale con temperature gradevoli anche durante la stagione estiva tramite la funzione raffrescamento notturno, attuabile senza sprechi di energia. Ambedue i sistemi possono essere dotati di un funzionamento automatico, sia per la singola stanza che come sistema centralizzato, stabilendo poche impostazioni come temperatura, umidità dell’aria e quantità di CO2. Dunque appare chiaro come si possa riciclare l’aria proveniente dall’esterno, rinnovandola costantemente, osservare i livelli di ossigeno e di inquinamento e conformare la giusta temperatura e umidità dell’aria. Tale impianto è stato ideato appositamente per l’ambito domestico e a tal proposito presenta un design curato minuziosamente, così da potersi armonizzare a qualsiasi tipologia di arredamento.

Per preventivi, sopralluoghi o per ordinare il tuo nuovo impianto di ventilazione a recupero di calore contatta con fiducia la nostra ditta, sempre un passo avanti e all’avanguardia nelle soluzioni legate al benessere e al comfort nelle abitazioni di {{mpg_comuni}} e Provincia.

Camini elettrici

I camini elettrici risultano essere un’ottima alternativa al solito camino, eludendo molti inconvenienti. Grazie al camino elettrico infatti non servirà più la legna, il carbone e la canna fumaria, ma semplicemente una presa elettrica che consente un facile avvio.

Il funzionamento del camino elettrico è molto semplice: mediante l’impiego dell’energia elettrica, avviene l’accensione delle lampadine all’interno che riproducono l’effetto della fiamma. Si ha una ampia scelta per quanto concerne le lampadine che sono presenti in svariate tipologie: da quelle classiche, a quelle aled a risparmio energetico. Il camino elettrico è presente in una duplice tipologia, sia concepito come elemento d’arredo che riproduce solo la fiamma, quindi ha un fine puramente estetico, o con la funzione di riscaldare l’ambiente, quindi anche utile. Le due opzioni possono essere collegate o disgiunte. Il meccanismo è regolamentato da un telecomando, quindi a distanza da comandi semplici o con tecnologia touch screen. I vantaggi si riscontrano da subito nei tempi celeri d’installazione, inoltre dall’esonero dai lavori la manutenzione e all’assenza di fumi.

Molteplici sono i modelli dei camini elettrici che possono soddisfare le esigenze di tutti gli utenti: da quelli che amano il classico, con l’installazione a terra di un camino elettrico incassata ad esempio in una cornice in pietra o dentro delle semplici cornici più moderne e stilizzate. Per l’installazione di camini elettrici a {{mpg_comuni}} e Provincia potete rivolgervi alla nostra azienda, i nostri tecnici altamente qualificati installeranno presso la vostra abitazione il camino elettrico che più fa la caso vostro.

Serramenti esterni automatizzati

La domotica ha il fine di rendere migliore la qualità della vita domestica, tramite lo sviluppo di tecnologie, impianti e sistemi avanzati. Ad esempio l’impiego di serramenti esterni comandati elettronicamente è un modo in cui la domotica coopera per ottimizzare la vita delle persone, in particolar modo per chi ha problemi di mobilità.

I serramenti scorrevoli motorizzati si distinguono per il fatto di non avere collegamenti elettrici tra le ante e la cassa del telaio. Questo è un grande vantaggio per la sicurezza e non causa facili rotture. Lo scorrevole motorizzato offre anche notevoli vantaggi dal punto di vista dell’isolamento termico ed acustico, e presenta un movimento silenzioso. Anche le finestre con meccanismo di apertura anta-ribalta possono essere motorizzate, tramite l’applicazione di un buon meccanismo.

Le aziende del settore evidenziano la possibilità di avere a casa propria le finestre con sensori d’allarme preinstallati, essenziali per chi vuole usare un impianto di sicurezza, in quanto evitano di danneggiare i serramenti durante l’installazione. Inoltre è possibile richiedere un dispositivo per aprire e chiudere le persiane elettricamente. Il serratore è disponibile in diverse versioni e modelli, applicabili a differenti tipologie di porte, finestre e persiane e a diverse esigenze di installazione. E’ stato progettato per muovere persiane e infissi a vetro. L’installazione è prevista nella parte superiore della finestra, quindi trova applicazione in quei casi in cui ci siano ostacoli, come la presenza di inferriate o zanzariere. Il meccanismo è applicabile anche su serramenti esistenti, senza che sia necessario apportare modifiche ad ante e muri. Il serratore è dato da due motoriduttori da 230 volt, presenti dentro un cassonetto in alluminio. Il movimento dell’anta è regolare e silenzioso e la si può bloccare in qualsiasi posizione, inoltre è presunta la movimentazione manuale in caso di emergenza. Il meccanismo di apertura si verifica in modi differenti: separato con un pulsante o sincronizzato con centralina ad uomo presente, oppure si svolge l’apertura sincronizzata a funzionamento automatico. L’ultimo sistema consente l’apertura da un comando centralizzato di tutte le finestre di casa durante lo stesso momento o di un singolo serramento e può essere provvisto anche di un radiocomando a distanza.

Per installare serramenti esterni motorizzati rivolgetevi con fiducia alla nostra ditta con svariati decenni di esperienza alle spalle.

Cabina elettrica

Le cabine di trasformazione permettono di cambiare i parametri elettrici adeguando grandi potenze in gioco e limitandole per l’impiego negli impianti utilizzatori. Una cabina di trasformazione elettrica diventa essenziale quando l’utente richiede all’ente distributore di energia elettrica valori molto elevati di corrente; l’utente in questione può essere un intero condominio, un complesso industriale o un sistema, in generale, con assorbimenti tali da richiedere l’allaccio alla rete in media tensione di distribuzione dell’energia elettrica. Oltre i 70 kW e fino a 200kW l’allaccio può essere effettuato alla rete di distribuzione della bassa tensione o dell’alta tensione, a tal fine, spesso sono decisivi la disponibilità e la distanza dalla rete di distribuzione; oltre i 200 kW l’allaccio ha luogo in media tensione ed in questa situazione serve l’ausilio di una o più cabine di trasformazione. Le principali norme di riferimento per la realizzazione di una cabina di trasformazione sono le Norme CEI 11-18.

Un layout standard di riferimento per una cabina di trasformazione presume tre vani: uno di pertinenza della rete distributrice dell’energia elettrica, il locale di consegna; uno di pertinenza dell’utente, con il trasformatore responsabile della trasformazione della tensione da valori dell’ordine dei 20.000 V a valori di 400 V; infine, un vano intermedio ai due precedenti che prevede la presenza delle apparecchiature di misura; in ognuno dei vani del distributore e dell’utilizzatore devono essere disposte tutte le apparecchiature di manovra, sicurezza e controllo. L’ubicazione della cabina di trasformazione dovrebbe convergere col baricentro dei carichi elettrici da potenziare, questo per assicurare la minima spesa dei cavi di distribuzione dell’energia e di tutto quanto correlato.

Le cabine di trasformazione possono essere costruite sul posto o comprate prefabbricate, in questo caso le norme di riferimento sono le CEI 17-6 e 17-13; in quanto le cabine di trasformazione sono dei veri e propri manufatti edilizi, pertanto per essere montati bisogna attenersi alle leggi e alle norme vigenti per il settore edile del proprio comune.

Controlli periodici ai cancelli elettrici

Eseguire una periodica manutenzione dei cancelli elettrici è fondamentale per garantire l’incolumità degli utenti ed è un dovere del proprietario o dell’amministratore. La manutenzione dei cancelli elettrici non può essere esentata per via dei rischi causati da eventuali malfunzionamenti dei cancelli elettrici. I cancelli con dispositivi di apertura e chiusura elettronica sono diffusi nella maggior parte delle abitazioni private e dei condomini. Tuttavia, questo tipo di impianti necessita di un costante monitoraggio. Infatti la stragrande maggioranza della gente non valuta o non tiene nell’opportuna considerazione l’elevato livello di pericolosità associato a questa tipologia di impianti. A tal proposito è bene evidenziare che non è raro che gli incidenti causati da malfunzionamento di cancelli vedano convolti soprattutto i bambini e sono dovuti essenzialmente a guasti di natura meccanica; il fenomeno riguarda sia gli spazi domestici sia l’ambiente di lavoro; la manutenzione di porte e cancelli automatici in forma preventiva riduce notevolmente la percentuale di guasti e incidenti. La sicurezza dei cancelli è indispensabile, si traduce in un dovere che fa parte delle responsabilità di gestione di un immobile da parte del proprietario o dell’amministratore se in contesto condominiale, persona responsabile in caso di incidente o malfunzionamento. In genere le principali norme e direttive a cui far riferimento sono: – la Norma UNI EN 12341-1, la quale stabilisce i criteri di sicurezza che devono essere rispettati dal costruttore di cancelli durante la progettazione;
– le Norme UNI EN 12453 e UNI EN 12445 che stabiliscono i requisiti di sicurezza e i metodi di prova da rispettare durante l’installazione
– la Direttiva Prodotti da Costruzione (CPD) del 2005, successivamente sostituita dal Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) nel 2013, che obbliga il costruttore di chiusure automatiche ad apporre la marcatura CE sull’impianto.

L’amministratore di condominio deve richiedere che vengano osservate tutte le norme in merito a progettazione e installazione dei cancelli elettrici; inoltre, deve esaminare che tali requisiti vengano mantenuti nel tempo.

A tal proposito, una volta installato, il cancello deve essere accompagnato da un fascicolo contenente: – dichiarazione di conformità dell’impianto
– elenco e conformità della componentistica
– disegno dell’impianto automatizzato
– schema elettrico
– libretto di installazione
– targa con marcatura CE
– registro di istruzioni per la manutenzione ordinaria

L’ultimo documento è fondamentale e gli si deve prestare attenzione in quanto include i provvedimenti a cui far fede affinché i requisiti di sicurezza del cancello perdurino il più a lungo possibile.

Interruttore differenziale – salvavita

Il salvavita, o interruttore differenziale, è un dispositivo di protezione la cui presenza è necessaria nei quadri elettrici di tutte le abitazioni. Per le applicazioni civili il differenziale è generalmente tarato a 30 milliampere, dove un milliampere è un millesimo di Ampere. Generalmente in una comune abitazione dell’ordine di un centinaio di metri quadrati, con una fornitura dell’energia elettrica monofase per una potenza di 3 kW, mediamente è assorbito un valore di corrente di circa una decina di Ampere.

Il differenziale deve essere coordinato con l’impianto di terra dell’edificio, in genere costituito da uno o più puntazze metalliche conficcate nel terreno e collegate da un conduttore che fa capo ad un collettore nel quadretto elettrico. Al collettore nel quadretto fanno capo i collegamenti di tutte le carcasse metalliche presenti in casa, quando per un cattivo funzionamento, o un qualsiasi altro evento, un elettrodomestico ha la propria carcassa metallica che va sotto tensione elettrica, l’impianto permette di scaricare a terra la corrente di dispersione che ne deriva. Analogamente se ci sono dispersioni di altra natura, il differenziale, rilevandole, disabilita l’alimentazione elettrica.

In generale, nel quadro elettrico di casa, era pratica valida fino a poco tempo fa l’installazione del differenziale a monte di tutti gli altri dispositivi automatici a protezione, a loro volta, delle varie linee di forza elettromotrice ed illuminazione. Tale soluzione rappresentava un compromesso tra l’esigenza della sicurezza e l’economia della stessa, a discapito della continuità di servizio e quindi del comfort. Infatti, qualsiasi dispersione sull’impianto di casa, provocando l’intervento del dispositivo a monte di tutti gli altri, comportava la disattivazione dell’energia elettrica in tutta la casa. Tale disagio poteva essere notevolmente ridotto, prevedendo la presenza di più dispositivi differenziali o salvavita su ogni singola linea. In tal modo un problema di dispersione elettrica su una linea comportava la disattivazione elettrica solo di quella specifica linea, garantendo la continuità di servizio nel resto della casa. Naturalmente l’altra faccia della medaglia era costituita da un costo economico maggiore, rispetto alla precedente soluzione.

L’ultimo aggiornamento delle norme di riferimento, variante V3 della CEI 64/8, ha definito in maniera inequivocabile la modalità di utilizzo dei differenziali o salvavita. La suddetta variante ha tenuto conto delle esigenze nei moderni edifici, dal punto di vista delle alimentazioni elettriche, considerando quindi, la presenza di apparecchiature con modalità diverse di funzionamento ed assorbimenti diversi di corrente ed immissioni nell’impianto di diversi tipi di corrente.

Interruttori touch screen all’avanguardia

L’innovazione apportata dalla tecnologia touchscreen alla domotica è decisamente un passo avanti per semplificare l’approccio degli utenti alle varie funzioni che riguardano l’abitazione, andando a sostituire vecchi sistemi a pulsanti. Senza ombra di dubbio la tecnologia touchscreen, diffusasi soprattutto tramite tablet e smartphone, ha portato dei miglioramenti nell’utilizzo della tecnologia, discorso che vale per ogni fascia di età. Lo schermo tattile dà la possibilità di unire uno schermo ad un digitalizzatore, così da poter utilizzare i comandi con facilità sfiorando lo schermo oppure mediante degli appositi dispositivi. Questa tecnologia viene solitamente adoperata per computer, videogames, telefoni cellulari, per non parlare dei molteplici dispositivi pubblici come ad esempio bancomat e pannelli informativi.

Oltre agli apparecchi precedentemente menzionati, la tecnologia touchscreen sta entrando a far parte sempre più in funzioni collegate alla gestione della tua casa, per esempio gli interruttori dell’impianto elettrico. L’interruttore touchscreen può coordinare da un unico punto luce a tre moduli fino a 18 comandi differenti. Dunque da un solo punto della stanza si può monitorare ogni cosa, amministrando non solo l’illuminazione, ma anche alla climatizzazione, la sicurezza della vostra casa.

E’ preferibile ubicarlo ai lati del letto, così da poter comodamente gestire luci, tapparelle, temperatura dell’abitazione e anche lo scenario dell’ambiente. Dunque optando per lo scenario notte, le tapparelle si chiudono, le luci principali si spengono, lasciando accesa solo una tenue luce di cortesia, la temperatura si imposta ad un livello ottimale, si attiva l’impianto antintrusione e si abbassa il livello di tensione delle prese di corrente, escluse quelle connesse agli elettrodomestici di primaria importanza. Il giorno seguente mediante un semplice tocco le tapparelle si aprono e le prese riacquistano tensione. Allettante si presenta questa innovativa tecnologia, comfort e semplicità nelle operazioni rendono tale sistema perfetto, soprattutto per coloro che presentano ridotte capacità motorie. Per l’installazione di sistemi domotici o semplicemente relativi ai pulsanti di controllo dell’illuminazione touchscreen potete rivolgervi alla nostra azienda.

Perché scegliere il fotovoltaico trasparente?

I pannelli fotovoltaici trasparenti vengono prodotti mediante materie plastiche o vetrose, che permettono di far filtrare i raggi solari tramite le loro celle. Il fotovoltaico trasparente è classificato in tre tipologie: il fotovoltaico trasparente in gel di silicio, il fotovoltaico trasparente a base organica, il fotovoltaico trasparente a base di grafene. Il silicio amorfo nel pannello fotovoltaico può essere impiegato con l’uso di un film sottile sulla lastra di vetro o mediante l’inserimento in intercapedine sotto forma di gel trasparente.

Il fotovoltaico trasparente a base organica è una soluzione notevole in quanto poco onerosa. I pannelli sono realizzati a temperature non particolarmente elevate; sono capaci di assorbire i fotoni luminosi e garantire pertanto la trasparenza ma al tempo stesso di produrre energia elettrica. La soluzione a base di grafene è ancora allo stato di studio: è un materiale più resistente del diamante, trasparente, che potrebbe essere impiegato tramite uno spessore pari a quello dell’atomo. Questa tecnologia si rivela valida dal momento che consente di realizzare pannelli trasparenti da sostituire a vetri delle finestre, parapetti dei balconi, pensiline e quindi di integrare in maniera molto semplice l’impianto alla struttura dell’edificio. Essi non hanno bisogno di uno spazio appropriato ma possono semplicemente sostituire degli altri elementi architettonici.

Una delle applicazioni più bramate di questa tecnologia consiste nella realizzazione delle cosiddette finestre fotovoltaiche. Una soluzione capace di soddisfare chi è cerca un modo di abitare green, di basso impatto ambientale, senza però trascurare il lato estetico della propria casa. L’aspetto negativo è rappresentato dal fatto che i pannelli, se sostituiti ai vetri delle finestre, non possono essere inclinati in modo da sfruttare il miglior irraggiamento possibile perché queste sono posizionate generalmente a 90°, di conseguenza la produzione di energia elettrica risulta ridotta. Il tasso di conversione dell’energia solare in energia elettrica per tale tipo di applicazione è notevole. L’obiettivo è quello di portare tale parametro almeno al 5%. Per l’installazione dei pannelli fotovoltaici di ogni tipo presso la tua abitazione, rivolgiti solo a personale qualificato: noi di elettricista-{{mpg_comuni}}.com siamo a vostra completa disposizione per info, sopralluoghi o preventivi.

Nuova norma CEI 64-8 variante 3: la classificazione degli impianti

La nuova variante alla norma CEI 64-8 determina le regole riguardanti gli impianti elettrici da installare nelle abitazioni, è necessario attenersi alle norme vigenti sia che si tratti di un impianto elettrico ex novo sia che si tratti di semplici riparazioni al precedente impianto elettrico. Essenzialmente le novità consistono nelle: dotazioni minime di un impianto interno di un’abitazione e altre norme riguardo gli interruttori differenziali.

Principalmente la variante 3 fa riferimento a standard differenti con 3 livelli diversi di impianto elettrico, si presentano così suddivisi:

– Il Livello I indica la struttura minima che dovrà avere un impianto elettrico affinché possa risultare a norma, infatti presume un numero imprescindibile di punti-prese e punti-luce per le varie stanze e un numero minimo di circuiti in relazione all’area calpestabile dell’appartamento. L’installazione di tale impianto è richiesta da quella percentuale di utenti che necessita di una funzione essenziale dell’energia elettrica, senza però rinunciare alla salvaguardia dei rischi dei comuni incidenti domestici, causati dal deterioramento dell’impianto elettrico.– Il Livello II essendo superiore prevede un aumento delle prestazioni dell’impianto elettrico quindi un aumento della dotazione e dei componenti, nonché ulteriori impianti aggiuntivi (ad. esempio il controllo carichi); dunque tale impianto oltre ad aumentare i numeri di punti prese, punti luce e interruttori differenziali, consente all’utente un’amministrazione oculata dei consumi e una tutela maggiore della propria casa;
il sistema di controllo carichi, è stato ideato per contrastare la dispersione energetica e usufruire in modo corretto dell’energia elettrica. Tra le dotazioni incluse in un impianto tipo sono previsti videocitofoni e sistemi anti-intrusione, per custodire il vostro appartamento. La notevole potenza dell’impianto elettrico è constatata concretamente dagli utenti, che riscontrano come sia modellata secondo le loro esigenze e la conformazione dell’appartamento;

– Il Livello III è realizzato da una dotazione impiantistica imponente e tecnologicamente all’avanguardia (impianto domotico). Tale tipologia di impianto risponde alle richieste di un utente molto esigente che desidera per la propria abitazione estrema efficienza e confortevolezza, dove la tecnologia è impiegata a 360° per rendere eccelsa la quotidianità entro le mura domestiche. Principalmente le funzioni domotiche racchiuse nell’impianto sono: anti-intrusione, controllo carichi, gestione comando luci, gestione temperatura, controllo remoto, sistema diffusione sonora, rilevazione incendio, sistema antiallagamento e/o rilevazione gas.

Illuminare gli esterni

L’atmosfera in un qualunque ambiente è data spesso dal tipo di illuminazione installata. Saper armonizzare in un contesto o in un ambiente specifico la luce che più valorizza la location è talvolta un’arte. La fantasia è la qualità più appropriata per trasformare il vostro giardino o uno spazio all’aperto in un piccola oasi.

L’illuminazione degli spazi esterni infatti ha la capacità di soddisfare in modo eccelso molteplici esigenze, infatti oltre ad essere altamente pratica a livello funzionale è anche in grado di rendere gradevoli ed esteticamente magici gli spazi verdi o all’aperto della vostra abitazione. È consigliabile ad esempio per illuminare il vostro giardino prediligerne alcuni punti: un albero o una statua. Se optate per l’illuminazione di un arbusto vi sono molti diversivi, come illuminare i suoi rami dal basso, creando un’atmosfera magica, possedendo un tronco molto alto, è meglio illuminarlo con una piantana infissa nel terreno a vapori di mercurio, così propagherà una luce fredda bianca tra i rami.

Nelle diverse stagioni dell’anno certamente irradierete il giardino in modo differenti, a seconda anche delle fioriture, etc. se desiderate agevolare l’illuminazione dal basso utilizzate i faretti, fate montare da un tecnico un tubo flessibile nel quale andranno i cavi. Tali cavi si presteranno in seguito ad essere reinterrati in un’altra posizione quando si presenterà l’esigenza di apportare delle modifiche alle luci. Gli impianti impiegati devono essere specifici per uso sommerso o da esterno.

Da non trascurare, per apportare un valore aggiunto all’estetica del vostro giardino, è la possibilità di modulare la luce nella sua forma e nel suo colore, oltre che nella potenza, considerando anche la complessità apportata dall’ombreggiatura mutevole nel corso di una giornata e dall’avvicendarsi delle stagioni, ciascuna con una peculiare cromaticità. Si presenta differente un cespuglio di piccole dimensioni da un albero ad alto fusto, e di riflesso diversi devono essere gli impianti di illuminazione, proprio per esaltarne le singole caratteristiche: altezza, consistenza della chioma, rapporto geometrico tra le parti, forma e colore delle foglie e dei rami. Ciascuna illuminazione funziona autonomamente pertanto si può installare dove desideriamo, può essere inserita in un dato posto o combinata con altre. Abbinandole si può creare una serie infinita di effetti, anche alquanto impegnativi.

Ma le illuminazioni, oltre che per spazi all’aperto standard, possono essere adibite anche in circostanze alquanto sfarzose, per eventi mondani di un certo calibro. Durante le quali, solitamente, le illuminazioni spettacolari presentano il fine di stupire gli ospiti creando atmosfere e scenografie mozzafiato. A tal proposito per qualunque tipologia di illuminazione voi abbiate necessità potete contattare la nostra azienda. E’ necessaria inoltre una periodica manutenzione di tali impianti di illuminazione esterni, anche per quest’ultima la nostra azienda sarà ben felice di soddisfare le vostre esigenze in qualunque momento, vi garantiamo efficienza e qualità nei servizi di installazione, vendita e manutenzione.

Stop ai black-out

Il soccorritore elettronico assicura il funzionamento delle luci, del computer e di qualsiasi altra utenza, anticipando possibili interruzioni o malfunzionamenti causati da black out. L’evoluzione della tecnologia ha portato ad usare anche nell’ambiente domestico una serie di apparecchiature elettroniche, importanti nella quotidianità.

Il black out, nel momento in cui ha luogo, può comportare danni al funzionamento di tutte le apparecchiature tecnologiche dell’abitazione. Facendo un ipotesi, potrebbe provocare la perdita di tutti i dati del tuo computer e nuocere al sistema operativo, determinare il deterioramento degli alimenti presenti nel frigorifero, ostacolarti nella chiusura e apertura delle tapparelle elettriche.

Grazie all’installazione del soccorritore elettronico, si può assicurare il funzionamento delle luci, del frigorifero, del computer, delle tapparelle elettriche e di qualsiasi altra utenza, impedendo eventuali interruzioni o malfunzionamenti originati dall’assenza di energia elettrica.

Sempre più abitazioni si servono di un impianto di domotica che comprende, in un unico sistema di controllo, l’illuminazione, l’intrattenimento, la sicurezza, le aperture di porte e finestre, il riscaldamento, l’impianto d’aria condizionata e, in generale, qualsiasi aspetto della vita quotidiana in cui è coinvolta l’elettricità. Puoi in questo modo gestire tutte le utenze anche in caso di black out e decidere, in base all’autonomia residua, le priorità di utilizzo delle vostre apparecchiature elettriche ed elettroniche. Ad esempio, potete decidere di mantenere accese tutte le luci della casa e i computer, piuttosto che il condizionatore o l’antifurto. Tutte le funzioni possono quindi essere gestite semplicemente tramite un telecomando o in remoto tramite smartphone.

L’installazione del soccorritore elettronico garantisce che i sistemi di sicurezza proseguano ad essere attivi e che tutti i confort seguitino a compiere il loro servizio senza alcuna interruzione. Infatti, non solo è garantita la continuità del vostro sistema di illuminazione standard, ma anche quella di tutte le altre apparecchiature elettriche ed elettroniche del tuo appartamento quali televisori, computer, cancelli automatici, caldaie e quant’altro, prevenendo i danni e i disagi provocati da possibili black out.

Antenne digitale terrestre e parabole satellitari

L’arrivo del digitale terrestre da qualche anno, indipendentemente dall’area geografica in cui vivete, di frequente causa problemi nella sintonizzazione dei canali prescelti. In tal caso è preferibile rivolgersi ad un antennista esperto affinché il problema venga risolto in maniera radicale, senza dover ricorrere infatti alla continua sintonizzazione manuale.

Per installare o riparare impianti di antenne TV adatte al segnale digitale terrestre, o se preferite il posizionamento di parabole satellitari, sia per impianti singoli che condominiali che risultano spesso centralizzati, affidatevi ad un tecnico specializzato nel settore. La nostra azienda presenta una grande esperienza nel settore, e un team di elettricisti qualificati di certificata professionalità, mette a vostra disposizione prestazioni eccelse.

Non di secondaria importanza è il fattore che vede interessati i componenti usati, sempre e solo di ottima qualità, idonei sia per nuovi impianti sia per revisioni, oltretutto ripariamo impianti esistenti nel rispetto del recente Decreto Ministeriale del 22 gennaio 2013 e della nuova norma CEI 100-7.

Se devono essere installati nuovi impianti usiamo criteri tecnici essenziali per localizzare solo le frequenze conferite al servizio di radio diffusione digitale terrestre e satellitare ed eludendo eventuali interferenze dei nuovi servizi LTE. Invece in riferimento agli impianti già esistenti uniformiamo gli impianti collegando o sostituendo antenne, centrali o filtri realizzati esclusivamente per la rimozione delle interferenze LTE, sia in impianti di antenna indipendenti che in impianti centralizzati di condomini e strutture aperte al pubblico, come ad esempio alberghi, ristoranti, strutture turistiche ecc.

I nostri antennisti impiegano strutture a banda larga per impianti singoli e centrali programmabili o a filtri diretti per permettere la visione dei canali principali negli edifici. Mediante misuratori di campo all’avanguardia e software speciali, in seguito ad una stima del segnale ricevuto, viene tratteggiato il progetto con il calcolo della potenza del segnale recepito in base ai criteri deliberati dalla normativa; per concludere per adoperare al meglio la tecnologica dei dispositivi televisivi ibridi (smart tv, dotate di porta Ethernet o Wireless integrato per l’accesso ad internet), così come di decoder o apparecchi surround, sono necessari due sistemi di distribuzione: il collegamento dei cavi predisposti per la connessione ad internet ed alla rete locale. Al momento del montaggio o durante l’adeguamento dell’impianto d’antenna è necessario ponderare l’esecuzione di un impianto di cablaggio strutturato che serva ogni punto dove è presente una presa TV, soprattutto se vuoi sfruttare adeguatamente linee in fibra ottica.

Nuova normativa CEI 64-8 v3

La nuova variante 3 alla norma CEI 64-8 stabilisce le regole circa gli impianti elettrici da installare nelle abitazioni. Innanzitutto ci si deve adeguare alle norme vigenti,sia che si tratti di un impianto elettrico ex novo,sia che si tratti di semplici riparazioni al vecchio impianto elettrico. Le novità sono rappresentate dalle dotazioni minime di un impianto interno di un’abitazione e altre norme in riferimento agli interruttori differenziali. La variante 3 si riferisce a standard differenti con 3 livelli diversi di impianto elettrico, sono così classificati:

– Il Livello I determina la struttura minima che dovrà possedere un impianto elettrico in modo che possa risultare a norma, infatti prevede un numero standard di punti-prese e punti-luce per le varie stanze e un numero minimo di circuiti in base all’area calpestabile dell’abitazione. L’installazione di tale impianto è voluta da quella parte di utenti che hanno bisogno di una funzione essenziale dell’energia elettrica, senza però rinunciare alla salvaguardia dei rischi dei comuni incidenti domestici, causati dal deterioramento dell’impianto elettrico. – Il Livello II essendo superiore presume un incremento delle prestazioni dell’impianto elettrico quindi un aumento della dotazione e dei componenti, nonché ulteriori impianti aggiuntivi (ad. esempio il controllo carichi); dunque tale impianto oltre ad aumentare i numeri di punti prese, punti luce e interruttori differenziali, consente all’utente un’amministrazione responsabile dei consumi e una salvaguardia della propria casa;
il sistema di controllo carichi, è stato pensato per evitare la dispersione energetica e beneficiare correttamente dell’energia elettrica. Tra le dotazioni presenti in un impianto tipo, sono previsti videocitofoni e sistemi anti-intrusione, per controllare la tua proprietà. La rilevante potenza dell’impianto elettrico è constatata dagli utenti, che riscontrano come sia ideata in base ai loro bisogni e alla conformazione dell’appartamento.

– Il Livello III è riferito ad una dotazione di impianto elettrico domotico quindi di ultima generazione per una migliore efficienza, sicurezza e il controllo di diverse componenti dell’impianto stesso.

Tapparelle automatizzate

Le tapparelle automatizzate consistono in una grande comodità rispetto alle tapparelle meccaniche, in quanto eludono l’utente da qualsiasi tipo di strapazzo fisico. Le tapparelle elettriche sono un valido sistema per poter fruire delle tapparelle con il minimo sforzo, infatti mediante l’automazione persino le persone più fragili, come anziani e persone diversamente abili, potranno azionare le tapparelle.

Evidenziamo come le tapparelle automatizzate funzionino in base ad un meccanismo elementare. Esse possono essere acquistate già comprensive di motore o volendo si possono automatizzare le tapparelle già esistenti in casa. L’automazione è generata dal motore tubolare, di tipo assiale e dalla forma a tubo che consente di collocarlo in modo adeguato nel rullo su cui è avvolta la tapparella. Il movimento prodotto dal motore è di tipo bidirezionale, cioè consente alla tapparella di muoversi in ambedue i sensi, a seconda se la tapparella si debba chiudere o aprire.

Se si dovesse optare per automatizzare le tapparelle già esistenti in casa, è opportuno preferire un buon motore da far montare al tecnico. In particolar modo le dimensioni ed il peso del motore verranno individuati facendo riferimento alle caratteristiche delle tapparelle. Inoltre l’alimentazione per un corretto funzionamento del motore deve essere di 230 V. Tutte le tipologie di motori sul mercato del settore sono dotati di sistemi di sicurezza affidabili in grado di arrestare il movimento della tapparella in caso di surriscaldamento o di sforzo eccessivo del sistema. Inoltre tutte la tapparelle elettriche, sono predisposte così funzionare persino senza energia elettrica.

Essenziale risulta essere il sistema di comando usato per la verifica delle tapparelle elettriche. Le modalità fruibili corrispondono a due opzioni:

– la prima è l’azionamento tramite pulsanti, che entra in funzione nel momento in cui il motore della tapparella venga collegato direttamente all’impianto elettrico: consiste in un sistema via filo, cablato, in cui il motore è connesso alla centrale di comando tramite i fili elettrici.

– la seconda opzione prevede l’uso di un telecomando con il quale la tapparella viene azionata anche attraverso le pareti, e viene adoperato nel caso in cui il motore non venga collegato all’impianto generale. È certamente una soluzione che assicura un sistema confortevole in quanto, non sussistendo il collegamento ai fili elettrici, l’azionamento delle tapparelle avviene via onde radio e non sono indispensabili complessi lavori di cablaggio. Allo stesso tempo, però, questo sistema richiede un’adeguata manutenzione dell’intero apparecchio.

Per installare le tue nuove tapparelle automatizzate o per automatizzare i tuoi vecchi avvolibili puoi avere l’intervento di un nostro tecnico specializzato per una sicura installazione, solo elettricisti esperti che sapranno intervenire con il massimo della professionalità.

Rilevazione incendi

La serenità è un fattore imprescindibile per vivere bene nella propria dimensione casalinga, quindi a tal proposito una componente essenziale, di cui non potete fare a meno è senz’altro il rilevatore d’incedi. Questo sistema d’allarme risulta essere un’ancora di salvezza, sia che si tratti della tua abitazione, sia che si tratti della tua attività commerciale, essendo un esercizio aperto al pubblico.

Un sistema di rilevazione incendi ricopre un mansione non indifferente,dal momento che può tutelare persone e cose e spesso evitare l’attivazione dei sistemi di spegnimento. Un sistema di rilevazione incendi, può essere munito di un sistema di contrasto dell’incendio o di spegnimento, ma prima di tutto è necessario che segnali l’allarme incendio. L’efficacia di segnalazione di allarme deve essere testata sull’ambiente dove è installato il sistema di rilevazione incendi, in quanto la segnalazione, ottica e/o acustica, potrebbe essere occultata da altri segnali acustici e/o rumori e segnali luminosi. Generalmente la predilezione circa le segnalazioni ottiche ed acustiche del sistema di rilevazione incendi sono suggerite da una serie di prove, eseguite negli stessi ambienti da proteggere, mediante le quali si testa l’efficacia delle medesime segnalazioni di allarme nei veridici casi di pericolo di incendio.

Ad esempio una segnalazioni di pericolo dei rilevatori incendi, può essere quella delle segnalazioni fatte negli ambienti gremiti, per cui vengono emessi due livelli di segnalazione: un primo livello di segnalazione, originato dal sistema di rilevazione e ricevuto solo da personale tecnico addestrato; un secondo livello di segnalazione di allarme rivolto a tutte le persone, che sono nell’ambiente a rischio di incendio. Tale dispositivo che è costituito dai due livelli di comunicazione è stato così concepito per una ragione ben precisa: eludere comportamenti generati dal panico che coinvolgerebbe inevitabilmente la massa senza un reale motivo se dovesse risultare un falso allarme; il secondo livello di segnalazione di allarme viene, infatti, attivato, solo dopo che il personale tecnico specifico ha verificato la validità del primo livello di segnalazione di allarme da parte del sistema di rilevazione incendi.

Soluzione contro il black-out

Con l’evolversi della tecnologia che va a prendere sempre più spazio nella nostra vita di tutti i giorni, ci rendiamo conto di quanto siamo continuamente legati all’uso dell’energia elettrica, necessaria per alimentare macchinari o dispositivi che hanno una necessità continua di corrente per funzionare.

Quando si verifica un black-out, possono verificarsi disagi e, a seconda dell’apparecchiatura, possono esserci pure danni gravi, come nel caso delle apparecchiature mediche come i respiratori automatici, che necessitano continuamente di elettricità per poter funzionare correttamente.

Per ovviare al problema dei black-out, sono stati progettati dei dispositivi detti soccorritori automatici d’emergenza, in grado di supportare gli apparecchi elettrici durante le interruzioni di servizio per farne continuare il corretto funzionamento.

Grazie a questo apparecchio è possibile evitare tutti i disagi e i fastidi dati dall’interruzione della fornitura elettrica, permettendoci di non perdere i dati non salvati sul computer di lavoro ad esempio, e garantendo quindi il funzionamento di tutti gli apparecchi elettrici ai quali è collegato.

Questo soccorritore d’emergenza non ha bisogno di linee elettriche aggiuntive, perchè è completamente integrabile in impianti elettrici preesistenti, e i diversi modelli disponibili in commercio hanno diverse durate di autonomia, che varia da un minimo di 1 ore fino a oltre 4 ore di supporto elettrico, grazie a speciali batterie che accumulano energia dalla normale rete elettrica, ricaricandosi autonomamente fino al momento di bisogno.

Riuscire a garantire una buona continuità del servizio permette di prevenire gran parte dei danni e dei disagi causati dal black-out, inoltre grazie anche agli strumenti diagnostici di cui sono dotati questi soccorritori automatici d’emergenza, ci permettenono di monitorare lo stato degli apparecchi collegati e la gestione dei carichi, permettendo di distribuire l’energia li dove è più necessaria.

Impianto domotico domestico

Grazie ai progressi della tecnologia, oggi l’impianto elettrico domotico risulta più vantaggioso e completamente adattabile rispetto ad un impianto classico, infatti consente per esempio di poter riprogrammare il compito di ogni pulsante della casa semplicemente grazie ad un pc, e le soluzioni che si vengono quindi a creare per adattarlo ad ogni ambiente sono molteplici.

Le variabili che influiscono sul costo finale, dalla scelta personale delle funzioni in base alle dimensioni, alla distribuzione degli spazi dell’abitazione e ai costi d’installazione, potrebbero variare di molto anche per impianti simili.

Il prezzo standard di un impianto domotico di base non è però molto più costoso rispetto ad un impianto elettrico tradizionale, e la possibilità di integrare successivamente all’installazione dell’impianto base in se, ogni genere di modulo aggiuntivo che può servirci, ci consente di avere costi più dilazionati nel tempo.

Infatti realizzato un impianto domotico di base, si può in seguito decidere di aggiungere moduli e funzioni a proprio piacimento anche nel corso del tempo: dal comandare le tapparelle, le tende o dal gestire l’impianto di riscaldamento o di irrigaazione, l’attivazione degli automatismi può avvenire sia a livello singolo, che all’interno di scenari programmati per aumentare il comfort abitativo durante gli orari e le situazioni progettate, grazie anche ad esempio ai nuovi kit di videocitofonia, degli impianti antifurto senza fili, ma anche grazie a nuovi pannelli domotici di controllo tattili touch-screen, per la visualizzazione di tutte le funzioni della casa attraverso planimetrie e fotografie dell’appartamento.

Quando tutte queste possibilità nel campo dell’illuminazione e dell’automazione sono rese possibili, il comfort abitativo e il risparmio energetico possono migliorare significativamente, aumentando la qualità della vita nel rispetto dell’ambiente.

Soluzioni antifurto per la casa

Diversi studi hanno dimostrato come la presenza di un impianto antifurto in casa possa svolgere un effetto deterrente contro l’azione di malintenzionati e ladri, e per evitare di subire eventi sgraditi, decidere di avviare una serie di lavori per installare un antifurto per la casa conviene sempre per più ragioni, riuscendo a combinare l’affidabilità dei modelli più recenti e innovativi con le necessità progettuali ed abitative.

Per poter avere a disposizione il miglior antifurto per casa però, non sempre basta la volontà di procedere all’installazione, infatti è possibile trovare sul mercato diversi sistemi di allarme, ognuno in grado di garantire l’inviolabilità della casa in maniera però differente, e per questo è sempre bene farsi accompagnare nella scelta da un tecnico esperto che valuti bene i pro e i contro di un determinato modello.

Sicuramente un sistema facile da usare e da controllare a distanza, anche attraverso il tuo smartphone, è ormai preferibile a soluzioni ormai datate. La nostra ditta può procedere a consigliarti tutte le migliori soluzioni del genere per la tua abitazione, come ad esempio un pannello di controllo touchscreen dal sicuro impatto estetico e dalla funzionalità semplice, intuitiva ed immediata.

Le verifiche e la progettazione sono infatti attività più che necessarie per rendersi conto di quali siano i punti più sensibili della propria abitazione e quanti sono, per capire il numero di rilevatori e sensori necessari affinchè la casa sia a prova di ladro, in quanto sono le parti più importanti dell’impianto, in quanto sono quelle che segnalano la presenza di eventuali malintenzionati alla centralina.

Per ogni esigenza progettuale ed abitativa, e per ogni intervento di aggiornamento o di ripristino dei diversi rilevatori e dispositivi, affidati ad esperti del settore qualificati che possano intervenire al meglio per lavori personalizzati di sicuro effetto ed in grado realmente di incrementare la sicurezza e la protezione della casa.

Certificato di conformità per l’impianto elettrico

Le uniche imprese abilitate all’installazione e alla manutenzione di questi impianti sono quelle iscritte nel registro delle imprese o nell’albo delle imprese artigiane purchè il titolare o il rappresentante sia in possesso dei requisiti professionali stabiliti per legge, che prevedono un titolo di studio adeguato o la giusta formazione professionale, variabile a seconda della tipologia di lavoro disposto.

Non tutte le imprese possono rilasciare il certificato di conformità degli impianti, questo perchè per legge si prevede che rispetto all’installazione di un impianto e la sua manutenzione debba intervenire sempre un’impresa specificamente abilitata ad operazioni di questo tipo, e questa norma fa riferimento a tutta una serie di impianti che vanno dai classici impianti di produzione e trasformazione dell’energia elettrica, fino a quelli antincendio e perfino gli impianti radiotelevisivi.

Una volta terminati gli interventi commissionati, l’impresa è tenuta a rilasciare un certificato di conformità che dichiari come i lavori siano stati eseguiti secondo le norme vigenti e alle regole comunitarie, ma cosa accade se la certificazione di conformità non viene rilasciata o non è più reperibile, in questo caso è possibile sostituirla con una dichiarazione di rispondenza redatta da un tecnico abilitato il quale, dopo un sopralluogo, attesterà la rispondenza degli impianti alle norme vigenti.

Spesso però accade che i committenti abbiano problemi ad ottenere il rilascio del certificato, e, per non ingappare in questa casistica, è sempre bene verificare in prima persona chel’impresa scelta per effettuare i lavori abbia i giusti requisiti, chiedendo quindi una copia del certificato d’iscrizione al registro delle imprese.

In più, le regole stabiliscono che devono inoltre essere considerati nulli i contratti stipulati con imprese che non sono in possesso dei requisiti necessari, restando salvo in ogni caso il diritto al risarcimento in caso di danni, ovvero, se un’impresa realizza un impianto non avendo i requisiti, il contratto è nullo e l’impresa non ha diritto al compenso, ma allo stesso tempo il committente mantiene il diritto ad essere risarcito di danni eventualmente subiti.

Differenziali per il riarmo automatico del pannello elettrico

Per proteggere le linee elettriche del proprio impianto da guasti improvvisi degli elettrodomestici o da altri sbalzi della corrente, sono previste delle precauzioni attraverso l’uso di dispositivi automatici comunemente noti come salvavita, che intervengono quando si va a creare un possibile pericolo sulle linee elettriche andando a staccare l’elettricità. Le regole sulle protezioni descritte dalle norme attualmente in vigore stabiliscono quali soluzioni è possibile adottare per superare disagi e disservizi nelle abitazioni, qualora l’impianto presentasse problemi di scatto dell’interruttore con conseguente distacco della corrente.
Tra le diverse opzioni fra cui è possibile scegliere, esistono dei modelli di differenziali salvavita dotati di una particolare tecnologia, chiamata “sistema di riarmo automatico”, in grado di ripristinare l’alimentazione elettrica senza l’intervento manuale di una persona presente in casa.

Inoltre, gli interruttori a riarmo automatico permettono di limitare i possibili disagi legati al dover riattivare manualmente la corrente, come ad esempio quando porte e cancelli automatizzati rimangono senza elettricità o quando falsi allarmi o malfunzionamenti di impianti antifurto creano disturbi e disagi.

Questo fa si che il dispositivo assuma una notevole utilità in quei casi nei quali non è sempre possibile effettuare un riarmo manuale dell’interruttore, a causa dell’assenza di persone in casa, magari durante le vacanze estive o invernali, creando possibili disagi e problemi a quelle apparecchiature ed elettrodomestici che necessitano di alimentazione continua, come ad esempio frigoriferi e congelatori.

Infine, grazie alla possibilità di rilevare la presenza di guasti per possibili corto circuiti o cattivi isolamenti, i differenziali a riarmo forniscono nuovamente alimentazione elettrica solo quando non rileva più in atto la causa che ha prodotto l’intervento del dispositivo di protezione.

Problemi di corto circuito

Il corto circuito è senz’altro l’incidente domestico più pericoloso, vista la probabilità di venire fulminati o che la casa stessa possa andare a fuoco, se non vengono presi a tempo debito accorgimenti mirati per prevenire i danni più gravi e maggiori, innanzitutto dotando il proprio impianto elettrico delle dotazioni di sicurezza standard per essere considerati a norma, che sono la messa a terra ed il salvavita, per evitare i problemi più gravi.

E’ molto importante, a seguito di un corto circuito, verificare da dove sia partito e quale sia l’elettrodomestico o la presa che ha creato il problema, quindi bisogna individuare quale circuito ha presentato il problema e per quale motivazione, verifica che solo un tecnico può eseguire completamente senza alcun rischio e con le necessarie conoscenze.

Per accertarsi del guasto, bisogna controllare con attenzione tutti gli elettrodomestici attaccati alla corrente, i punti-luce fissi e le prese, e per ricercare senza rischi per l’incolumità di chi non è un esperto del settore, è sempre bene richiedere l’intervento di un bravo elettricista che possa condurre la ricerca del guasto per voi.

Si nota allora come sia indispensabile far controllare nel lungo periodo tutto l’impianto elettrico, facendo tutti gli interventi di manutenzione necessari per rintracciare e sostituire cavi deteriorati o con filamenti scoperti.

Isolamento delle cassette di derivazione e giunzioni elettriche

Per i motivi legati alla sicurezza degli utenti, è bene ricordare che sia le giunzioni che le cassette devono avere un livello di isolamento dettato dalle norme in vigore così come tutti gli altri componenti dell’impianto, a seconda della loro funzione svolta, e la protezione deve essere in caso assicurata sia per i contatti contro i corpi solidi, sia per la penetrazione dei liquidi.

Infatti, alcuni punti di un impianto elettrico sono più sensibili di altre alla perdita di isolamento, ed in questa categoria di zone più delicate ritroviamo le diverse aree in cui sono state poste le giunzioni di fili e cavi, in agglomerati come le muffole o in cassette di derivazioni, e anche in quei punti in cui si è voluto modificare il proprio impianto in maniera non consona.

Queste zone risultano maggiormente pericolose per gli utenti quando non vengono realizzate correttamente, in quanto non solo possono compromettere il funzionamento dell’impianto facendo si che si verifichino interruzioni del servizio, ma anche in quanto questi punti sono molto suscettibili agli agenti atmosferici e alla polvere, e spesso queste zone sono poste in luoghi soggetti ad entrambe le cose.

Quando ci si ritrova con elementi simili, magari posti all’esterno dell’abitazione, è possibile ricorrere a speciali prodotti come delle resine che una volta indurite assicurano una protezione sicura, resine che però negli ultimi tempi viene sempre più sostituita da prodotti in gel in cui immergere giunzioni e cavi, per ripristinare un alto grado di isolamento in minor tempo.

Illuminazione da esterni fotovoltaiche

Grazie ai progressi tecnologici ottenuti negli ultimi tempi, i pannelli fotovoltaici oggigiorno garantiscono delle ottime performance con un prezzo di costo ridotto, e sono inoltre più facilmente inseribili negli edifici e nelle strutture da esterni.

Per quanto riguarda invece l’illuminazione degli ambienti esterni come i giardini, ci sono ancora dei punti chiave che non permettono una massima efficienza delle tecnologie fotovoltaiche in tutte le occasioni, e per questo è necessario ancora prendere alcune accortezze, per poter far rendere questa tecnologia anche in questi luoghi.

A seconda della tipologia di ambiente esterno infatti, potrebbe essere necessario propendere per un determinato modello o per uno specifico prodotto, questo perchè la soluzione scelta deve riuscire a inserirsi nei punti più soleggiati e fuori da possibili coni d’ombra creati da edifici o alberi, tutto questo per permettere a questi apparecchi un’autonomia sufficiente.

Fra le soluzioni più innovative troviamo certamente i faretti da incasso a LED con pannelli fotovoltaici integrati, che sono realizzati appositamente per illuminare ambienti esterni, e permettono la creazione di sentieri luminosi con costi contenuti e i cui costi di installazione non sono per nulla alti, questo perchè ogni faretto è un apparecchio autosufficiente che non necessita di essere collegato a nessun tipo di alimentatore.

Inoltre il loro bisogno di manutenzione è basso, perchè le tecnologie di cui sono composti, come quella dei LED, rendono i malfunzionamenti avvenimenti rari, ed inoltre sono molto flessibili in quanto sono facilmente spostabili in caso di risistemazione.

Quando non è possibile, per un qualsiasi motivo, l’utilizzo dei faretti da incasso, è possibile in alternativa utilizzare quelli che vengono chiamati lampioni fotovoltaici, dotati di illuminazione sempre a LED,con pannelli fotovoltaici integrati per installazioni ad isola, ed in più dotate di batterie al litio per conservare l’energia prodotta, senza perderla.

Trasparenza fotovoltaico

Grazie allo sviluppo di soluzioni che impiegano materiali sempre più innovativi, è possibile scegliere dei nuovi modelli di pannello per superare limiti e vincoli imposti nell’area dove si vive grazie al loro minore impatto visivo ed estetico, permettendo di sfruttare questa tecnologia anche in zone paesaggistiche o di importanza storica.

Infatti questi pannelli di nuova concezione sono realizzati in maniera tale da risultare trasparenti alla vista, e permettono quindi di far filtrare attraverso le loro celle la luce del sole, e di fargli assorbire solo i raggi ultravioletti e infrarossi, ovvero le frequenze invisibili all’occhio umano.

A permettergli di apparire trasparente, e non nel consueto colore scuro che siamo abituati a vedere, sono le diverse tecnologie che possono essere applicate per la realizzazione di uno di questi pannelli: che sono il gel di silicio, basi organiche o di grafene, che assicurano risultati estetici e produttivi sopra le aspettative.

In questo modo sarà possibile sostituire i classici vetri delle finestre, o i parapetti dei balconi con dei nuovi pannelli solari, o ci permetterà ancora di inserirli facilmente nella struttura di un edificio a più piani, e, se questo rappresenta da un lato un grande pregio di questi pannelli, dall’altro lato è anche una sorta di aspetto negativo in quanto è comunque consigliabile di permettere ai pannelli una posizione più inclinata rispetto a quella di una finestra tradizionale, in modo tale da sfruttare al meglio l’irraggiamento presente e di aumentare di conseguenza la produzione di energia.

Utilizzo del rame nella realizzazione degli impianti elettrici e a gas

Per la realizzazione di molte componenti di impianti elettrici e degli impianti del gas, molto spesso è raccomandato l’uso del rame, e questo perchè a confronto con altri materiali, il rame assicura il rispetto di maggiori standard di sicurezza, per il beneficio degli utilizzatori degli impianti e soprattutto per assicurare una maggiore durata nel tempo di questo.

Assicurare una lunga vita ai propri impianti è un prerequisito naturale per assicurare il massimo confort e funzionalità possibile, e questo è possibile solo grazie ad una corretta posa in opera, ma certamente grazie alla scelta dei materiali migliori per le sue diverse componenti, per rispondere a tutte le norme di sicurezza e di funzionalità in vigore, per poter assicurare così resistenza ai danni provocati dall’usura.

I motivi per cui viene impiegato il rame per la realizzazione di cavi, tubi o altro è per via delle sue caratteristiche di qualità come ad esempio un alta resistenza alle temperature e alle pressioni, in quanto ressite senza problemi ad alte escursioni termiche e pressioni fino ai 35 – 40 bar, rendendolo così uno dei materiali più performanti attualmente sul mercato.

Inoltre, per assicurare una maggiore resistenza e durata nel tempo, è possibile trattare il rame in maniera tale da resistere all’invecchiamento, al contrario di molti altri materiali che invece subiscono i danni provocati dal tempo e dall’usura, degradandosi fino a portare guasti e problemi.

Illuminazione e sicurezza della casa tramite app

Quando in un’abitazione si può fare affidamento ad un impianto domotico per i suoi bisogni energetici, è possibile utilizzare inoltre tutti gli ultimi ritrovati della tecnologia, per permetterti di vivere in un ambiente sempre più confortevole e che ti permetta di proteggerlo al meglio, grazie ai diversi kit wireless installabili in casa e che permettono la gestione di sistemi ed impianti anche da remoto, grazie all’uso di uno smartphone o tablet.

Grazie all’avvento della tecnologia domotica è infatti possibile avere sotto controllo lo stato della propria abitazione grazie a soluzioni facili e veloci, che permettono di controllare e verificare il funzionamento di una sempre più lunga lista di dispositivi, razionalizzando i consumi o controllando i sistemi di sicurezza a distanza, da qualsiasi parte ci si trovi grazie alla tecnologia wireless.

Esistono infatti diverse tipologie di sistemi integrabili in un impianto domotico, come l’illuminazione della casa fino ai suoi sistemi di sicurezza, controllare i consumi elettrici degli elettrodomestici connessi e prevenendo così anche possibili surriscaldamenti o consumi errati di energia, permettendo maggiore controllo sulla casa e sui suoi consumi.

Il vantaggio di molti dispositivi simili è che sono veloci e pratici da installare e non richiedono interventi lunghi o complicati, e sono inoltre integrabili ai sistemi antifurto già presenti sul mercato, garantendo così una maggiore sicurezza e un livello di protezione più alto della casa.

Nuove stufe elettriche

L’innovazione tecnologica ha permesso di rimpiazzare le vecchie stufe elettriche con soluzioni più moderne, e che vengono incontro alle diverse esigenze abitative e ai diversi bisogni progettuali, per rispondere ogni volta con performance di alto livello e con consumi ridotti, e procurando il minor ingombro possibile, per poter essere utilizzati anche in ambienti piccoli e nelle aree più diverse, come mansarde, soffitte, cantine o altri ambienti dove non è possibile utilizzare dei termosifoni a muro collegati ad un impianto di riscaldamento.

Grazie infatti a forme sottili e dalle dimensioni ridotte, i modelli di oggi hanno il prego di poter essere posti al pavimento oppure essere fissati a parete a seconda delle preferenze, e vantando in ogni caso ottime performance e consumi ridotti, riscaldando l’ambiente in maniera più efficace e veloce rispetto ai vecchi modelli, grazie alla particolare capacità di poter sfruttare i movimenti dell’aria.

Sfruttando il principio della convezione naturale è possibile infatti riscaldare più velocemente l’ambiente desiderato, e mantenendo questo continuo e dalla temperatura costante tramite i moti circolari che l’aria compie nel venire riscaldata e immessa in circolo nell’ambiente, con risultati di alta qualità sia nei modelli a pavimento che con installazione a parete.

Inoltre, l’uso dei migliori materiali atossici permette di realizzare modelli sicuri e che non hanno controindicazioni sulla sicurezza, grazie anche ad una tecnologia che previene ustioni da parte di usi errati e scorretti, e che non ha componenti pericolose o con elementi esposti, per avere solo il confort di un riscaldamento costante e senza pensieri.

Illuminazioni da esterni moderne

Grazie allo sviluppo tecnologico, che presenta soluzioni sempre più innovative ed avanzate, i sistemi per l’illuminazione da esterni diventano anche elementi estetici che si integrano alla perfezione in ambienti come cortili, giardini e terrazzi, ovvero tutte le zone esterne che possono cosi godere appieno delle ore notturne grazie ad un sistema di luci in grado di illuminare l’area interessata secondo le proprie esigenze.

Dotarsi della giusta illuminazione per ambienti come questi permette di aumentare i tempi in cui è possibile godere appieno dell’ambiente esterno, o magari per garantire un passaggio ad ogni ora del giorno e della notte in maniera sicura e confortevole, sfruttando al meglio l’area grazie a risultati personalizzabili e perfettamente integrabili in ogni ambiente esterno.

Grazie allo sfruttamento di tecnologie come quella fotovoltaica, le tipologie più avanzate di luminarie da esterni hanno consumi minori e con un minor impatto sulla spesa energetica, ed in più sono realizzate con i migliori materiali per soddisfare ogni esigenza progettuale, in quanto ogni modello è studiato per venire incontro alle diverse esigenze del caso.

Sfruttando infine i benefici che apporta la tecnologia LED, inoltre, le illuminazioni da esterni più moderne sono più resistenti e durature nel tempo, grazie a tecnologie che ne aumentano le qualità, garantendo consumi ridotti, alta resistenza agli agenti atmosferici e un’illuminazione impeccabile per meglio illuminare gli ambienti esterni.

Spostare una presa elettrica

In casa, molto spesso a causa di spostamenti dell’arredamento o di altri elementi simili, possono verificarsi degli inconvenienti causati dalla posizione di determinate prese elettriche, fonti di disagio e che impediscono di usufruire degli spazi come deisderato, e che spesso si decide di spostare in maniera radicale per poter sfruttare gli spazi come meglio si crede senza essere vincolati a posizioni prestabilite.

Interventi del genere non sono operazioni semplici da svolgere e comportano l’esecuzione di opere murarie se si vogliono farle nel migliore dei modi possibile, in quanto, individuando il percorso del tracciato dei cavi elettrici, sarà possibile predisporre una presa dove meglio si crede, e per questo è sempre bene affidarsi all’esperienza e alla professionalità di tecnici del settore competenti in materia.

Per eseguire in maniera corretta e veloce un lavoro di questo tipo è necessario avere le giuste conoscenze e adottare le giuste tecniche d’intervento, in maniera tale da garantire interventi professionali e svolti nel rispetto di tutte le norme di funzionalità e sicurezza, intervenendo in tempi rapidi e certi.

Se non è possibile eseguire interventi murari, allora sarà comunque possibile spostare una presa elettrica, previo l’uso di specifici e appositi tubi in plastica da fissare al muro per permettere il passaggio del cavo fino alla posizione desiderata, soluzione che va sicuramente bene per ambienti come garage o cantine ma che in casa ancora non trova soluzioni estetiche in grado di integrarsi appieno.

L’impianto elettrico e la caldaia

Quando si effettuano i lavori per l’installazione di una caldaia, bisogna assicurarsi che vengano seguiti tutti i procedimenti necessari per eseguire un montaggio e un lavoro corretto e ben realizzato, in quanto lavori non eseguiti a norma potrebbero ridurre la sicurezza dell’impianto e della caldaia stessa a causa di collegamenti sbagliati o non perfettamente eseguiti.

In più, le case produttrici di caldaie respingono ogni responsabilità per danni creati in seguito ad una installazione poco professionale e in caso di mancata osservanza alle norme di riferimento dell’impianto elettrico, ed è per questo che è importante affidarsi sempre alla competenza di un esperto che possa seguirti in tutti questi lavori garantendoti un’assistenza e un servizio impeccabili fin dalla scelta della caldaia giusta.

Infatti, già a partire dalla sua alimentazione, una caldaia necessita di conoscenze specifiche che solo un bravo tecnico può possedere, mentre interventi improvvisati e fai da te rischiano di portare a danni anche gravi per le persone e le cose, mentre un lavoro ben svolto terrà conto della polarità, del collegamento all’impianto di terra e tutti i dispositivi di protezione elettrici per assicurarti sempre una perfetta funzionalità in completa sicurezza.

L’impianto elettrico e la caldaia

Quando si effettuano i lavori per l’installazione di una caldaia, bisogna assicurarsi che vengano seguiti tutti i procedimenti necessari per eseguire un montaggio e un lavoro corretto e ben realizzato, in quanto lavori non eseguiti a norma potrebbero ridurre la sicurezza dell’impianto e della caldaia stessa a causa di collegamenti sbagliati o non perfettamente eseguiti.

In più, le case produttrici di caldaie respingono ogni responsabilità per danni creati in seguito ad una installazione poco professionale e in caso di mancata osservanza alle norme di riferimento dell’impianto elettrico, ed è per questo che è importante affidarsi sempre alla competenza di un esperto che possa seguirti in tutti questi lavori garantendoti un’assistenza e un servizio impeccabili fin dalla scelta della caldaia giusta.

Infatti, già a partire dalla sua alimentazione, una caldaia necessita di conoscenze specifiche che solo un bravo tecnico può possedere, mentre interventi improvvisati e fai da te rischiano di portare a danni anche gravi per le persone e le cose, mentre un lavoro ben svolto terrà conto della polarità, del collegamento all’impianto di terra e tutti i dispositivi di protezione elettrici per assicurarti sempre una perfetta funzionalità in completa sicurezza.

Problemi e sostituzione dei LED

I vantaggi offerti dalla tecnologia d’illuminazione a LED sono molti e conosciuti a tutti, a cominciare da un ciclo vitale molto lungo e permettendo una maggiore emissione luminosa senza incidere sui consumi d’energia, e che, a differenza di altri tipi di fonti luminose, la sua luce non ha componenti UV nè infrarossi, che permettono ulteriori risparmi e benefici, ma anche questa tencologia moderna può presentare qualche problema, quando non sono perfettamente funzionanti.

Innanzitutto, l’efficienza di un sistema a led è correlata strettamente all’efficienza dell’elettronica e all’ottica di cui è composta, in quanto ad esempio deve possedere un buon sistema di dissipazione del calore o lenti con angoli di apertura che allarghino il più possibile la natura unidirezionale del fascio luminoso del led.

La dissipazione del calore incide notevolmente sul ciclo vitale della luminaria a LED, in quanto più la dissipazione è migliore, più lunga sarà la vita del sistema, e spesso infatti si sconsigliano le installazioni al suolo, a seconda ovviamente della situazione, che porterebbero ad una vita molto breve della lampada, a differenza di installazioni poste già a pochi gentimentri da terra, che ottengono invece già risultati più soddisfacenti.

Per ogni problema relativo alla tua illuminazione a led lascia intervenire un elettricista esperto che possa valutare tutti i problemi presenti intervenendo nel modo migliore per restituirti sempre un sistema a regola con le norme di funzionalità e sicurezza attualmente in vigore, per una maggiore sicurezza e qualità della luminaria.

Lavatrice a doppio ingresso per sfruttare i pannelli solari

Grazie alla ricerca di utilizzi sempre migliori delle nuove tecnologie e studi orientati sempre con maggiore sensibilità per le tematiche di protezione dell’ambiente e riduzione dei consumi, la gamma di modelli e tipologie di lavatrici si arricchiscono di nuove soluzioni come quelle dotate di doppio attacco per l’acqua calda e per l’acqua fredda chiamata lavatrice bitermica, in grado di ridurre di molto i consumi elettrici, che, a seconda del modello, può arrivare fino al 60% di elettricità utilizzata in meno.

Avendo in dotazione questo doppio attacco, queste lavatrici possono sfruttare gli impianti di riscaldamento d’acqua alimentandosi da pompe di calore o pannelli solari, e quindi in grado di utilizzare acqua già calda, riducendo così i tempi di utilizzo eliminando le fasi in cui l’acqua viene riscaldata per raggiungere la temperatura dell’acqua impostata per il lavaggio.

Altro vantaggio notevole che queste lavatrici a doppio ingresso garantiscono è la bassa concentrazione di calcare che si viene a formare durante il loro funzionamento, questo perchè grazie all’uso di acqua già calda la resistenza dell’elettrodomestico non entra più in contatto con acqua dalle basse temperature e quindi non si viene a verificare il fenomeno della cristalizzazione dei sali minerali contenuti in essa, che è la causa principale della formazione di calcare che col tempo può provocare danni anche gravi all’apparecchio.

Sfruttare tutte le caratteristiche in dotazione a questi modelli potrà fare realmente la differenza, a cominciare dalla spesa energetica per il funzionamento dell’apparecchio sia per la possibilitù di sfruttare acqua calda prodotta da fonti energetiche rinnovabili e quindi pulite ed economiche, garantendo allo stesso tempo ottime prestazioni e un ciclo vitale lungo grazie alla scarsa concentrazione di calcare.

Proteggere gli apparecchi elettronici

Nella nostra casa sono sempre più presenti strumentazioni e dispositivi alimentati elettricamente che possono subire danneggiamenti anche gravi a causa delle sovratensioni causate dai fulmini, e non si parla solo di elettrodomestici e Pc, in quanto anche impianti di climatizzazione, caldaie e gli impianti d’allarme possono venire danneggiate da queste cause atmosferiche verso cui le aziende del settore stanno cercando di sviluppare delle soluzioni per una maggiore protezione.

Per una prima linea di difesa contro questo problema è possibile dotarsi di scaricatore di sovratensioni, un apparecchio in grado di scaricare a terra la tensione in eccesso in grado di provocare seri danni ai propri dispositivi elettrici, e fornisce quindi una protezione base per computer, televisori e altri dispositivi suscettibili al fenomeno, con un’installazione semplice e veloce da effettuare sul centralino della casa per proteggere tutta l’abitazione.

Di questa tipologia di apparecchi esistono diversi modelli e soluzioni, in grado di rispondere così alle diverse necessità dei clienti, come ad esempio modelli con indicatore ottico integrato che avvisa il raggiungimento della fine del ciclo vitale della cartuccia del dispositivo che potrà essere sostituita e rimpiazzata velocemente, o ancora modelli con riarmo automatico in grado di assicurare un’alimentazione continua anche in caso di scatti dell’interruttore principale.

Inoltre, oltre alla protezione delle linee dalle sovratensioni, è possibile utilizzare altri strumenti per continuare a fornire energia elettrica alle apparecchiature anche in assenza di servizio grazie ai gruppi di continuità, che è possibile collegare fra la rete di alimentazione e i dispositivi interessati per evitare problemi legati al funzionamento di un certo apparecchio, come nel caso delle apparecchiature elettriche, che necessitano sempre di energia per funzionare.

Elettricità e sicurezza in cucina

Nell’ambiente della cucina è sempre più importante avere le giuste predisposizioni elettriche per poter utilizzare comodamente il sempre maggiore numero di macchinari ed apparecchiature che necessitano dell’alimentazione elettrica presenti nell’ambiente, e quindi una corretta progettazione dell’impianto elettrico in cucina può evitare situazioni scomode o che potrebbero portare ad incidenti anche gravi per la presenza di altre fonti di energia come il gas o altri impianti come quello idrico.

Le caratteristiche fondamentali dell’impianto elettrico andranno infatti studiate e controllate già in fase di progettazione per poter rispondere realmente ai bisogni e alle necessità dell’utilizzatore, ad esempio installando un rilevatore di gas per avvisare della presenza di elementi nocivi e pericolosi, o una presa di tipo schuko per non dover utilizzare adattatori e prolunghe in un ambiente sensibile come quello della cucina.

La tecnologia oggigiorno ci viene in aiuto con soluzioni sempre più innovative e rivoluzionarie, come ad esempio la torretta elettrica, ovvero una multipresa a scomparsa da azionare solo grazie ad una leggera pressione per alzarla o abbassarla all’interno del piano di lavoro, dotata di diversi tipi di prese elettriche a seconda del suo utilizzo.

Grazie poi all’intervento della tecnologia, sempre più presente, è possibile oggigiorno verificare lo stato degli apparecchi e dell’impianto in generale grazie ai sistemi domotici odierni che ci permettono di monitorare a distanza qualsiasi apparecchio collegato via web grazie ad uno smartphone o altri dispositivi simili.

Piani di lavoro della cucina e prese elettriche

Per via della presenza sempre maggiore di macchinari ed utensili da cucina, sempre più dipendenti dall’elettricità per funzionare, l’ambiente della cucina è stato reso ancora più dipendente dal corretto uso delle fonti elettriche, ed è per questo che una seria progettazione dell’impianto può risolvere in principio situazioni fastidiose e non previste per un uso facile e sicuro di tutte le apparecchiature, senza tralasciare nulla di funzionalità, estetica e sicurezza.

Le norme attualmente in vigore prevedono la presenza di un determinato numero di prese in cucina, che nel livello standard minimo ammontano a 5 punti presa di cui due in corrispondenza del piano di lavoro, poste solitamente sulla parte superiore della cucina, per un uso agevole di strumentazioni da usare nelle immediate vicinanze senza dover quindi utilizzare prolunghe in grado di creare fastidi al passaggio e disagi, e che dovranno essere poste ad almeno 60 cm dal lavello e dal piano cottura per non essere esposta a fonti di calore o per non entrare in contatto con l’acqua con conseguenti rischi.

Avere inoltre in dotazione in cucina una presa di tipo schuko sul piano di lavoro, è una piccola accortezza in grado di venire incontro realmente alle necessità che possono verificarsi tutti i giorni, col vantaggio di non dover usare alcun adattatore, e ancora è possibile, per un uso ancora migliore delle prese in cucina, di dotare quelle più nascoste di interruttori che possano azionare il funzionamento senza dover spostare mobili o altro per raggiungerle.

La tecnologia oggigiorno ci viene in aiuto con soluzioni sempre più innovative e rivoluzionarie, come ad esempio la torretta elettrica, ovvero una multipresa a scomparsa da azionare solo grazie ad una leggera pressione per alzarla o abbassarla all’interno del piano di lavoro, dotata di diversi tipi di prese elettriche a seconda del suo utilizzo.

Pulizia e manutenzione climatizzatori

Uno degli interventi più importanti, quando si vuole effettuare un serio intervento di manutenzione al proprio climatizzatore, è la pulizia dei filtri, al cui semplice lavaggio possono essere aggiunti dei trattamenti speciali con funzione antibatterica, permettendo in questo modo una maggiore salubrità dell’aria.

La pulizia dei filtri del climatizzatore permette inoltre di non fare accumulare pulviscolo sui meccanismi interni come il ventilatore, le cui componenti devono pure essere pulite e lavate per evitare un eccessivo appesantimento e permettendo il suo corretto funzionamento.

Anche per quello che riguarda la batteria interna dell’apparecchio, è bene che sia anche lei interessata da dei semplici interventi di manutenzione per evitare un eccessivo accumulo di polvere, permettendo in questo modo un corretto scambio di energia termica con l’aria, lasciando che il fluido temovettore abbia la capacità di agire più tempestivamente e agevolmente.

Tutto questo, assieme alle verifiche sul gas refrigerante, e i necessari controlli sul compressone e ai diversi pannelli di regolazione e accensione, permette una vita più lunga al proprio impianto, evitando di doverlo sostituire a causa di un utilizzo errato o per un’eccessiva usura delle sue parti, e, data la complessità della macchina, bisogna sempre lasciare che un tecnico esperto svolga il suo lavoro senza tentare interventi fai da te in grado di compromettere l’intero apparecchio. Un accumulo eccessivo di polvere limiterebbe lo scambio di energia termica della batteria con l’aria, di conseguenza il fluido termovettore potrebbe non passare dalla fase liquida a quella gassosa, come nel normale funzionamento.
La presenza della fase gassosa oltre la batteria e in quantità eccessiva, raggiungendo il compressore, ne comprometterebbe seriamente il funzionamento.

Posizionare correttamente i climatizzatori

Quando si deve procedere all’installazione di un impianto di climatizzazione in un dato ambiente, bisogna tenere conto di diversi fattori che permettano il suo corretto funzionamento per aumentare realmente il comfort abitativo della zona interessata, in quanto il suo rendimento non è basato soltanto sulla qualità del climatizzatore rispetto agli standard internazionali esistenti, ma dipende anche dal dimensionamento di questo e dal suo corretto posizionamento.

Questo discorso è valido anche per quanto riguarda il futuro consumo energetico dell’apparecchio, in quanto i climatizzatori, per quanto possano essere soggetti a leggi che ne impongono determinate prestazioni, hanno dei rendimenti e dei consumi molto legati all’ambiente nel quale sono installati e in base alla loro modalità di utilizzo, i cui i valori standard sono riassunti sull’etichetta energetica.

Fare un corretto dimensionamento dei carichi termici delle zone interessate, inoltre, permette dei lavori di posa più rapidi e precisi, in quanto ci permette di tenere conto di variabili come l’orientamento geografico, o le caratteristiche di isolamento termico dell’abitazione, o ancora le temperature medie che si registrano, tutti punti che devono essere analizzati da un professionista abilitato.

Il posizionamento corretto di un impianto di climatizzazione quindi non è scelto in base al caso o alle preferenze del cliente, ma ha una sua rilevanza poichè anche la posizione dell’unità esterna può influenzare il suo corretto funzionamento, per permettere al motocondensante di attuare lo scambio termico con l’esterno con efficacia e facilità senza essere ostacolato e forzato da oggetti limitrofi o di altre unità esterne, o per colpa di spazi troppo piccoli.

Obbligo della banda larga in edifici nuovi e ristrutturati

A partire dal 1 luglio 2015 tutte le nuove costruzioni e quelle soggette ad interventi di ristrutturazione ediliza devono essere predisposte alla connessione a banda larga con la fibra ottica, per abbattere i costi oggi troppo alti di questo genere di connessioni, prevedendo quindi il cablaggio obbligatorio degli edifici.

Questo strumento si rivela sempre più fondamentale per assicurare la rapidità e l’efficienza delle connessioni nella vita quotidiana come nei luoghi di lavoro, dove internet e lo scambio di informazioni sono sempre più di fondamentale importanza, con la possobilità di costituire un motivo di crescita economica in un paese dove questo sistema di comunicazione è ancora poco diffuso.

Per poter ovviare a questa nuova norma, e rendere un edificio conforme a questa, è necessario che questo sia dotato all’interno di un’infrastruttura multiservizio passiva, ovvero un complesso delle installazioni presenti all’interno degli edifici contenenti reti di accesso cablate in fibra ottica con terminazione fissa o senza fili che permettono di fornire l’accesso ai servizi a banda ultralarga e di connettere il punto di accesso dell’edificio con il punto terminale di rete.

Questo obbligo di predisposizione per gli edifici per i sistemi a banda larga permetterà ai fornitori di servizi di comunicazione di utilizzare non solo le zone e gli elementi pubblici, ma anche le aree private per il passaggio dei cavi per la fibra ottica, e, in questo modo, la diffusione di questa tecnologia sarà meno onerosa, più agevole e non invasiva.

Scegliere il giusto impianto d’allarme

Prima delle vacanze estive si pensa spesso a come proteggere la propria abitazione durante la propria assenza, soprattutto in quei casi dove questa è posta al piano terra di un edificio o quando questo è in zone isolate e poco frequentate, e quindi situazioni soggette a più rischi, dove un’attenta progettazione può fare la differenza.

Oltre ai sistemi di protezione passiva come porte blindate e finestre rinforzate, è utile affiancare a questi dei sistemi d’allarme definiti di protezione attiva, cioè quella tipologia di impianto elettronico in grado di rilevare possibili pericoli e, nel caso, di contrastarlo nel migliore dei modi.

L’ampia scelta fra modelli e tipologie diverse fra gli impianti d’allarme ci permette di scegliere in questo caso il miglior sistema d’allarme per la propria situazione, dotandolo di tutti i rilevatori e i dispositivi d’allarme necessari, ma quando non si hanno le giuste conoscenze, è bene affidarsi ad un tecnico esperto che possa fare il calcolo del rischio al posto vostro, con la garanzia di un risultato funzionale e di sicuro effetto.

Infatti la progettazione sta alla base di questi impianti, e una corretta scelta non solo fungerà da deterrente contro ladri e malintenzionati, ma ti assicurerà un intervento rapido e realmente su misura delle tue necessità, posizionando nei punti più sensibili i rilevatori più opportuni per assicurare un livello di protezione aggiunto alla tua abitazione.

Modello unico per il fotovoltaico

Molto spesso il motivo principale per cui si desisteva dall’installare un impianto fotovoltaico per fornire energia alla propria abitazione era la burocrazia tipicamente italiana che tendeva a rallentare di molto l’iter, che non ha così permesso una distribuzione capillare sul nostro territorio di questa fonte di energia.

Questo problema sembra che vada risolvendosi una volta per tutte grazie al decreto sull’approvazione del modello unico per la realizzazione, la connessione e l’esercizio di piccoli impianti fotovoltaici integrati sui tetti degli edifici, ovvero una serie di norme atte a far risparmiare i piccoli utenti sui consumi energetici.

Infatti il modello unico servirà a rendere le procedure più snelle e semplici per ogni fase del lavoro, a cominciare dalla realizzazione e finendo alla messa in esercizio dell’impianto, che non dovrà essere di potenza superiore ai 20kW e dovrà essere installato sul tetto dell’abitazione in questione.

Oltre a dover essere installato in aderenza o integrato sul tetto, per entrare nelle norme del modello unico, l’impianto dovrà rispettare anche altre caratteristiche, come ad esempio il massimale di potenza specificato prima, o ancora dover essere realizzato presso clienti finali già dotati di punti di prelievo attivi in bassa tensione, e di non essere in presenza di altri impianto di produzione sullo stesso punto di prelievo.

Protezione dell’impianto fotovoltaico

Corto circuiti, contatti diretti o indiretti e altre problematiche legate alla sicurezza e alla protezione di un qualsiasi impianto elettrico si applicano allo stesso modo anche agli impianti più moderni, come quelli fotovoltaici, che vanno realizzati sempre nel rispetto delle norme e delle leggi in vigore, per la salvaguardia non solo dell’impianto, ma soprattutto dei suoi utilizzatori.

A cominciare dall’inverter, ovvero la componente in grado di convertire l’energia elettrica continua in alternata, ovvero adatta all’uso domestico di tutti i giorni, vanno sapute scegliere tutte le soluzioni ad evitare pericolosi corto circuiti, come limitatori o una serie di più inverter, a seconda della situazione.

Per la protezione dai contatti diretti, invece, è sempre bene ricorrere a soluzioni di sicuro effetto come componenti con un alto livello di protezione alla penetrazione di solidi o liquidi, e di cavi rivestiti con guaine protettive, tutte necessarie per assicurare maggiore sicurezza e protezione.

Per prevenire invece i contatti indiretti, spesso la scelta più adottata è quella di progettare un sistema di terra con tutte le masse elettriche collegate a un conduttore di protezione, che viene a sua volta coordinato da un dispositivo differenziale.

Tutte le norme e le misure di prevenzione sono descritte ampiamente nelle norme CEI 64-8, che permettono di realizzare nella pratica l’impianto sicuro e funzionale di cui hai bisogno, ricordandosi sempre però di affidarsi a personale qualificato ed esperto in grado di venire realmente incontro ad ogni tuo problema e necessità per la protezione e la sicurezza del proprio impianto fotovoltaico.

Installazione impianto antenna TV

Grazie allo sviluppo di tecnologie sempre più all’avanguardia e moderne, installare un impianto di ricezione del segnale televisivo è diventato man mano sempre più complesso da progettare e realizzare, per questo è sempre bene affidarsi ad un antennista esperto che sappia intervenire con i giusti mezzi per assicurare un intervento rapido e di qualità.

Il segnale televisivo oggigiorno si divide in due grandi tipologie, ovvero quello diffuso tramite il digitale terrestre e poi i sistemi satellitari, e non essendo più in diffusione via etere, oggi ci sono anche ulteriori necessità come rendere l’impianto tv integrato ad altri sistemi per permettergli di connettersi ad internet, o di collegarsi ad un PC, così come ai più recenti tablet e smartphone.

Realizzare un impianto diventa così sempre più complesso, soprattutto in quelle situazioni come ad esempio quella di un condominio dove è possibile installare un’unica antenna centralizzata, o anche quando non è possibile realizzare nuove prese TV in casa, tutte problematiche da far affrontare a tecnici esperti in grado di fornirti la migliore soluzione alla tua situazione.

A seconda del tipo di impianto che si intende adottare, sarà poi necessario munirsi della strumentazione idonea come un’antenna parabolica con ricevitore satellitare per quanto riguarda la diffusione satellitare, o di un’antenna analogica con decoder nel caso si intenda ricevere il segnale digitale terrestre.

Il mercato oggigiorno offre diverse soluzioni sia per l’una che per l’altra categoria, proponendo una vasta possibilità di scelta in grado di soddisfare le richieste più diverse, e per poter offrire il miglior servizio in ogni contesto abitativo, e, non essendo sempre facile capire da soli quale sia la migliore delle proposte per il nostro caso, è sempre bene affidarsi ad un tecnico antennista che permetterà di avere installato l’impianto tv su misura.

Il libretto per gli impianti di climatizzazione e condizionamento

Gli impianti di climatizzazione e condizionamento sono stati equiparati a quelli di riscaldamento, e come tali dovranno essere controllati con periodicità a seconda della loro potenza e a seconda del loro periodo di funzionamento, ovvero estivo o invernale, con la stessa frequenza di quelli termici.

Il libretto dovrà essere rilasciato da tecnici autorizzati e di competenza, che dovrà effettuare le necessarie verifiche e controlli per stilare il rapporto tecnico per inviarlo poi al catasto regionale degli impianti, con periodicità di 1, 2 o 4 anni a seconda di quanto è stato stabilito dalle singole regioni.

Chi è in possesso del vecchio libro, potrà sostituirlo e aggiornarsi alla nuova versione al primo controllo di efficienza energetica o nel caso sia necessario un intervento di ripristino da guasti e malfunzionamenti che richieda l’intervento di un tecnico abilitato, con il libretto che andrà compilato dall’installatore nel caso di montaggio di un nuovo impianto, o nel caso di aggiornamento, la parte anagrafica sarà a carico del responsabile dell’impianto che potrà trovare tutti i documenti e i moduli necessari sul sito del Ministero dello Sviluppo, mentre per la stesura dei dati tecnici dovrà essere il tecnico a compilare i moduli necessari.

L’obbligo di adeguamento degli impianti ha la scadenza al 31 dicembre 2015, dopo il quale si potrà incorrere in multe e sanzioni in caso di mancato aggiornamento, e quindi entro il 1 gennaio 2016 ogni impianto di climatizzazione, riscaldamento o per la produzione di acqua calda dovrà essere adeguato alle normative vigenti e accompagnati dal nuovo libretto di impianto che ne descriva l’efficienza dei singoli componenti.

Manutenzione impianto d’illuminazione

Affinché un impianto di illuminazione mantenga intatte le sue prestazioni nel tempo, e per far si che il consumo energetico di questo sia sempre sotto controllo e sia ben gestito senza sprechi di corrente, è sempre necessario far si che tutte le parti che compongono l’impianto funzionino a dovere per non subire diminuzioni delle emissioni luminose o far fronte a spese più salate per consumi fuori controllo.

Le problematiche dovute all’azione del tempo sugli impianti di illuminazione fa si che questi subiscano costantemente un deterioramento non solo a livello della componentistica, in quanto è anche la luce emessa a far da segnale su quale sia lo stato del proprio impianto, in quanto un impianto con problemi è anche un impianto che emana meno luce di quanta dovrebbe.

Non sempre è facile però constatare da questi dettagli il bisogno che ha il proprio impianto di illuminazione di una pronta manutenzione, e altri segnali che possono far scattare l’interruttore d’allarme possono essere ad esempio la scoloritura dei materiali esposti agli agenti atmosferici o ancora depositi e carbonizzazioni di materiali sulla superficie dei riflettori.

I lavori di manutenzione sono importanti e non solo per tenere alte tutte le qualità che fanno la differenza fra un buon impianto ed uno malfunzionante, ma anche per assicurare la sicurezza di tutti quelli che avranno a che fare con questo, controllando l’isolamento dei cavi e di tutte le parti sensibili, in grado di causare anche gravi danni se lasciate nell’incuria.

Antifurto per la casa

Studi dimostrano come già la sola presenza di un impianto antifurto in casa funga da deterrente contro l’azione di malintenzionati e ladri, e per evitare di subire eventi sgraditi, come un furto in casa, dotarsi di un impianto antifurto senza fili o di un modello tradizionale via filo può impedire che si presentino simili spiacevoli situazioni.

Decidere oggi di avviare una serie di lavori per installare un antifurto per la casa conviene per più motivi, non solo pratici, ma anche economici, in quanto per tutto l’anno sono assicurate le detrazioni fiscali del 50% per la messa in atto di sistemi di sicurezza, riuscendo quindi a combinare l’affidabilità dei modelli più recenti e innovativi con il risparmio.

Per scegliere il miglior antifurto per casa però, non sempre basta la volontà di procedere all’installazione, infatti è possibile trovare sul mercato diversi sistemi di allarme, ognuno in grado di garantire l’inviolabilità della casa in maniera però differente, e per questo è sempre bene farsi accompagnare nella scelta da un tecnico esperto che valuti bene i pro e i contro di un determinato modello.

Le verifiche e la progettazione sono infatti attività più che necessarie per rendersi conto di quali siano i punti più sensibili della propria abitazione e quanti sono, per capire il numero di rilevatori e sensori necessari affinché la casa sia a prova di ladro, in quanto sono le parti più importanti dell’impianto, in quanto sono quelle che segnalano la presenza di eventuali malintenzionati alla centralina.

Interventi di manutenzione per l’impianto fotovoltaico

Come per tutti gli impianti presenti nella propria casa, quello fotovoltaico deve essere periodicamente sottoposto ad interventi che evitino un progressivo deterioramento dei pannelli che una volta usurati o rovinati portano inevitabilmente ad una riduzione dei rendimenti elettrici, e inoltre possono essere causa di incidenti e danni indesiderati.

Quando il proprio impianto fotovoltaico comincia ad avere una produzione di energia elettrica sempre minore, ma non per colpa del cambio di stagione, questo è un forte segnale da non trascurare e che deve essere prontamente affrontato avviando una verifica di efficienza dei pannelli, che possono ad esempio essere ricoperti da una patina formata dallo smog, dal calcare o da residui organici cristallizzati sul vetro che limitano l’assorbimento delle radiazioni solari.

Per quanto possa essere ritenuta un’operazione piuttosto semplice, non sempre il luogo in cui è installato il pannello fotovoltaico è facilmente raggiungibile, ed è per questo che affidarsi ad esperti del settore può risultare maggiormente sicuro e conveniente, grazie all’uso delle migliori strumentazioni per effettuare l’intervento nel minor tempo possibile e con risultati ottimali, senza trascurare la sicurezza.

Ma quando il problema non risiede nei pannelli dell’impianto, allora gli interventi possibili restano quelli di controllo e verifica delle restanti parti dell’impianto, come i cavi, i fusibili, i caricabatterie e dei sistemi di monitoraggio remoto, che a seconda dell’impianto possono prevedere tempistiche maggiori o minori, tramite verifiche di ispezione visiva e di controllo del cablaggio dei collegamenti.

Installazione delle strisce LED

Grazie alle innovazioni del settore, il mercato ci offre soluzioni per l’illuminazione dei diversi ambienti della propria casa, trovando sempre nuove risposte che riescono ad andare incontro ai bisogni dei consumatori, così come per le strisce LED, in grado di dare contemporaneamente un’illuminazione accattivante, riuscendo a decorare il punto in cui è messo impreziosendo l’ambiente.

Essendo poi semplici da installare e dal basso consumo energetico, stanno sempre più mettendo piede nelle case degli italiani, permettendoci di illuminare in modo decorativo e personalizzato le diverse parti della casa, e inoltre le strisce LED permettono un’ottima illuminazione grazie alle caratteristiche tecniche sempre di maggiore qualità.

La striscia è inizialmente un rotolo sulla cui superficie sono saldati i chips led, che può essere tagliata in più pezzi da applicare sul punto in questione, e questo è possibile grazie ai punti di taglio che ci permettono un uso pratico e semplice che ci concede la possibilità di personalizzare totalmente un ambiente secondo le proprie esigenze.

La flessibilità d’uso e le dimensioni ridotte di queste strisce infine, lo rendono un prodotto particolarmente adatto per quei punti in cui sono presenti curve e angoli stretti, per quanto si debba fare attenzione comunque alle curve con raggi stretti, in quanto è possibile piegare eccessivamente la striscia danneggiandone i componenti.

Infine, il consumo energatico dei LED è rinomato per essere molto basso, assicurando in questo modo una durata della vita di questi dispositivi di gran lunga superiore ad altre lampade o fonti di illuminazione artificiale.

Rilevatori di incendi

Provvedere all’installazione di un impianto antincendio in un luogo ritenuto sensibile, ovvero che può essere vittima di un tale evento, affinché questo segnali efficacemente l’allarme con i giusti mezzi e sia soprattutto in grado di avvisare tempestivamente le autorità preposte, è certamente una buona norma da rispettare.

Ma oltre all’efficacia del segnale acustico d’allarme, molto spesso la differenza è data dalla scelta di quali tipologia di segnalazioni usare, sia ottiche che acustiche, in quanto a seconda del luogo potrebbe essere necessario accertarsi di quale sia la soluzione più adatta in caso di reale pericolo.

Dotare un impianto di rilevazione incendi di strumenti in grado di contrastare le fiamme o spegnerle del tutto può fare la differenza nell’attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco, permettendo di ridurre i possibili danni.

La capacità di funzionamento anche nelle situazioni più critiche degli impianti antincendio e di rilevazione sono date dai loro collegamenti elettrici particolari che collegano in sicurezza la centralina e le varie parti dell’impianto, grazie a rivestimenti speciali che hanno una maggiore resistenza al fuoco e al calore, rispetto i cavi tradizionali.

I vantaggi nell’utilizzare un impianto del genere, oltre al chiaro avviso che apporta alle persone a rischio, è certamente quello di raggiungere le autorità preposte e il personale competente per la risoluzione del problema, intervenendo inoltre con rapidità ed efficacia, impedendo il propagarsi delle fiamme.

Illuminazione d’emergenza e di sicurezza

In caso si presenti un black-out improvviso, l’illuminazione di emergenza deve dare la possibilità di evacuare in maniera sicura luoghi di lavoro o edifici pubblici, oltre a consentire di continuare le attività fondamentali attraverso idonei gruppi di continuità per apparecchiature che necessitano di alimentazione continua, come gli apparecchi medici.

Le regole per stabilire i requisiti minimi che una buona illuminazione deve assicurare in caso di emergenza sono regolate dalle norme europee UNI EN 1838, che stabiliscono ad esempio quale luminosità deve garantire una luce d’emergenza e come questa debba segnalare in modo chiaro gli spostamenti verso i luoghi sicuri.

I modelli che troviamo sul mercato variano molto, permettendo di scegliere per i modelli più adatti alla propria situazione e per diverse tipologie di spesa, senza rinunciare mai alla qualità e alla garanzia che le aziende specializzate nel settore hanno da offrire.

Molto spesso siamo abituati a vedere negli edifici pubblici delle classiche lampade di emergenza incassate, diposte a volte in modo arbitrario senza garantire le giuste prestazioni, e quando diventa necessario rinnovare l’illuminazione d’emergenza, affidarsi ai nuovi sistemi rende tutto l’intervento meno difficoltoso e lungo, compresi i futuri interventi di manutenzione, con un conseguente risparmio economico sia per l’intervento che per la gestione di questo.

Campanello wireless per la tua abitazione

In alcune abitazioni non sempre è possibile installare correttamente un campanello a filo tradizionale, che richiede un’allocazione per far scorrere agevolmente il suo filo lungo le pareti, e per riuscire a sistemare un cavo in queste situazioni spesso si ricorre a fili sospesi e collegamenti improvvisati come soluzione e stratagemma, ma oggi non sarà più necessario grazie alla tecnologia wireless.

Questi campanelli innovativi evitano quindi la necessità di opere invasive e lunghe, non necessitando di alcuna opera muraria, e inoltre grazie alle loro dimensioni sempre minori e funzionalità sempre maggiori, è sempre più facile trovare il modello più adatto alle proprie esigenze, sia come estetica che come portata di funzionamento.

Oltre particolari come il design e l’applicazione in orizzontale o verticale, quando si sceglie un campanello wireless è bene tenere a mente caratteristiche importanti come la portata del proprio apparecchio in campo chiuso o aperto, e l’alimentazione di questo, in quanto si possono ritrovare sul mercato soluzioni che comprendono un’alimentazione fissa o a batteria, a seconda del modello.

I campanelli wireless più moderni, inoltre, non necessitano più di alcuna regolazione manuale, evitando quindi ogni possibile interferenza con apparecchi simili limitrofi, ed in più i modelli più avanzati offrono la possibilità di collegarli via USB al proprio pc di casa per personalizzare non solo il volume della suonera, ma caricarla fra le proprie canzoni preferite.

Decidere di installare un campanello wireless comporterà un intervento veloce e rapido, che non andrà a formare grovigli di fili antiestetici e poco sicuri, e con una portata che arriva anche a 300metri per poter avere un campanello efficiente e funzionante, senza fili.

Attestato di Prestazione Energetica Lombardia

La Regione Lombardia ha stabilito norme valide su tutto il territorio regionale che prevedono l’obbligo ai proprietari di casa di dotarsi di un attestato di prestazione energetica ogni volta che si costruisce un nuovo edificio, o si ristruttura uno vecchio.

Questo documento, abbreviato in APE, serve principalmente a raccogliere le corrette informazioni su quali prestazioni energetiche fornisce l’immobile nello stato attuale, a seconda che sia inverno o estate, segnandolo attraverso apposite tabelle, indicando inoltre quali interventi ulteriori siano possibili per poterne migliorare le prestazioni attuali.

Queste informazioni, come la necessità di sostituire gli infissi, o isolare al meglio le pareti rivolte verso l’esterno, sono correlate di tutte le informazioni circa il risparmio energetico che si otterrebbe mettendo queste tipologie di interventi in atto.

Il documento è da considerarsi valido fino alla data indicata su questo, a meno che nel frattempo non si intervenga con nuovi lavori che modifichino le prestazioni energetiche dell’immobile o che magari ne modifichi la destinazione d’uso, rendendo di fatti scaduto l’APE.

Pannelli fotovoltaici e il loro posizionamento

Siamo soliti vedere installati i pannelli fotovoltaici sulle coperture dei fabbricati, sui tetti delle case, oppure montati a terra con delle pensiline, orientati in maniera tale da ottimizzare al meglio il rendimento di questi, infatti a seconda di come i raggi solari colpiscono le celle dei pannelli il rendimento di questi può differire.

L’orientamento ottimale è solo uno dei tanti punti di vista necessari per un corretto posizionamento, infatti influiscono anche fattoni come i coni d’ombra che possono venire a formarsi per la presenza di fabbricati o alberi vicini che possono influenzare la produzione di energia del proprio impianto fotovoltaico.

Quando si posizionano dei pannelli fotovoltaici è possibile però generare un problema fastidioso conosciuto come abbagliamento solare, fenomeno creato proprio dall’orientamento e dall’inclinazione che provocano a volte una riflessione della luce che può creare fastidi e pericoli per la salute.

Questa forma di inquinamento luminoso deve essere eliminato e quantomeno ridotto, in maniera tale da non arrecare fastidi e danni a coloro che vivono in prossimità dell’impianto da cui si genera il fenomeno.

In più, questo fenomeno si verifica con più frequenza quanto più è grande la superficie del pannello, ed è un’eventualità rara che un singolo impianto generi fenomeno altamente fastidiosi, ma, per risolvere il problema, sarà necessario modificare l’inclinazione e l’orientamento del pannello, con una riduzione di produzione di energia, seppure minima.

Riscaldamento elettrico a pavimento

Quando troppi vincoli di spazio impediscono la corretta sistemazione in casa di termosifoni, stufe a legna o elettriche che siano, è possibile risolvere la problematica della disposizione di questi apparecchi per il riscaldamento grazie all’installazione di sistemi di riscaldamento a pavimento o a parete, invisibili all’occhio e non ingombranti, garantendo allo stesso tempo efficacia e comfort abitativo.

I sistemi di riscaldamento a pavimento si basano nella maggior parte dei casi sull’uso dei pannelli radianti, che prevedono la presenza di una serie di tubazioni sotto il pavimento all’interno delle quali far scorrere acqua calda, che trasmesso il suo calore al pavimento, questo viene successivamente irradiato al resto dell’ambiente.

Ma questa non è l’unica tipologia di riscaldamento a pavimento o a parete, ci sono infatti altri dispositivi di riscaldamento elettrico ad irraggiamento, il cui impianto non prevede alcuna tubazione con acqua bensì una serie di elementi conduttori che funzionano grazie all’elettricità, e grazie inoltre ai sistemi installati a pavimento, l’irraggiamento dell’ambiente avviene in maniera omogenea, garantendo maggiore sensazione di benessere.

Il riscaldamento a pavimento è utile si in ambienti privati che pubblici, e la possibilità di collegarli ad impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili implementa inoltre la possibilità di abbattere drasticamente i consumi per elettricità e riscaldamento.

Antifurto wireless per la sicurezza della casa

Quando si deve scegliere una soluzione per rendere la propria abitazione un luogo sicuro, certamente l’antifurto è per molti la giusta risposta che possa dissuadere efficacemente malviventi e malintenzionati, per evitare ad esempio spiacevoli intrusioni da parte di ladri e affini che possano creare un danno molto più oneroso rispetto all’intervento necessario ad installare un sistema antifurto.

Progettando l’installazione di un sistema di allarme, è importante capire quali sono le zone che necessitano maggiore protezione, magari rendendo maggioremente sicure finestre, balconi e altri punti d’accesso alla casa o zone più sensibili.

Quando la propria abitazione non è predisposta all’installazione di un antifurto classico, magari per colpa dell’assenza di canalette murarie che permettano di far passare i fili necessari, è possibile risolvere questa assenza di protezione grazie ad un allarme wireless, che tramite i suoi dispositivi senza filtro può facilmente adattarsi a tutti i tipi di abitazione, permettendoci di supervisionare il funzionamento di tutte le sue parti anche dal proprio smartphone.

Anche in base alla spesa che si intende sostenere, è possibile optare per soluzioni che coprano solo una parte della casa, quelle maggiormente a rischio, per non dover effettuare una spesa superiore a quella necessaria a rendere l’impianto efficace per i propri bisogni, e qui è importante servirsi di un esperto che possa indicarci quali siano le zone della casa da proteggere maggiormente.

Grazie ai progressi della tecnologia inoltre, questi sistemi sono ben protetti contro la manomissione della trasmissione e della ricezione del segnale, e ogni sua parte è realizzata con cura affinché si integri appieno nell’ambiente dov’è posto senza rovinare l’estetica e l’arredamento dell’ambiente.

Illuminazione fotovoltaica da esterni

Grazie ai progressi tecnologici ottenuti negli ultimi tempi, i pannelli fotovoltaici oggigiorno garantiscono delle ottime performance con un prezzo di costo ridotto, e sono inoltre più facilmente inseribili negli edifici e nelle strutture da esterni.

Per quanto riguarda invece l’illuminazione degli ambienti esterni come i giardini, ci sono ancora dei punti chiave che non permettono una massima efficienza delle tecnologie fotovoltaiche in tutte le occasioni, e per questo è necessario ancora prendere alcune accortezze, per poter far rendere questa tecnologia anche in questi luoghi.

A seconda della tipologia di ambiente esterno infatti, potrebbe essere necessario propendere per un determinato modello o per uno specifico prodotto, questo perchè la soluzione scelta deve riuscire a inserirsi nei punti più soleggiati e fuori da possibili coni d’ombra creati da edifici o alberi, tutto questo per permettere a questi apparecchi un’autonomia sufficiente.

Fra le soluzioni più innovative troviamo certamente i faretti da incasso a LED con pannelli fotovoltaici integrati, che sono realizzati appositamente per illuminare ambienti esterni, e permettono la creazione di sentieri luminosi con costi contenuti e i cui costi di installazione non sono per nulla alti, questo perchè ogni faretto è un apparecchio autosufficiente che non necessita di essere collegato a nessun tipo di alimentatore.

Inoltre il loro bisogno di manutenzione è basso, perchè le tecnologie di cui sono composti, come quella dei LED, rendono i malfunzionamenti avvenimenti rari, ed inoltre sono molto flessibili in quanto sono facilmente spostabili in caso di risistemazione.

Quando non è possibile, per un qualsiasi motivo, l’utilizzo dei faretti da incasso, è possibile in alternativa utilizzare quelli che vengono chiamati lampioni fotovoltaici, dotati di illuminazione sempre a LED,con pannelli fotovoltaici integrati per installazioni ad isola, ed in più dotate di batterie al litio per conservare l’energia prodotta, senza perderla.

Modifiche ai bonus fiscali per la riqualificazione energetica

In base alle modifiche che sono state apportate dalla Legge di Stabilità 2015, gli interventi che puntano a migliorare il risparmio energetico di un’abitazione possono continuare ad usufruire del bonus fiscale con la soglia massima del 65%, anche quando il lavoro è effettuato su parti comuni di edifici condominiali.

Ma la legge non prevede solo l’estensione di un altro anno di questi sgravi e benefici fiscali, infatti sono state aggiornate anche le guide sugli specifici interventi che è possibile attuare per poter rientrare a pieno diritto dei bonus, con l’aggiunta di ulteriori interventi prima non previsti.

Infine, la legge sancisce come a partire dal 1° Gennaio del 2016, la misura del bonus scenderà al 36%, ma, fino ad allora, sarà possibile usufruire delle detrazioni per tutti gli interventi atti a migliorare la resa energetica di un’abitazione.

Fra le nuove tipologie di lavori inseriti, troviamo l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con generatore di calore a biomasse combustibili, e anche l’acquisto e l’installazione di schermature solari, con limiti di spesa massima di 30mila e 60mila euro rispettivamente.

Tutto questo, assieme a tutti gli altri vecchi interventi già previsti, permetterà di ottenere degli incentivi per migliorare il rendimento energetico e la riduzione dei consumi e dei costi, grazie all’utilizzo di pannelli solari, impianti più efficienti e un minore spreco e consumo di energia inutile.

Interventi e riparazioni per l’impianto elettrico

Il nostro impianto elettrico può necessitare di tanto in tanto di interventi rapidi per riparare i guasti più frequenti, per evitare l’insorgere di problemi più gravi in completa sicurezza e senza spese eccessive.

Questi guasti possono dipendere da diversi fattori, e sicuramente effettuare delle verifiche all’impianto e ai diversi collegamenti elettrici può dare un’idea se sia necessario o meno attuare qualche semplice riparazione per ripristinare una condizione perfetta dell’impianto, che sia ad esempio resistente all’umidità e alle infiltrazioni.

A cominciare dai cavi, che possono rompersi o comunque usurarsi nel tempo, per effettuare una corretta analisi è necessario l’utilizzo di strumenti appositi come un tester, che ci consentono di trovare il punto esatto del possibile problema senza perdere tempo, o ancora controllare le saldature per garantire un contatto sicuro e stabile.

Per poter controllare ulteriori elementi del proprio impianto elettrico inoltre, è necessario usare il cercafase per poter lavorare in sicurezza e con praticitià, indicandoci se un dato elemento è sotto tensione o meno e se è collegato ai cavetti in tensione dell’impianto o ai cavetti di neutro, quelli non in tensione.

Si capisce quindi come, se non si è in possesso delle conoscenze necessarie, sia necessario rivolgersi ad un tecnico esperto che possa verificare la corretta funzionalità di un impianto in caso di guasti frequenti o comunque in caso di malfunzionamenti di questo, per evitare contatti accidentali e pericolosi.

Calo bollette energetiche

La riduzione della spesa per l’energia utilizzata dalla nostra abitazione è data principalmente dal crollo del valore di acquisto dell’energia, dovuto dal costo sempre minore dei costi di mantenimento del sistema di distribuzione, e anche in buona parte grazie ad un calo dei consumi grazie ad un utilizzo più attento e previdente da parte della utenza.

Questa diminuzione in bolletta, inoltre, anticipa con qualche mese di tempo la notizia che a partire dal mese di settembre del 2015 sarà completamente rinnovato il sistema di fatturazione del consumo di energia, ovvero verrà cambiata la bolletta che viene recapitata a casa, e interesserà sia i clienti che si appoggiano al servizio di maggiore tutela, sia quelli che sono utenti delle compagnie del libero mercato.

La novità di una tipologia di bolletta innovativa nasce per via del progetto dell’autorità per l’energia che vuole rendere più chiara e semplice da capire la fatturazione al consumatore, che chiede sempre più spesso chiarimenti per le voci di spesa che saranno di maggiore comprensibilità e la possibilitù di poter utilizzare la bolletta per confrontare offerte diverse.

Fotovoltaico trasparente

Questi pannelli svolgono il loro compito assorbendo solo i raggi ultravioletti ed infrarossi, ovvero quelli invisibili ad occhio umano, ed è per questo che appaiono trasparenti, riducendo di gran lunga l’impatto architettonico rispetto ai modelli tradizionali.

Questi nuovi pannelli possono essere realizzati con diverse tecniche, chepossono richiedere l’utilizzo di gel di silicio, oppure di basi organiche o di grafene per assicurare risultati estetici e produttivi veramente sopra le aspettative.

Questi pannelli ci consentono di sostituire i classici vetri delle finestre, o i parapetti dei balconi, permettendoci di inserirli con facilità nella struttura dell’edificio, e, se questo, da un lato rappresenta un pregio di questi pannelli, l’altro lato della medaglia è un aspetto negativo in quanto questi pannelli, se sostituiti in questo modo a finestre e balconi, non potranno essere inclinati in modo da sfruttare al meglio l’irraggiamento presente e di conseguenza la produzione di energia risulta ridotta.

Certificazione di conformià dell’impianto e scelta dell’impresa

Le uniche imprese abilitate all’installazione e alla manutenzione di questi impianti sono quelle iscritte nel registro delle imprese o nell’albo delle imprese artigiane purchè il titolare o il rappresentante sia in possesso dei requisiti professionali stabiliti per legge, che prevedono un titolo di studio adeguato o la giusta formazione professionale, variabile a seconda della tipologia di lavoro disposto.

Una volta terminati gli interventi commissionati, l’impresa è tenuta a rilasciare un certificato di conformità che dichiari come i lavori siano stati eseguiti secondo le norme vigenti e alle regole comunitarie, ma cosa accade se la certificazione di conformità non viene rilasciata o non è più reperibile, in questo caso è possibile sostituirla con una dichiarazione di rispondenza redatta da un tecnico abilitato il quale, dopo un sopralluogo, attesterà la rispondenza degli impianti alle norme vigenti.

Spesso però accade che i committenti abbiano problemi ad ottenere il rilascio del certificato, e, per non ingappare in questa casistica, è sempre bene verificare in prima persona chel’impresa scelta per effettuare i lavori abbia i giusti requisiti, chiedendo quindi una copia del certificato d’iscrizione al registro delle imprese.

In più, le regole stabiliscono che devono inoltre essere considerati nulli i contratti stipulati con imprese che non sono in possesso dei requisiti necessari, restando salvo in ogni caso il diritto al risarcimento in caso di danni, ovvero, se un’impresa realizza un impianto non avendo i requisiti, il contratto è nullo e l’impresa non ha diritto al compenso, ma allo stesso tempo il committente mantiene il diritto ad essere risarcito di danni eventualmente subiti.

Impianti elettrici a livelli

Per una comprensione maggiore e dettagliata su quelle che sono le dotazioni di ognuno dei livelli, è stato realizzato anche un manuale per spiegare in caso di aggiornamento o installazione di un impianto elettrico domestico quali sono le diverse specifiche.

Tutto questo non solo per essere sicuri del corretto funzionamento degli impianti della propria abitazione, ma soprattutto per aumentare il comfort abitativo dell propria casa senza che questo comporti aumenti nella bolletta energetica.

Infatti, secondo recenti dati, il costo dell’impianto elettrico in una casa di nuova costruzione è di circa il 2% del totale, ma con un investimento poco superiore al 3% è possibile installare un impianto domotico di base, il cui uso porta un notevole risparmio sia sui consumi elettrici, sia sul sistema di riscaldamento.

Avvolgibili ad energia solare

L’aspetto migliore è quello di poter sfruttare le radiazioni solari per produrre energia pulita e rinnovabile da utilizzare per rendere più semplice e piacevole la vita di tutti i giorni, e poter ora inserire dei piccoli pannelli solari per alimentare elementi semplici utilizzati ogni giorno.

Questa tecnologia è possibile grazie alle piccole celle fotovoltaiche che formano il mini pannello che riesce a produrre energia elettrica così come i lampioni delle luci da giardino ad alimentazione solare, ora applicabili anche alle tapparelle o agli altri sistemi oscuranti, permettendo loro di produrre l’energia necessaria per il loro funzionamento automatico.

I pannelli solari possono essere adattati a qualsiasi tipologia d’infisso, in quanto la loro struttura e i materiali di cui sono composte permettono installazione pratiche e adatte ad ogni tipologia d’ambiente, anche per infissi obliqui per mansarde.

Efficienza energetica, la soluzione vincente

A cominciare dalla sostituzione di finestre e infissi, passando per la produzione di acqua calda, fino alla gestione dei consumi elettrici, ogni intervento in questo ambito può permettere un risparmio futuro in bolletta grazie ai minori sprechi e ad una migliore ottimizzazione dell’ambiente domestico.

A seconda della tipologia di edificio e e del budget disponibile, per studiare la migliore soluzione applicabile al proprio caso, è sempre bene affidarsi ad esperti del settore che possano consigliarci al meglio su quelle che sono le necessità primarie a cui la propria abitazione deve far fronte.

Grazie alla possibilità di ammortizzare le spese, e grazie ai risparmi che si conseguiranno con il tempo, anche l’installazione di un impianto fotovoltaico è un investimento che può ripagarsi dopo pochi anni, e abbinandogli magari ad esempio una pompa di calore, anche l’energia in eccesso potrà venire utiliccata per la climatizzazione e la produzione di acqua calda contribuendo ancora maggiormente a ridurre sprechi inutili di energia elettrica.

Combattere gli sprechi energetici

In primis, la cucina ha il primato di luogo della casa dove avvengono la maggior parte degli sprechi, per colpa di cattivi usi degli elettrodomestici, o dei piani cottura elettrici usati in maniera impropria, e qui come esempio si cita il posizionamento del frigorifero, che se troppo attaccato al muro anzichè a una decina di centimetri da questo consuma molta più corrente per funzionare correttamente.

Passando per la lavastoviglie, il cui comando di asciugatura automatica incide più di quanto si pensi sulla spesa energetica, anzichè sfruttare un’asciugatura naturale tenendo semplicemente aperto lo sportello, arriviamo ora all’ambiente bagno, anche questo luogo di sprechi di energia, dove gli scaldabagni elettrici registrano consumi di molto maggiori rispetto a quelli a gas.

Altre cattive abitudini riguardano poi altri dispositivi e apparecchi come il condizionatore d’aria e il climatizzatore, dove pochissimi gradi di differenza sulle temperature impostate posso causare una spesa di molto maggiore alle aspettative.

Ci sono tanti, piccoli gesti nella quotidianeità di ognuno di noi, che se riuscissimo a cambiare, apprendendo un comportamento più responsabile verso l’energia che utilizziamo, possono farci ottenere un risparmio di spesa della bolletta non indifferente.

Illuminazione condominiale

Ad esempio, se l’impianto risulti essere non più conforme alle norme attualmente in vigore, e c’è bisogno di un intervento di messa a norma, la spesa relativa sarà da ritenersi a tutti gli effetti una spesa di conservazione, e quindi necessaria per mantenere attiva ed efficiente una parte comune mantenendone lo stato e il valore, e sarà ripartita tra tutti i condomini sulla base dei millesimi di proprietà.

Se invece, ci dovessero essere impianti differenziati per l’illuminazione dell’edificio e dei box auto, ed un condomino lo è solamente in quanto proprietario del garage, allora in questo caso egli non dovrà partecipare alla spesa per i lavori di messa in norma.

Quando il condominio decide di rinnovare l’impianto di illuminazione rendendolo più moderno grazie all’utilizzo di luminarie a led, questo inciderà in maniera favorevole sulle spese energetiche del condominio, anche se questo lavoro non potrà essere considerato un’operazione innovativa della cosa comune, e in più la scelta dovrà essere deliberata dall’assemblea con maggioranze semplici.

Collaudo dell’impianto fotovoltaico

Procedere con tutte queste verifiche non è necessario soltanto per garantire il corretto funzionamento e la sicurezza dell’impianto, ma in più ottenere il certificato di collaudo permette di poter accedere agli incentivi del conto energia, per ulteriori vantaggi.

Principalmente il controllo verte sulla verifica dei cavi di collegamento, per accertare l’assenza di circuiti aperti o problemi di connettività, in grado di causare anche danni gravi, ed inoltre sarà necessario accertare la presenza del giusto voltaggio in ogni modulo per eliminare il rischio di cortocircuito o di malfunzionamenti dell’impianto.

Dopo avere accertato con perizia che siano rispettati tutti i valori previsti dalle norme in vigore, utilizzando anche dove necessario la strumentazione adatta a misurare i valori richiesti, si può passare alle prove funzionale sul sistema, al cui termine la ditta che si è incaricata di effettuare i lavori dovrà rilasciare la dichiarazione che attesta l’esito positivo delle verifiche e la data in cui sono state effettuate.

Le norme per la sicurezza elettrica nel bagno

Per garantire queste caratteristiche in un ambiente dove vengono a stretto contatto elementi come acqua e elettricità, le norme ci aiutano a capire in base alle dimensioni del locale e dell’impianto elettrico della propria abitazione, quante prese o punti luce sarà possibile installarvi e soprattutto quale potrà essere la loro posizione.

Suddividendo il bagno in 4 sezioni, dove la zona 0 indica la più pericolosa, in quanto posta intorno ai perimetri della vasca da bagno e del box doccia, si identifica una serie di locazioni dove è possibile o meno inserire un punto luce o una presa.

Partendo quindi dalla zona zero, dove non è possibile installare prese e punti luce, salendo di zona sono sempre meno le restrizioni adottate per garantire il rispetto delle norme, e, proprio per la tutela degli utilizzatori, non poche volte si vede in un bagno di piccole dimensioni l’interruttore elettrico posto al di fuori di questo, per motivi di sicurezza.

L’ambiente del bagno è un luogo particolarmente sensibile per quanto riguarda la possibilità di incidenti domestici, e quindi una corretta progettazione può assicurare il giusto livello di protezione contro questi, senza mai trascurare l’attenzione che l’utente deve porre durante l’uso di questi locali.

Trasformare il vecchio allarme con la tecnologia wireless

Aggiornare un vecchio impianto d’allarme è un’operazione molto utile, anche solo per dover evitare le ore di mano d’opera richiesta e le relative opere murarie per dover effettuare la traccia dei cavi necessari non solo per l’alimentazione degli apparecchi, ma anche per le trasmissioni dei dati, con il conseguente aumento dei costi.

Non dover ricorrere ad interventi invasivi per poter predisporre dei mezzi d’allarme necessari per proteggere la propria abitazione, e utilizzare un sistema d’allarme che non supporta la tecnologia wireless, oggigiorno è possibile.

È disponibile infatti una vasta gamma di ricevitori via radio che permettono il controllo degli stati di segnalazione dei dispositivi collegati alla centralina, e per tutte le sue parti, senza doversi preoccupare dai limiti e dai vincoli dettati dalla posa dei cavi, che non sarà più necessaria.

Questi ricevitori, in più, permettono di aggiungere al proprio impianto ogni tipo di accessorio si reputi necessario installare per rendere più sicura la propria abitazione, perchè questi dispositivi possono interagire con ogni tipologia di centralina in circolazione, permettendoci di aggiungere e integrare ogni apparecchiatura per rendere il proprio impianto più performante ed efficiente.

Fotovoltaico in condominio

Questa norma introdotta nella riforma del condominio non è la sola che chiarisce e disciplina l’uso ai fini individuali delle parti comuni, come ad esempio anche l’articolo 1102, che cita: ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purchè non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. A tal fine può apportare a propre spese le modificazioni necessarie per il migliore godimento della cosa.

Le procedure previste dagli articoli che si occupano dalla materia, si dividono in due possibili varianti: la prima è quella senza l’intervento dell’assemblea, rispetto la quale l’articolo 1122-bis si limita a dire quanto già riportato, e infine, è possibile seguire un’altra procedura, ovvero quella con deliberazione assembleare, facoltativa in quanto da attivare se è necessario modificare le parti comuni (articolo 1122-bis, terzo comma).

Questo intervento dell’assemblea non è di carattere autorizzatorio, ma si rivela necessario per quanto concerne la gestione d’uso dei beni comuni, in quanto si specifica nelle norme che qualora si rendano necessarie modificazioni delle parti comuni, l’interessato deve darne comunicazione all’amministratore indicando il contenuto specifico e le modalità d’esecuzione degli interventi.

Infine, se sarà necessario modificare una parte del tetto per meglio eseguire i lavori, e si avrà quindi l’obbligo di comunicare all’amministratore di convocare l’assemblea, tutte le decisioni in materia dovranno essere deliberate con il voto favorevole della maggioranza dei partecipanti all’assemblea e dei 2/3 del valore millesimale dell’edificio.

Isolamento di giunzioni elettriche e cassette di derivazione

Queste zone risultano maggiormente pericolose per gli utenti quando non vengono realizzate correttamente, in quanto non solo possono compromettere il funzionamento dell’impianto facendo si che si verifichino interruzioni del servizio, ma anche in quanto questi punti sono molto suscettibili agli agenti atmosferici e alla polvere, e spesso queste zone sono poste in luoghi soggetti ad entrambe le cose.

Proprio per i motivi legati alla sicurezza degli utenti, è bene ricordare che sia le giunzioni che le cassette devono avere un livello di isolamento dettato dalle norme in vigore così come tutti gli altri componenti dell’impianto, a seconda della loro funzione svolta, e la protezione deve essere in caso assicurata sia per i contatti contro i corpi solidi, sia per la penetrazione dei liquidi.

Quando ci si ritrova con elementi simili, magari posti all’esterno dell’abitazione, è possibile ricorrere a speciali prodotti come delle resine che una volta indurite assicurano una protezione sicura, resine che però negli ultimi tempi viene sempre più sostituita da prodotti in gel, in cui annegare giunzioni e cavi, per ripristinare un alto grado di isolamento in minor tempo.

Entrambi i prodotti conferiscono in questo modo delle utili caratteristiche ignifughe ed eutoestinguenti all’area interessata, assicurando in questo modo non solo il giusto isolamento, ma una barriera protettiva in più contro danni più ingenti.

Ricavare un punto luce

Tenere conto della destinazione dei diversi ambienti permette una migliore distribuzione delle fonti di illuminazione, e quindi di preoccuparsi se collocare ulteriori fonti di luce nei punti giusti, se necessario.

Quando diventa necessario realizzare un nuovo punto luce fisso, si dove tenere conto di come l’intervento possa influire sul funzionamento dell’impianto elettrico, e su come questo debba essere opportunamente modificato affinché garantisca la giusta sicurezza; in più si dovrà diramare una linea dedicata per la sua collocazione.

La complessità del lavoro dipende in gran parte da come la distribuzione degli spazi influisce sui lavori di posa per il nuovo punto luce sottotraccia, per raggiungere il resto dell’impianto in maniera semplice e poco invasiva, indipendentemente dal fatto che si voglia ricavare una sorgente luminosa a fascio bidirezionale, una lampada a incasso, o una plafoniera.

Intervenire sui punti luce esistenti invece, oltre a permettere lavori di ripristino, permette anche delle migliorie apportabili, come ad esempio l’aggiunta di deviatori collegati fra loro che permettano di comandare la stessa luce da più postazioni.

Un’alternativa alle centraline domotiche

Secondo gli schemi tradizionali la realizzazione di un impianto domotico prevede però una serie di ostacoli creati dalla necessità di collegare la centralina touch con tutto il resto dell’abitazione tramite cavi bus e attuatori che vengano collegati ai diversi sistemi.

Oggi però è possibile utilizzare al posto delle diverse centraline sparse per casa un singolo server, sviluppato per essere compatibile e integrabile con qualsiasi dispositivo presente sul mercato nell’ambito della domotica e dell’informatica, e in più potrà essere programmato per svolgere il lavoro di due o più centraline dedicate.

In questo modo sarà possibile far passare semplicemente i cavi attraverso le tracce già esistenti e individuare un luogo per posizionare il server, evitando gran parte degli interventi murari e convertendo le attuali pulsantiere alle necessità domotiche, e dove non sarà possibile far passare il cavo, tramite l’utilizzo dei comandi wi-fi.

In questo modo le vere centraline di comando diventeranno i propri smartphone e tablet, e anche il proprio pc portatile attraverso il quale poter avere un controllo completo sulla gestione dell’abitazione per aumentare il comfort abitativo in maniera soprendente.

Protezione dei quadri elettrici civili

Per proteggere l’impianto elettrico non basta più un solo interruttore magnetotermico-differenziale, poichè in caso di guasto sarebbe difficile individuare con facilità e precisione il punto in cui questo si verifica; preoccuparsi di installare più dispositivi permette una facile individuazione dei carichi eccessivi o dei corto circuito.

Tutto ciò è necessario in quanto, in caso di possibili guasti, sarà facilmente individuabile il punto da cui si verifica il problema alzando solo uno alla volta uno degli interruttori del quadro, per capire se il problema derivi da un elettrodomestico, da un punto luce o da un altro apparecchio collegato alla rete elettrica.

Generalmente, per un medio appartamento è possibile risolvere la questione installando tre diversi interruttori: l’interruttore generale e due interruttori magnetotermici, il primo per le classiche operazioni di salvavita con pulsante di test annesso per le verifiche di manutenzione, uno dei due magnetotermici collegato ai circuiti che alimentano le prese, e l’altro ai punti luce.

Ogni caratteristica necessaria affinché un quadro elettrico abbia la giusta protezione è presente nell’aggiornamento della normativa CEI 64-8, alla sua terza variante, che consiglia su quali specifiche di sicurezza deve attestarsi un impianto per garantire sicurezza e quali caratteristiche deve avere per essere funzionale al tipo di appartamento nel quale viene posto.

Pannelli solari termici e termodinamici

Uno dei suoi limiti maggiori però, era l’indispensabile esposizione diretta ai raggi solari, che rendeva questa tecnologia realmente efficace in determinati periodi dell’anno, a seconda della latitudine di riferimento, con un limite dell’efficienza energetica nel resto dell’anno.

Ora però questo problema è stato risolto grazie ad un progresso tecnologico mosso in direzione della termodinamica, che ha reso possibile lo sfruttamento di altre forme di energie rinnovabili oltre l’irraggiamento solare diretto, e, basandosi ugualmente sull’utilizzo di pannelli, questi lavorano grazie ad un fluido frigogeno dello stesso tipo usato nei climatizzatori.

Questi pannelli termodinamici sono in grado di assorbire il calore della radiazione solare o dell’aria dell’ambiente, permettendo al fluido frigogeno di passare dallo stato liquido a quello gassoso, in modo tale da poter essere ceduto allo scambiatore tramite un compressore a temperature più elevate per utilizzare l’alta temperatura del gas per l’impianto di riscaldamento, per l’acqua sanitaria o ogni nostra necessità.

Data la loro natura, a differenza dei pannelli solari termici, quelli termodinamici non soffrono il problema del congelamento del fluido termovettore in inverno, e ancora non raggiungono mai lo stato di surriscaldamento eccessivo in estate, questo perchè sono in grado di sfruttare oltre l’irraggiamento solare anche la pioggia, il vento e anche la semplice temperatura esterna fino ad una decina di gradi sotto lo zero.

Data la maggiore complessità di funzionamento del sistema termodinamico, il costo di questi pannelli risulta ancora superiore ai semplici pannelli termici, ed essendo inoltre un impianto che usa fluidi frigogeni, la sua installazione deve avvenire tramite un tecnico abilitato secondo il regolamento comunitario europeo 303/08, per assicurare un corretto funzionamento di tutte le sue parti.

Controllo dei consumi domestici

Infatti, se prima la regolazione avveniva sempre grazie all’interazione fisica fra l’utente e la macchina, oggi è possibile, grazie ai progressi della tecnologia, attivare, disattivare e regolare diverse funzioni, anche le più disparate, come ad esempio regolare orario di apertura e chiusura di una specifica tapparella.

Tutto questo è attuabile grazie all’avvento della domotica, che ricerca la semplificazione delle attività quotidiane grazie al ricorso della tecnologia, principalmente attraverso la comunicazione wireless, che permette un accesso costante alle apparecchiature da parte dell’utente grazie a cellulari, tablet o computer, permettendo di interagire a distanza e controllando tutto ciò che avviene all’interno della propria abitazione, ovunque ci si trovi.

Ma ora, grazie ad ulteriori evoluzioni di questi sistemi, è possibile monitorare i consumi degli impianti, per poter intervenire ed eventualmente limitarli, consentendo in questo modo un notevole risparmio sulla bolletta energetica.

Grazie a queste innovazioni è possibile gestire ad esempio la climatizzazione, gestendo la temperatura dei vari ambienti della casa tramite una centralina di gestione, che permette anche di evitare black out in caso di sovraccarico, agendo automaticamente quando viene rilevato il problema.

Elettricità in casa e disabili

Soprattutto quando a casa sono presenti persone con ridotta capacità motoria o diversamente abili, un’appartamento funzionale deve sapere integrare quelle che sono le attuali norme in vigore per quel che riguarda le caratteristiche del proprio impianto elettrico, con una maggiore sensibilità verso le necessità e al comfort abitativo dei suoi occupanti.

La possibilità di installare in casa scivoli e pedane elevatrici contribuisce sicuramente a migliorare l’autonomia di questi soggetti, ma non solo, altri piccoli accorgimenti possono aiutare di molto ad incrementare la loro autonomia, rendendo la casa un ambiente più a misura di tutti.

Per questi interventi di edilizia, le normative CEI 64-50 ci vengono in aiuto stabilendo che interruttori, comandi e prese dovranno essere posizionati in maniera tale da non rappresentare un impedimento a persone con difficoltà motorie, e che questi dovranno essere posizionati in modo tale da essere utilizzabili anche in condizioni di scarsa visibilità.

Gli interventi però non finiscono qui, perchè anche diversi dispositivi, come gli apparecchi citofonici, devono essere montati in postazioni che permettano il loro utilizzo anche a persone con scarsa mobilità, così come i quadri generali dell’impianto elettrico o le valvole d’arresto e i regolatori degli impianti di riscaldamento.

Una parabola installata correttamente

Queste due caratteristiche della parabola sono scelte in base alle coordinate geografiche della propria abitazione, ma in linea generale il puntamento in Italia è indirizzato verso sud con orientamento di circa 40 gradi, che cambia in funzione della latitudine di riferimento e anche in base al satellite che si intende puntare.

Le conoscenze tecniche necessarie continuano poi con le altre operazioni che servono ad esempio ad assicurare la parabola al suo alloggio, alla posa dei cavi da collegare al decoder, e ancora l’ancoraggio del palo nella posizione migliore, operazioni queste che non richiedono però attrezzature specifiche o particolari.

Una volta accertato il corretto posizionamento della parabola e del suo cavo coassiale, si deve necessariamente provvedere affinché questo venga protetto da possibili schiacciamenti e danneggiamenti di altro genere, compresa l’esposizione alle intemperie e agli agenti atmosferici.

Una volta completato il processo di installazione, si potrà verificare sulla propria televisione la qualità e la quantità di segnale in ricezione, per assicurare che la parabola non abbia bisogno di essere orientata con maggiore precisione.

Sistemi di riarmo automatico del proprio impianto elettrico

Per proteggere le linee elettriche del proprio impianto da elettrodomestici malfunzionanti e interruzioni della corrente, sono previste delle precauzioni tramite l’uso di dispositivi automatici comunemente noti come salvavita, che intervengono quando sussiste il pericolo che una persona possa subire danni, a volte anche gravi, a seguito di una scossa elettrica. Le regole sulle protezioni stabilite dalla variante v3 stabiliscono quali soluzioni è possibile adottare per superare disagi e disservizi nelle abitazioni, qualora l’impianto presentasse problemi di scatto dell’interruttore con conseguente distacco della corrente.
Tra le diverse opzioni fra cui è possibile scegliere, esistono dei modelli di differenziali salvavita dotati di una particolare tecnologia, chiamata “sistema di riarmo automatico”, in grado di ripristinare l’alimentazione elettrica senza l’intervento manuale di una persona presente in casa.

Questo fa si che il dispositivo assuma una notevole utilità in quei casi nei quali non è sempre possibile effettuare un riarmo manuale dell’interruttore, a causa dell’assenza di persone in casa, magari durante le vacanze estive o invernali, creando possibili disagi e problemi a quelle apparecchiature ed elettrodomestici che necessitano di alimentazione continua, come ad esempio frigoriferi e congelatori.

Inoltre, questi dispositivi a riarmo automatico, permettono di limitare i disagi in molte situazioni, come ad esempio quando porte e cancelli automatizzati rimangono senza corrente o quando falsi allarmi o malfunzionamenti di impianti antifurto creano disturbi e disagi.

Infine, grazie alla possibilità di rilevare la presenza di guasti per possibili corto circuiti o cattivi isolamenti, i differenziali a riarmo forniscono nuovamente alimentazione elettrica solo quando non rileva più in atto la causa che ha prodotto l’intervento del dispositivo di protezione.

Scegliere l’antifurto giusto per la propria abitazione

Non tutti gli impianti antifurto sono uguali, e capire quale fra i diversi modelli disponibili fa al caso nostro richiede attenzione, e soprattutto necessita la consapevolezza di quali siano i punti chiave da proteggere della propria abitazione.

Queste procedure iniziali ovviamente impiegheranno del tempo, rispetto magari alla volontà di installare velocemente il proprio impianto in tempo per la bella stagione, ma l’impianto così scelto ripagherà certamente in termini di prestazioni e di garanzia di sicurezza più di una frettolosa installazione per una soluzione poco efficace.

Le informazioni necessarie per una scelta oculata del proprio impianto sono ad esempio le dimensioni dell’abitazione o del luogo da proteggere, il numero di stanze che compongono l’ambiente, l’eventuale presenza di animali e gli orari o i periodi di assenza dei proprietari in cui l’ambiente risulta disabitato.

Apprendere le diverse nozioni sulle diverse tipologie impiantistiche, così come per le diverse componenti di cui sono composti, permette di avere la migliore panoramica su dispositivi come i sensori e le centraline, per scegliere l’apparecchio che meglio si integra nell’ambiente da proteggere per caratteristiche e funzionalità.

Inoltre, affidandosi ad un esperto, potremo conoscere al meglio tutte le caratteristiche dei modelli senza fili, con comunicazione gsm e deggli altri accessori disponibili, ma soprattutto ci permetterà di venire a conoscenza di tutte le leggi e le normative in materia, in campo nazionale e comunitario.

Scegliere fra energia solare termica o fotovoltaica

L’energia solare può essere sfruttata tramite due diverse tipologie di impianti, l’impianto solare termico e l’impanto fotovoltaico, ognuno dei quali compie in maniera differente lo stesso compito, ovvero convertire l’energia del sole in modo tale da utilizzarla.

Il funzionamento dell’impianto solare termico è dato dal suo insieme di collettori, che ci permettono di utilizzare l’energia solare convertendola in energia termica, adatta per la produzione di acqua calda per gli usi domestici coprendo una larga parte del fabbisogno familiare, acqua che può poi essere accumulata in appositi serbatoi per usi futuri.

Questo genere di impianti ci permette di avere un notevole risparmio energetico e in più una lunga affidabilità nel tempo di circa 20-30 anni.

L’energia solare fotovoltaica, invece, funziona convertendo direttamente l’energia solare in energia elettrica, tramite speciali celle dette appunto fotovoltaiche, che, per effetto del calore del sole, generano una tensione continua che fornisce energia.

L’utilizzo di un simile impianto si basa su due categorie differenti, il primo è l’impianto a isola, che immagazzina l’energia prodotta in speciali batterie che danno poi energia alla casa, e poi l’impianto in rete, dove un inverter commuta la corrente continua in corrente alternata per alimentare la casa.

Distinguere le differenze d’uso e le differenti caratteristiche che compongono i diversi impianti può permettere a chi si avvicina per la prima volta all’argomento di poter capire qual è la soluzione adatta alla propria necessità energetica.

Verifica del funzionamento del contatore elettrico

Quando si hanno dei dubbi a proposito del corretto funzionamento del proprio contatore dell’energia elettrica, in seguito magari all’aumento ingiustificato delle somme in bolletta, ci si può appellare al diritto di richiedere una richiesta di verifica sul suo effettivo funzionamento.

Una volta che la domanda è pervenuta al soggetto venditore, questo sarà tenuto ad informarci a proposito di eventuali costi da sostenere, aspettando poi una nostra risposta per la volontà di procedere; ora che le intenzioni sono state accertate il venditore del servizio avrà l’obbligo di trasmettere la richiesta di verifica al soggetto distributore dell’energia entro 2 giorni.

Questo passaggio è necessario in quanto il distributore dell’energia elettrica è anche il soggetto competente per quel che riguarda le verifiche dei contatori, e gli accertamenti sono svolti secondo quanto previsto dalle normative vigenti in merito.

In termini di tempo, la verifica dovrà essere effettuata entro 15 giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta da parte del venditore, e qualora per propria responsabilità la verifica venisse svolta con tempi superiori, allora al cliente spetterà un indennizzo il cui ammontare dipenderà dall’ammontare del ritardo totale.

Qualora il contatore risultasse difettoso e causa di un errato calcolo dell’energia utilizzata, il distributore avrà il compito di sostituire gratuitamente l’apparecchio e di ricostruire gli effettivi consumi, calcolati male precedentemente dal contatore.

Installazione del citofono

Quando si ha intenzione di installare un nuovo citofono per sostituirne uno ormai obsoleto, oppure per via delle funzioni che gli apparecchi più recenti hanno in dotazione, come vivavoce e video, bisogna sempre ricordare che, per quanto possa sembrare un’operazione semplice e veloce, è assolutamente necessario rispettare le norme d’installazione elettrica ed affidarsi sempre a tecnici esperti e qualificati.

Le diverse tipologie di modello, per quanto riguarda le modalità d’installazione, si differenziano per come vengono alimentate elettricamente, e bisogna distinguere quindi diverse modalità d’installazione a seconda di come il modello scelto dovrà essere collegato alla corrente.

Un esempio può essere quando il trasformatore del citofono richiede una installazione a parte, rendendo così necessaria un’installazione elettrica specifica per il dispositivo di alimentazione, anzichè essere integrato nella cornetta del citofono come in altri modelli.

Altri modelli più recenti risolvono ogni dubbio sulla necessità o meno di lavori sulla muratura grazie a una comoda soluzione, cioè dotando citofoni e videocitofoni di un classico cavo di alimentazione con la spina da collegare alla normale presa da muro.

Questi modelli permettono di installare ovunque un videocitofono, senza il bisogno di cablare alcunchè, ovunque sia necessario.

Soluzione contro il black-out

Con l’evolversi della tecnologia che va a prendere sempre più spazio nella nostra vita di tutti i giorni, ci rendiamo conto di quanto siamo continuamente legati all’uso dell’energia elettrica, necessaria per alimentare macchinari o dispositivi che hanno una necessità continua di corrente per funzionare.

Quando si verifica un black-out possono esserci disagi e, a seconda dell’apparecchiatura, possono esserci pure danni gravi, come nel caso delle apparecchiature mediche come i respiratori automatici, che necessitano continuamente di elettricità per poter funzionare correttamente.

Per ovviare al problema dei black-out, sono stati progettati dei dispositivi detti soccorritori automatici d’emergenza, in grado di supportare gli apparecchi elettrici durante le interruzioni di servizio per farne continuare il corretto funzionamento.

Grazie a questo apparecchio è possibile evitare tutti i disagi e i fastidi dati dall’interruzione della fornitura elettrica, permettendoci di non perdere i dati non salvati sul computer di lavoro ad esempio, e garantendo quindi il funzionamento di tutti gli apparecchi elettrici ai quali è collegato.

Questo soccorritore d’emergenza non ha bisogno di linee elettriche aggiuntive, perchè è completamente integrabile in impianti elettrici preesistenti, e i diversi modelli disponibili in commercio hanno diverse durate di autonomia, che varia da un minimo di 1 ore fino a oltre 4 ore di supporto elettrico, grazie a speciali batterie che accumulano energia dalla normale rete elettrica, ricaricandosi autonomamente fino al momento di bisogno.

Riuscire a garantire una buona continuità del servizio permette di prevenire gran parte dei danni e dei disagi causati dal black-out, inoltre grazie anche agli strumenti diagnostici di cui sono dotati questi soccorritori automatici d’emergenza, ci permettenono di monitorare lo stato degli apparecchi collegati e la gestione dei carichi, permettendo di distribuire l’energia li dove è più necessaria.

Normative sugli impianti d’allarme

La serie di norme per l’installazione dei sistemi di sicurezza, per gli impianti anti incendio e dei sistemi di sorveglianza, ovvero la CEI 79-2 (sui prodotti) e la CEI 79-3 (sugli impianti), oltre a dare una definizione di base per l’impianto di allarme, intrusione e rapina, grazie anche ai nuovi aggiornamenti, introduce un metodo per la determinazione del livello di prestazione di un impianto.

La normativa parte infatti dalla progettazione di un sistema di allarme, che ha alla sua base la definizione di quali aree bisogna proteggere e con quale grado di sicurezza, per scegliere poi i componenti più idonei a seconda delle funzionalità richieste, in base all’analisi del rischio previsto.

Il motivo degli aggiornamenti alle norme è quello di permettere un efficace e veloce metodo per progettare e realizzare impianti di allarme e la loro manutenzione, riducendo gli allarmi indesiderati, e inoltre, permettere l’allineamento delle regole del nostro paese con le norme europee EN 50131 in materia di impianti di sicurezza e i suoi componenti.

Le nuove norme, introducendo il concetto di “grado di sicurezza”, classificano i sistemi di allarme in quattro categorie, ognuna in relazione alla tipologia di effrazione o di intrusione a cui ci si aspetta che il sistema debba resistere, permettendo quindi di modificare il vecchio concetto di “livello di sicurezza” che si riferiva solo agli aspetti prestazionali dei singoli prodotti, mentre ora si riferisce esclusivamente all’impianto nel suo insiame, sempre in relazione al grado di sicurezza.

Grazie a questa possibilità di personalizzare il sistema d’allarme a seconda delle proprie richieste e necessità, questa norma va incontro sia ai proprietari di appartamenti in città, sia a quelle persone le cui proprietà si trovano lontane da altre abitazioni, e quindi maggiormente a rischio, permettendo di scegliere i dispositivi più adatti per garantire una maggiore sicurezza per la propria abitazione e per i propri cari.

Nuove regolamentazioni per gli impianti fotovoltaici

Aggiornamenti da parte dell’autorità per l’energia elettrica che recentemente ha modificato alcune norme sugli impianti fotovoltaici per usufruire degli incentivi economici e per restare collegati alla rete di distribuzione.

Queste nuove norme di aggiornamento riguardano il cambiamento delle frequenze di lavoro degli inverter, un dispositivo che è collegato tra i pannelli fotovoltaici e l’impianto, per poter convertire l’energia continua prodotta dai pannelli in energia elettrica alternata utilizzabile.

I segnali emessi dall’inverter dovranno essere aggiornati per non compromettere il corretto funzionamento e la sicurezza della rete stessa, e la mancata modifica di questi elementi comporta il distacco dalla rete e il blocco degli incentivi per l’energia.

A dover aggiornare le frequenze degli inverter sono quegli impianti con potenze superiori ai 6Kw allacciati alla rete in Bassa Tensione, e anche quelli allacciati alla rete in Media Tensione con potenze comprese fra i 20 e i 50 Kw, con un calendario da rispettare deliberato dall’autorità per l’energia elettrica, secondo cui gli impianti attivati dal 31 marzo 2012 e allacciati alla rete in Bassa Tensione dovranno aggiornarsi entro il 30 giugno 2014, mentre quelli con potenze superiori (ovvero quelle fra i 20 e i 50 KW) connessi alla rete di Media Tensione avranno come scadenza per l’aggiornamento il 30 giugno 2015.

Queste specifiche sulle potenze permettono di lasciare invariati tutti i regolamenti in vigore per tutti quegli impianti privati che molto raramente hanno potenze superiori ai 6Kw, da utilizzare in ambiti ristretti e familiari.

L’operazione di aggiornamento delle frequenze dell’inverter è un lavoro semplice che necessita di un computer collegato all’apparecchio per modificarne le caratteristiche tramite i programmi rilasciati dalle case produttrici dell’impianto.

A modifiche effettuate, la notizia dovrà essere comunicata all’ente di distribuzione dell’energia, sottoscritta dal tecnico abilitato allo svolgimento dei lavori effettuati.

L’importanza di un impianto a norma

Si è per questo cercato di avviare un grande lavoro in tutto il paese per l’ammodernamento degli impianti, questo grazie alla presenza di benefici fiscali per gli interventi di recupero e per la manutenzione straordinaria degli edifici esistenti, dei quali si può approfittare per rendere la propria casa un posto più sicuro per se e per i propri cari.

Accertarsi che il proprio impianto elettrico segua le indicazioni regolamentate dalla norma 64/8 è una scelta importante, e decidere di aggiornare in caso i suoi criteri di protezione e di gestione dell’energia elettrica può portare vantaggi non solo per la tutela delle persone, ma anche un risparmio energetico e quindi economico.

Che ci sia bisogno di realizzare un impianto livello base, standard o domotico, l’importante è rinnovare un vecchio impianto i cui componenti, dopo anni di uso, possono incrementare il rischio di corto circuiti, o ancora peggio di provocare incendi.

Verificare che il proprio impianto sia completamente a norma permette anche di proteggerti contro contatti involontari con parti in tensione elettrica, che se isolate correttamente non hanno modo di nuocere, così come una giusta distribuzione di punti presa e punti luce, per un uso corretto dell’impianto senza il rischio di creare sovraccarichi pericolosi.

Scegliere di avere un impianto a norma ti permetterà di avere un risparmio energetico ed economico vantaggioso, un maggiore comfort abitativo e una maggiore sicurezza, tutto a beneficio proprio e della propria abitazione

Soluzioni per installare un sistema domotico

Gli ultimi ritrovati della tecnologia, progettati per aumentare il comfort abitativo di un’abitazione, per la gestione dei sistemi di sicurezza e per il risparmio energetico, vanno tutti identificati sotto il nome di sistema domotico, che ci permette una gestione completamente personalizzata e ottimizzata degli impianti tecnologici installati nell’abitazione.

Tutto questo è possibile scegliendo di installare un impianto domotico nella propria casa, in grado di programmare secondo i nostri desideri impianti di allarme, di climatizzazione, dei sistemi oscuranti e di tutto ciò che è possibile collegare ad un sistema elettronico, ma non esiste solo una tiplogia di impianto domotico, che può essere infatti diviso in due grandi tipologie, la Home Automation e la Building Automation.

La differenza sostanziale di queste due soluzioni d’automazione è che la Home Automation è un sistema progettato per la gestione di apparecchiature come l’impianto elettrico, i sistemi di protezione e per le automazioni in generale in un ambiente limitato come per una singola abitazione; per l’installazione in abitazioni particolarmente grandi, o quando si tratta di intervenire con lavori per interi edifici, di parla invece di Building Automation.

Quindi, a partire dall’estensione dell’impianto e dal numero di apparecchi e dispositivi che devono essere gestiti, la differenza fra Home e Building Automation risiede nel numero di punti da gestire attraverso le varie centraline, e anche il numero di utenti che usufruiranno dell’impianto domotico ultimato.

Entrambe le soluzioni mantengono intatte tutte le caratteristiche base dei dispositivi e degli impianti a cui vanno ad integrarsi, facilitando le funzioni di utilizzo dei sistemi anche da parte di persone anziane o con ridotta capacità fisica, e mantenendo sempre la possibilità di espandere gli impianti in base alle esigenze dei clienti e delle diverse necessità.

La modalità di comunicazione Wireless rappresenta forse la più avanzata soluzione di comunicazione dei sistemi domotici, ma esistono anche altre possibili soluzioni, come ad esempio l’uso di cavi a doppino o grazie alla rete elettrica, che a loro volta si suddividono in sistemi a due fili e a quattro fili: nei sistemi a due le informazioni e l’alimentazione corrono negli stessi conduttori, mentre nei sistemi a quattro fili i diversi segnali viaggiano su fili diversi.

In linea generale, il cablaggio a due fili risulta il più economico e vantaggioso in termine di spazi rispetto al sistema a quattro, ma i segnali di alimentazione e informazione, risultando di potenze differenti, fanno si che il sistema a 4 fili sia sempre più lo standard adottato, grazie anche alla sempre maggiore complessità degli impianti, anche se ormai un sistema domotico non può non offrire la possibilità di controllo e di verifica dell’impianto attraverso il web, utilizzando PC, smartphone o tablet.

Ultima differenza sulle diverse soluzioni domotiche, è quella di dotarsi di un impianto con sistema distribuito o centralizzato, ovvero scegliere fra un sistema dove tutti i conduttori passano convogliati in un quadro elettrico collegati a una centralina che controlli il tutto (sistema centralizzato), oppure decidere per un sistema a più moduli a cui è affidato la gestione di un’area specifica (sistema distribuito), e questo sistema è in genere più facile da espandere aggiungendo moduli man mano che la necessità aumenta, lasciando che i diversi moduli lavorino in maniera indipendente l’uno dall’altro o che vengano “sorvegliati” da un modulo di controllo che ne gestisce operatività e funzioni.

Impianto elettrico domotico

Il livello massimo che un impianto conforme a queste norme può raggiungere, è quello di 3° livello, ovvero l’impianto domotico, che oltre alle dotazioni dell’impianto minimo standard e del livello 2, introduce il concetto di risparmio energetico attraverso l’uso di dispositivi domotici installati nel’abitazione e l’incremento del comfort abitativo attraverso questi apparecchi.

Per essere definito a tutti gli effetti domotico, l’impianto deve essere collegato ad almeno quattro dispositivi che abbiano funzione di anti-intrusione, di gestione dei comandi luce, o la gestione della temperatura, di rilevazione incendio o anti-allagamento, e questi sono solo alcuni esempi delle potenzialità di una casa all’avanguardia e tecnologicamente evoluta.

Questa normativa rappresenta un passo in avanti verso un modello culturale che non modifica solo il concetto di impianto elettrico, ma aumenta anche le caratteristiche chiave come la sicurezza dell’impianto e l’affidabilità di questo nel tempo.

Il concetto di una casa intelligente, che possa essere sempre connessa con gli abitanti anche quando non sono presenti, è dettato dalla possibilità di poter comunicare attraverso la tecnologia wireless per controllare lo stato degli impianti, degli scenari, e di tutti gli apparecchi di sicurezza presenti in casa, anche dall’altro capo del mondo, in tempo reale e grazie a programmi semplici ed intuitivi.

Poter controllare da remoto non solo la gestione dei carichi elettrici, ma anche tutti questi dispositivi di sicurezza, permette di porre una particolare attenzione a strumenti domotici in grado di bloccare sul nascere fuoriuscite di gas o perdite d’acqua, grazie a speciali elettrovalvole che possono intervenire sul nascere del problema, aumentando significativamente la sicurezza della propria abitazione non solo da fattori esterni, ma anche da cause interne.

Rendere domotico il proprio impianto elettrico, significa aumentare notevolmente il comfort abitativo della propria casa, e anche porre un freno a consumi spropositati e inguistificati, grazie all’intervento di una tecnologia amica, capace di rendere casa nostra un posto ancora più accogliente e su misura alle proprie necessità.

Rispettare la dotazione standard di base per un impianto elettrico

Quando si decide di fare un’attenta revisione all’impianto elettrico, per motivi di manutenzione o ristrutturazione, lo si fa principlamente per la sicurezza della casa e anche per renderlo più consono alle esigenze familiari. Per chi si appresta a un simile lavoro, è utile che tutte le informazioni necessarie siano state raccolte per il rispetto della sicurezza domestica e per lo svolgimento dell’opera rispettando tutte le norme previste.

Da quando è stata approvata la variante v3 alla norma CEI 64/8, che stabilisce l’insieme delle regole degli impianti elettrici domestici, le leggi in materia hanno avuto importanti modifiche, soprattutto nel definire un criterio di standard qualitativo di base che ogni impianto elettrico che verrà realizzato dovrà rispettare.

Questo nuovo insieme di normative non stabilisce soltanto quali sono i criteri di sicurezza da rispettare e le variabili tecniche da valutare a seconda dell’utilizzo, ma indica anche come disporre nell’abitazione gli elementi come le prese e i punti luce, questo perchè spesso questo genere di elementi venivano disposti seguendo criteri a vantaggio solo di installatori e costruttori.

La norma prevede più livelli qualitativi dell’impianto, il livello 1, il livello 2 e il livello 3, referenti ognuno ad abitazioni con dimensioni e funzionalità diverse, e per le quali sono previste dunque caratteristiche differenti fra di loro.

Occupandoci degli impianti standard, il cui utilizzo è ristretto alla maggior parte delle abitazioni più comuni, ovvero quelle con superficie abitabile compresa fra i 75 e gli 85 mq, per questi appartamenti l’impianto deve innanzitutto essere predisposto a supportare potenze elettriche comprese fra i 3 e i 6Kw massimi.

Altri dispositivi indispensabili per rientrare nelle norme che stabiliscono l’affidabilità e l’efficienza di un impianto elettrico standard, sono ad esempio l’interruttore generale con funzione di interruttore di emergenza, o la presenza di quadri elettrici con modularità aumentata rispetto a quella progettata dell’impianto; inoltre, fra gli altri strumenti di sicurezza, è importante ricordare come l’impianto dovrà essere fornito di almeno due interruttori differenziali, o salvavita, che possano garantire la continuità di servizio su almeno una delle due linee.

Queste prescrizioni rappresentano le basi minime di qualità che vanno previste nella realizzazione di un impianto elettrico di livello 1; in aggiunta possono essere aggiunte apparecchiature in previsione di disagi e problemi a cui l’impianto dovrà essere sottoposto, come dispositivi per la protezione dei circuiti, o la presenza di lampade di emergenza.

Localizzare un guasto all’impianto elettrico

Generalmente, per trovare il punto esatto da dove è partito un guasto sulla linea elettrica, l’intervento più semplice è quello di disabilitare tutti di dispositivi di sicurezza assieme all’interruttore generale, per poi riattivare ogni protezione singolarmente assieme alla corrente. In questo modo si potrà velocemente individuare la linea su cui è presente il guasto, questo perchè provocherà una volta riattivata l’intervento di protezione dei dispositivi di sicurezza.

Il vostro impianto elettrico deve essere infatti realizzato secondo degli standard di riferimento, non solo per quanto riguarda la presenza di queste protezioni differenziali, di tipo AC per i carichi elettrici ordinari e di tipo A per i carichi con elevato contenuto elettronico, ma devono essere installate anche le protezioni contro i corto circuiti e gli eccessivi assorbimenti d’energia, chiamati generalmente dispositivi automatici magnetotermici.

Una volta localizzata la linea che presenta il guasto, si devono scollegare tutte le apparecchiature per andare a riattivarle poi singolarmente, fino a quando non ci si imbatterà nell’elettrodomestico o apparecchio che attiva la protezione di sicurezza.

Se il problema dello scatto del contatore si manifesta anche quando nessuna apparecchiatura è collegata ad esso, il problema potrebbe essere in un punto della linea come una presa guasta o una cassetta di derivazione difettosa.

Dovendo agire manualmente su fili e cavi da ricollegare singolarmente, la presenza di un tecnico esperto è fortemente raccomandata per evitare rischi e danni anche gravi a cose o persone, affidarsi ad un elettricista competente potrà anche illustrarci sulla situazione tecnica del nostro impianto, se ad esempio è stato realizzato con criteri di qualità e nel rispetto delle norme vigenti, e a guidarci per trovare la soluzione migliore per il proprio caso.

Testare la funzionalità del salvavita

L’interruttore magnetotermico differenziale, più comunemente conosciuto con il nome di salvavita, è un dispositivo essenziale per la sicurezza contro i contatti accidentali di parti elettriche in tensione, evitando che la corrente elettrica possa attraversare una persona, provocando seri danni.

Questi dispositivi hanno integrati un pulsante che ci permette, se azionato, di verificare il corretto e reale funzionamento dell’interruttore differenziale. E’ importante assicurarsi che il salvavita funzioni correttamente, perchè se così non fosse non riuscirebbe a proteggere le persone in caso di contatti con parti in tensione, con gli eventuali rischi connessi.E’ raccomandato che un test del genere venga effettuato almeno una volta al mese, in quanto basta premere il pulsante, contraddistindo generalmente dalla lettera T, per assicurarci con facilità che la sicurezza da un contatto con la corrente è ottimale.
Se dopo aver premuto il pulsante l’energia elettrica si interrompe, allora il dispositivo funziona ancora correttamente.

Nel caso in cui il salvavita dovesse andare in funzione con il conseguente scatto, per riattivarlo è bene ricordare di attivare per primo l’interruttore differenziale e solo dopo l’interruttore magnetotermico, se non dovesse rimanere in posizione, potrebbe essere a causa di un guasto sul circuito o sullo stesso salvavita, in questi casi, chiamare un tecnico abilitato è fondamentale per la sicurezza e l’incolumità delle persone.

Prendersi cura di un apparecchio basilare per la sicurezza della casa, è un gesto di responsabilità.

Energia FotovoltaicaGrazie alla sua natura durevole e all’assenza di impatto ambientale, l’energia fotovoltaica è da considerarsi come la risorsa energetica del futuro.
Un impianto fotovoltaico è da considerarsi quindi un investimento, più che una spesa, per poter trasformare l’energia solare in energia elettrica, in quanto, in termini economici, l’energia da esso prodotta genera ricavi superiori alla spesa necessaria per installarlo e mantenerlo efficiente, andando ad ammortizzare il costo iniziale nel corso degli anni.

Oltre ai motivi economici, un impianto fotovoltaico contribuisce a ridurre l’uso dei combustibili fossili, e quindi a diminuire le emissioni di co2 nell’atmosfera, diventando quindi la spinta principale per la ricerca di un’energia pulita e sempre a minor costo.

Decidere di installare un impianto fotovoltaico, sul tetto della propria abitazione o nel giardino, permette dunque un abbattimento del costo della propria spesa energetica e non solo: l’energia non consumata può infatti essere ceduta alla normale rete elettrica ottenendo un profitto economico dall’energia prodotta dal proprio impianto.

Che sia per uso civile o industriale, sul mercato esistono oggi tre principali tipologie di sistemi fotovoltaici: gli impianti “stand alone” o isolati non sono connessi alla rete elettrica e quindi non possono cedere l’energia in eccesso ma vanno ad accumularla in speciali batterie, ci sono poi gli impianti “Grid Connect”, connessi alla rete elettrica, e allacciati ad una distribuzione dell’energia gestita da una società terza, e infine ci sono gli impianti cosiddetti “ibridi”, sistemi dove c’è un collegamento diretto con la rete elettrica e gli utenti possono scambiare l’energia prodotta in eccesso, o nel caso di una necessità maggiore, contare anche sulla normale erogazione di energia dalla rete nazionale.

Le potenzialità sull’uso dell’energia prodotta tramite impianti fotovoltaici non si fermano solo al consumo dell’elettricità, ma ci consente di sfruttare l’energia anche per il riscaldamento dell’acqua sanitaria per l’uso quotidiano senza utilizzare gas o elettricità, sostituendo i tradizionali modelli di scaldabagno o di caldaia per il riscaldamento, per il bagno, ecc.

Lo stato ha avviato negli ultimi anni una serie di agevolazioni ed incentivi per l’acquisto di pannelli solari e l’installazione di impianti fotovoltaici, differenti di regione in regione, per favorire lo sviluppo sul territorio nazionale finanziando in alcuni casi oltre il 60% del costo totale dell’impianto.

Verifica di un impianto elettrico

Da non confondere con il collaudo o con l’omologazione, per verifica di un impianto elettrico si intendono diverse operazioni atte a comprovare la rispondenza di un impianto alle norme di sicurezza CEI 64-8/6. Non effettuare le verifiche periodiche, ovvero non accertare che le condizioni iniziali di sicurezza ed efficienza non siano mutate, espone l’installatore a gravi conseguenze. Le suddette norme, in un capitolo dedicato, regolano e stabiliscono la periodicità di tali verifiche, ma, dove mancassero indicazioni precise, i tempi possono anche essere stabiliti dallo stato di conservazione dell’impianto.

Una delle operazioni di controllo principali è quella detta Verifica a Vista, che comporta l’analisi di tutto l’impianto, per controllare proprio che ogni componente dell’impianto sia realizzata a norma: i cui materiali devono risultare ancora integri, o che le distanze di sicurezza siano rispettate, che ci siano i giusti accorgimenti contro i contatti diretti, che la colorazione dei cavi sia rispettata, o ancora che i conduttori siano correttamente giuntati, questo è solo un breve riepilogo che non comprende tutte le misure contenute in questa verifica.

Altro strumento di controllo di un impianto elettrico sono le Prove, queste sono di carattere obbligatorio, ove applicabili; con queste si vuole accertare l’effettiva efficienza e corrispondenza dell’impianto alle norme CEI, e fra queste ricordiamo a titolo informativo: – Prova della resistenza di isolamento
– Prova di funzionamento dei dispositivi
– Prova della separazione elettrica SELV e PELV
– Prova di continuità dei conduttori di protezione ed equipotenzia

Esistono poi altre tipologia di prove, ma tutte hanno in comune il dover essere effettuate con strumenti dedicati allo scopo, e con la presenza di un tecnico, documentato sull’impianto, che sappia operare con tutte le precauzioni necessarie a garantire l’incolumità delle persone.

Per quanto riguarda gli impianti elettrici già esistenti, i controlli di verifica hanno l’utilità di accertare la presenza di un livello di sicurezza accettabile, sempre che non siano più ritenute accettabili le normative vigenti al momento della costruzione dell’impianto.

Controllare con la giusta periodicità i nostri impianti elettrici ci permette di evitare danni e incidenti, che possono portare a conseguenze anche gravi per l’incolumità delle persone.

Il corto circuito

È senz’altro l’incidente domestico più pericoloso, vista la probabilità di venire fulminati o che la casa stessa possa andare a fuoco, se non vengono presi a tempo debito accorgimenti mirati.

Innanzitutto, è bene specificare che un impianto elettrico a norma prevede nella sua progettazione alcuni standard di sicurezza minimi, che sono la messa a terra ed il salvavita, che va a staccare la corrente automaticamente nel caso di problemi.

Quindi, l’importanza di affidarsi ad impianti progettati e realizzati secondo le ultime norme vigenti, serve anche ad evitare di imbattersi in simili eventi, che si verificano in genere quando un apparecchio elettrodomestico va in massa, ovvero perde isolamento, oppure quando i fili dell’impianto vanno a surriscaldarsi a causa di un forte carico elettrico.

E’ molto importante, a seguito di un corto circuito, verificare da dove sia partito e quale sia l’elettrodomestico o la presa che ha creato il problema, quindi bisogna individuare quale circuito ha presentato il problema.

Per accertarsi del guasto bisogna controllare con attenzione tutti gli elettrodomestici attaccati alla corrente, i punti-luce fissi e le prese, e per ricercare senza rischi per l’incolumità di chi non è un esperto del settore, è sempre bene richiedere l’intervento di un bravo elettricista che possa condurre la ricerca del guasto per voi.

Si nota allora come sia indispensabile far controllare nel lungo periodo tutto l’impianto elettrico, facendo tutti gli interventi di manutenzione necessari, per rintracciare e sostituire cavi deteriorati o con filamenti scoperti.

I vantaggi di un impianto domotico

Grazie ai progressi della tecnologia oggi l’impianto elettrico domotico risulta più vantaggioso e completamente adattabile rispetto ad un impianto classico, infatti consente per esempio di poter riprogrammare il compito di ogni pulsante della casa semplicemente grazie ad un pc, e le soluzioni che si vengono quindi a creare per adattarlo ad ogni ambiente sono molteplici.

Le variabili che influiscono sul costo finale, dalla scelta personale delle funzioni in base alle dimensioni, alla distribuzione degli spazi dell’abitazione e ai costi d’installazione, potrebbero variare di molto anche per impianti simili.

Il prezzo standard di un impianto domotico di base non è però molto più costoso rispetto ad un impianto elettrico tradizionale, e la possibilità di integrare successivamente all’installazione dell’impianto base in se, ogni genere di modulo aggiuntivo che può servirci, ci consente di avere costi più dilazionati nel tempo.

Infatti realizzato un impianto domotico di base, si può in seguito decidere di aggiungere moduli e funzioni a proprio piacimento anche nel corso del tempo: dal comandare le tapparelle, le tende o dal gestire l’impianto di riscaldamento o di irrigaazione, l’attivazione degli automatismi può avvenire sia a livello singolo, che all’interno di scenari programmati per aumentare il comfort abitativo durante gli orari e le situazioni progettate, grazie anche ad esempio ai nuovi kit di videocitofonia, degli impianti antifurto senza fili, ma anche grazie a nuovi pannelli domotici di controllo tattili touch-screen, per la visualizzazione di tutte le funzioni della casa attraverso planimetrie e fotografie dell’appartamento.

Quando tutte queste possibilità nel campo dell’illuminazione e dell’automazione sono rese possibili, il comfort abitativo e il risparmio energetico possono migliorare significativamente, aumentando la qualità della vita nel rispetto dell’ambiente.

Bollette luce e gas in calo

L’Autorità per l’energia e il gas, nell’aggiornamento dei prezzi di riferimento per il trimestre che parte da aprile, ha deciso una riduzione della bolletta, con flessioni per l’elettricità dell’1,1% e invece per il gas del 3,8%; questa diminuzione è legata al prezzo in discesa del gas utilizzato per la produzione dell’energia termoelettrica.

Nel dettaglio, da aprile, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica sarà di 18,975 centesimi di euro per kilowattora, invece il prezzo di riferimento del gas sarà 83,01 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse.Per la famiglia media, i cui consumi vengono calcolati in 2700kWh all’anno e una potenza impegnata di 3kW, la spesa media annua per l’elettricità calcolata dall’autorithy sarà di 512 euro distribuiti come segue:
– 21% per gli oneri generali di sistema, pari a 110 euro;
– 49% per il costo di approviggionamento dell’energia, pari a 253 euro;
– 15% per i servizi di rete, per un valore di 81 euro;
– 13% per imposte comprendenti accise e IVA, con un costo di 68 euro.

Somfy e Hitachi: un nuovo accordo nel segno della domotica

L’azienda Somfy, creatrice del sistema domotico TaHoma, uno dei più innovativi e adatti a gestire e controllare la propria abitazione in modo intuitivo, facile e innovativo, dopo i risultati ottenuti con la gestione da remoto e via wireless di finestre, tende da sole, apertura dei cancelli, tapparelle, degli impianti di riscaldamento e del sistema d’allarme, ci permetterà anche di azionare e regolare le pompe di calore e i sistemi di condizionamento.

Questo grazie ad un nuovo accordo stretto con la Hitachi per la gestione dei sistemi di condizionamento e in particolare della nuova serie di pompe di calore aria-acqua della serie Hitachi Yutaki, con l’obiettivo di allargare maggiormente il campo delle applicazioni della casa che è possibile gestire tramite la loro creazione, appunto TaHoma.

Si tratta di una nuova conquista per un sistema flessibile che non necessita di invasive opere murarie e può essere implementata nel tempo sul nascere delle nuove esigenze: le nuove applicazioni domotiche in casa potranno infatti essere integrate nel sistema in qualunque momento; questo sistema risulta essere particolarmente efficace non solo per nuove abitazioni, ma anche nel caso di ristrutturazioni, data la sua semplicità di installazione e di controllo tramite tablet, smartphone o computer connessi alla rete da ogni luogo ci si trovi.

I risultati evidenti di questa partnership sono stati mostrati durante la MCE 2014 (Mostra Convegno Expocomfort) alla Fiera{{mpg_comuni}} di Rho che si è svolta dal 18 al 21 marzo 2014. In uno scenario complesso una tapparella, un sistema di luci e un condizionatore Hitachi interagivano per mostrare tutti i vantaggi di questa innovazione nel campo della domotica wireless, applicabile attraverso il loro sistema IO-HOMECONTROL a tutti i dispositivi compatibili come porte di garage, cancelli d’ingresso, impianto luci e quant’altro, per ricreare la soluzione più adatta alle necessità specifiche di ognuno, a seconda del proprio modo di vivere.

Guida alla nuova normativa 64.8 variante 3 sugli impianti elettriciLa nuova normativa comunitaria 64-8 nella nuova variante V3 fornisce indicazioni aggiornate per la realizzazione degli impianti elettrici a seconda delle diverse classificazioni degli ambienti.
Le nuove norme determinano quali caratteristiche specifiche devono essere rispettate in fatto di risparmio energetico, comfort abitativo e di prestazioni obbligatorie, le norme si applicano sui nuovi impianti, sul rifacimento completo degli impianti esistenti e sulle parti comuni degli edifici residenziali.

A cominciare dal centralino i nuovi modelli sono più grandi rispetto ai vecchi modelli e devono avere oltre l’interruttore generale, almeno due interruttori differenziali, generalmente chiamati salvavita; i nuovi quadri elettrici sono inoltre divisi in tre “circuiti” distinti, uno a 16 Ampere per le prese, uno da 10 per le luci e un circuito per l’alimentazione, e il terzo da 12V per i circuiti di chiamata.

La variante V3 inoltre descrive come strutturare gli impianti in considerazione delle seguenti apparecchiature:-Differenziali in classe A per la protezione dei circuiti a cui fanno le apparecchiature con parti elettroniche, i condizionatori e le lavatrici.
-Differenziali con elevata insensibilità ai disturbi elettromagnetici con in alternativa il dispositivo di richiusura automatica.
-Predisposizione dell’alimentazione elettrica per l’elettrovalvola di intercettazione del gas domestico, da porre in vicinanza all’ingresso del gas nell’abitazione.
-Punti presa della cucina e della lavatrice con ALMENO una presa di tipo Schuko. Fra le novità della normativa c’è anche l’introduzione di tre livelli di prestazioni come riferimento per le realizzazioni degli impianti elettrici, per ciascuna tipologia sono indicate le dotazioni minime come la potenza contrattuale impiegata, che viene diversificata in base alla superficie della casa.
Nel livello standard minimo, la normativa spiega come i punti luce e i punti presa devono essere distribuiti in modo uniforme lungo le pareti o quanti e quali debbano esserci attraverso i diversi ambienti della casa come la cucina o il bagno; questi livelli di base obbligatori, che costituiscono il livello 1, possono venire poi ampliati, tramite un sistema di controllo dei carichi, al livello standard Intermedio (livello 2): e cioè con la funzione di scollegare i carichi di corrente non prioritari, in caso di superamento della soglia di energia prefissata, evitando fastidiosi distacchi della linea principale derivanti da un’eccessiva richiesta di potenza.
La qualità di un impianto del livello 2 è superata solo grazie all’introduzione di dotazioni domotiche tecnologicamente avanzate (livello 3), per attestare il concetto di un impianto domotico, è necessario installare almeno quattro delle seguenti attrezzature: -Gestione delle temperature dei locali
-Controllo e gestione dei carichi
-Impianti anti intrusione
-Gestione e automazione dei saliscendi (tapparelle)
-Sistema di diffusione sonora
-Controllo attraverso internet o via sms di più funzioni
-Rilavazione di fumi e incendio
-Sistema antiallagamento
-Sistema di rivelazione fughe di Gas

L’importanza dei sistemi antifurto per la tua casaIl mondo degli antifurto, grazie allo sviluppo delle soluzioni tecnologiche più avanzate, ha prodotto dei nuovi sistemi all’avanguardia che non sorvegliano solo l’abitazione, ma riescono a garantire anche la sicurezza della persona.
I nuovi impianti antifurto wireless infatti non danno soltanto la possibilità di essere installati senza dover mettere mano all’impianto elettrico, ma danno anche la sicurezza da intrusioni con gli innovativi sistemi di Anticoercizione e Antiaggressione; ma cosa significano nello specifico questi due termini?

Il sistema anticoercizione permette di inserire un codice che, non permettendo l’attivazione dei sistemi locali di allarme (sirene), simuli la disattivazione dell’impianto, mentre in realtà avvisa direttamente le forze dell’ordine o i numeri programmati nell’antifurto.

Il secondo sistema, ovvero quello antiaggressione, è invece un deterrente contro i malintenzionati attivabile tramite un tasto sul telecomando dell’antifurto, che attiva le sirene esterne in situazioni di pericolo senza far scattare però tutte le misure di sicurezza.

Altro punto di forza del sistema antifurto wireless è la possibilità rispetto ai vecchi antifurto con collegamento via filo di non dover intervenire in modo invasivo sui muri della propria casa, oppure un’altra possibilità consentita dalle nuove tecnologie è la gestibilità da remoto del sistema grazie ai tablet o smartphone di nuova generazione, per avere sempre la situazione della propria abitazione sotto controllo.

Riqualificazione energetica, tutto ciò che bisogna sapereQuello che gli esperti definiscono “riqualificazione energetica” non è soltanto lo sviluppo di sistemi che possano sfruttare fonti energetiche rinnovabili in sostituzione dei tradizionali combustibili fossili, ma è anche il concetto attraverso il quale ottimizzare la gestione degli attuali servizi energetici e soprattutto per contenere i consumi di energia.
Tutte queste accortezze possono influire in maniera notevole al consumo di energia di un edificio, migliorandone quindi la quantità dei flussi energetici che passano tra l’edificio e l’ambiente esterno. Quindi il risparmio si può ottenere non solo con una maggiore attenzione verso gli sprechi energetici, ma anche facendo sì che la qualità del sistema elettrico di un edificio sia più efficente e attento a questo genere di tematica.

Per intervenire correttamente ed effettuare un programma di efficienza energetica, una seria diagnosi energetica è una componente chiave che nasce dalla necessità di stabilire dei parametri per avere in seguito riconosciuto il conseguimento di un ambiente regolato secondo la norma UNI CEI EN ISO 50001. Infatti sia in campo europeo, che in ambito nazionale, vi sono forti segnali che spingono a creare o mantenere un sistema di gestione dell’energia più responsabile per migliorare la propria prestazione energetica. Lo stato ha infatti avviato una serie di agevolazioni fiscali atte al recupero energetico degli edifici esistenti e alla ristrutturazione di abitazioni inutilizzate:

Sulle spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014, per gli interventi di riqualificazione energetica di edifici già esistenti, spetta una detrazione del 65%. Percentuale che passerà al 50%, per i pagamenti effettuati dal 1º gennaio 2015 al 31 dicembre 2015.” [Fonte agenzia delle Entrate]Questa serie di sgravi fiscali e detrazioni vengono messe in campo per chiunque abbia sostenuto le seguenti spese (a carico quindi del contribuente e non incentivati dal Comune):
– Interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti*
– Interventi su edifici esistenti, parti di edifici o unità immobiliari*
– L’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali*
– Interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione.*
– Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza*
– Interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria* Elettricista {{mpg_comuni}}
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Quante volte ti è capitato di avere problemi col tuo impianto elettrico e di avere urgente bisogno di una riparazione? Potresti aver bisogno di sostituire un salvavita o di installare un impianto antifurto o antincendio nella tua abitazione, azienda o ufficio. Oppure hai intenzione di rifare il tuo impianto di antenna tv o satellitare, come potresti aver bisogno di un nuovo videocitofono o di automatizzare il tuo pesante cancello in ferro rendendo più semplice e veloce l’ingresso nella tua proprietà.

I nostri tecnici specializzati potranno anche studiare soluzioni su misura per il risparmio energetico della tua abitazione tramite l’adozione delle ultime tecnologie fotovoltaiche.